Ha preso il via nel pomeriggio di mercoledì 26 febbraio, a Reggio Calabria, la 68esima edizione del Convegno missionario nazionale dei seminaristi. Un appuntamento che ogni anno richiama giovani in formazione da ogni regione d’Italia, offrendo loro un’occasione unica di approfondimento e crescita spirituale. L’evento, organizzato da Missio Consacrati, si distingue per il suo carattere formativo e per la riflessione sulle sfide della missione nel mondo contemporaneo.
Reggio Calabria: un simbolo di accoglienza e diversità
La scelta della sede per il convegno non è casuale. Reggio Calabria rappresenta da anni un luogo di grande significato per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti. Come sottolinea don Valerio Bersano, segretario nazionale di Missio Consacrati, «Le premure dell’accogliere e dell’accompagnare le persone che arrivano da lontano sono lo stile missionario che tutti dovremmo avere, anche i futuri preti».
Il territorio calabrese, infatti, si caratterizza per una forte presenza di comunità migranti e una rete ecclesiale attiva nel supporto umanitario. Le esperienze maturate qui offrono ai seminaristi uno spunto di riflessione concreta su come la Chiesa possa essere protagonista nell’opera di accoglienza e solidarietà.
Il tema: un banchetto per tutte le genti
Il convegno di quest’anno si sviluppa attorno al tema “Un banchetto per tutte le genti”, ispirato alla Giornata Missionaria Mondiale 2024. L’espressione richiama la parabola evangelica del Vangelo di Matteo (capitolo 22), ponendo l’accento sulla chiamata universale alla comunione e all’inclusione. Un invito a costruire comunità aperte e accoglienti, superando ogni barriera culturale e sociale.
I 160 partecipanti, ospitati presso il Seminario arcivescovile Pio XI, si confronteranno su queste tematiche attraverso testimonianze, momenti di preghiera e incontri con esperti nel campo della missione e dell’integrazione.
Relatori e momenti chiave del convegno
L’evento vedrà la partecipazione di figure di rilievo del mondo ecclesiastico e missionario. Tra i relatori principali:
- Monsignor Giuseppe Alberti, vescovo di Oppido Mamertina – Palmi, fidei donum in Ecuador.
- Padre Gabriele Bentoglio, scalabriniano, biblista e responsabile dell’ufficio Migrantes di Reggio Calabria.
- Padre Claudio Monge, domenicano, da 22 anni in Turchia, docente di intercultura delle religioni.
Uno dei momenti più significativi sarà la trasferta a Messina in traghetto, dove i seminaristi avranno modo di ascoltare le testimonianze di comunità multietniche e operatori che lavorano quotidianamente con i migranti.
L’importanza della missione oggi
L’incontro non si limita a una riflessione teologica, ma si propone come una vera e propria esperienza sul campo. La missione non è solo una dimensione geografica, ma uno stile di vita che interpella ogni cristiano nel proprio contesto. La presenza della Chiesa in realtà difficili, come quelle attraversate da flussi migratori e tensioni sociali, rappresenta una sfida cruciale per il futuro della pastorale.
Papa Francesco, nel suo messaggio per l’Ottobre missionario 2024, ha sottolineato l’importanza di un’evangelizzazione che non si limiti a parole, ma si esprima con gesti concreti di accoglienza e inclusione. Un concetto che guiderà il percorso di riflessione del convegno.
La 68esima edizione del Convegno missionario nazionale dei seminaristi si pone come una tappa fondamentale nella formazione dei futuri sacerdoti. I giorni trascorsi a Reggio Calabria offriranno loro l’opportunità di maturare una visione della Chiesa come spazio aperto e accogliente, capace di rispondere alle sfide della società contemporanea.
Il messaggio è chiaro: essere preti oggi significa essere missionari ovunque, testimoniando il Vangelo attraverso l’incontro con l’altro. Una sfida che parte proprio da eventi come questo, per costruire un futuro ecclesiale sempre più inclusivo e solidale.