Fulignati 9 – Diversi grandi interventi, ma quello decisivo è su Dickmann nel primo tempo supplementare. Si infortuna, resiste in campo per ben due volte, ma alla terza è costretto ad uscire. Uno stoico guerriero, che non vuole arrendersi mai (Dal 118’ Sala s.v.).
Scognamillo 8 – Non solo è un muro invalicabile nella sua zona di competenza, ma si spinge spesso e volentieri in avanti. Nei supplementari ha una grande occasione da gol, respinta bellamente dal portiere avversario.
Brighenti 7 – Sul secondo gol del Brescia ha le sue importanti responsabilità. Ma si riprende progressivamente e contribuisce anche lui a una partita da antologia.
Antonini 7 – Nel primo tempo ha molte difficoltà e non è esente da colpe in occasione del primo gol subito. Molto bene nei supplementari.
Veroli 5.5 – Ha giocato partite migliori. Viene schiacciato dagli avversari sulla linea difensiva e non ha mai modo di proporsi (Dal 61’ Oliveri 6 – Regala un paio di pericolosissime ripartenze al Brescia, ma si riscatta con la sponda per il pari di Donnarumma. Nei supplementari, fa il suo).
Sounas 5.5 – Non incide tatticamente come al solito, non è dinamico e sbaglia troppo. Non è il solito (Dal 70’ Stoppa 7.5 – Entra nel momento più difficile della gara e si fa subìto notare per qualità, velocità e spinta in attacco. Titanici nei supplementari, ha un’ottima occasione per segnare, ma il portiere bresciano con un difficile intervento gli nega un gol che avrebbe meritato).
Pontisso 7 – Una prestazione più di sostanza che di qualità, e in una partita del genere è un approccio prezioso. Chiude costantemente e in maniera efficace le varie linee di passaggio che cercano di fare breccia dalla sue parti (Dal 70’ Verna 7 – Nei supplementari diventa anima e cuore del centrocampo. E dulcis in fundo, manda in gol Iemmello per l’elegantissimo 4-2 finale).
Petriccione 8 – La sua qualità sopraffina nel cercare sempre il miglior passaggio e il suo sesto senso quando si tratta di leggere il gioco, fanno sempre la differenza. In una partita come questa, ogni passaggio diventa una scia luminosa.
Vandeputte 5.5 – Mezzo voto in più per la stima e come premio alla carriera. Ma non per questa partita. Non è in giornata, poco incisivo e con troppi errori non da lui (Dall’82’ Brignola 8 – Non segna molti gol, ma sono sempre belli o decisivi. O magari in tutti e due modi, come in questo caso. Un gol d’altri tempi. Tecnica e coefficiente di difficoltà elevatissimo. Una rete da ricordare.
Iemmello 9.5 – La perfezione non esiste in Terra, ma lui calcisticamente ci si avvicina. Il primo gol, il cross sublime per il capolavoro di Brignola e una gran giocata di tacco a metà campo sono pezzi da manuale del calcio. Me l’apoteosi arriva con il gol che chiude l’incontro: lanciato in contropiede, evita l’intervento del portiere con un cucchiaio velato, uno scavetto appena accennato, leggero come una piuma. Ricorda una famoso gol mancato di Pelé contro l’Uruguay ai Mondiali del 1970. Ma stavolta lo Zar ha fatto centro.
Biasci 6.5 – Sempre attivo e incisivo sul fronte d’attacco, sfiora anche il gol (Dal 70’ Donnarumma 8 – Mancano dieci secondi alla conclusione e la partita sembra persa. Ma arriva lui e all’ultima zampata segna di testa il gol del pari, che cambia la partita. Una grande rivincita personale).
Mister Vivarini 9 – Sembrava una gara stregata e destinata a concludersi male, ma questa squadra ha sette vite e soprattutto mille risorse. Gli infortuni e le panchina corta preoccupavano, me ci hanno pensato i subentrati Donnarumma e Brignola a togliere d’impaccio. Una partita indimenticabile, con dei supplementari intensi che ricordano un po’ Italia-Germania 4-3. Ma soprattutto un premio speciale per un pubblico meraviglioso.
Foto: Gazzetta dello Sport