Il Catanzaro, dopo la grande vittoria con lo Spezia che ne ha certificato solidità e forza, affronta tra poche ore al Ceravolo la Reggiana. La squadra emiliana in questi due anni di B, insieme alla prossima avversaria Cremonese, si è rivelata come una sorta di bestia nera, assolutamente da sfatare.
La scorsa stagione il Catanzaro di Vivarini ci perse due volte di misura, quest’anno all’andata un Catanzaro non ancora così performante, rimedio’ con un grande secondo tempo al doppio svantaggio che aveva colpevolmente favorito nella prima parte di gara. Parliamo di un Catanzaro malato ancora di PAREGGITE, che veniva dal percorso di graduale risalita intrapreso nella trasferta di Bari, come spiegato da Mister Caserta.
Bari rappresento’ la prima timida pietra miliare di questa stagione che progressivamente sta diventando davvero importante. Il girone di ritorno vede il Catanzaro vincere 5 volte e pareggiare 3, per un totale di 18 punti in 8 partite e la bellezza di 4 Clean Sheets. Decisamente una inversione di marcia totale rispetto ad un girone d’andata comunque buono, ma non di certo esaltante.
La partita di oggi è, visti anche risultati non positivi delle concorrenti, rappresenta l’occasione per ribadire al campionato che il Catanzaro c’è per i posti alti della graduatoria e gli avversari alle sue spalle sono tutti inferiori, almeno come collettivo. La Reggiana gioca con un aggressivo 4 3 2 1 o 4 3 3, che le ha comunque consentito di vincere 7 volte, pareggiando 9 e perdendo però in 11 occasioni, determinando 30 punti e un meno cinque di DR.
É un avversario sicuramente alla portata dei giallorossi, ma difficilmente prevedibile nelle sue giornate positive o negative. Dovrebbe schierarsi, più o meno, con la seguente formazione: Bardi tra i pali; Sampirisi, Meroni, Sosa e Libutti; Sersanti, Kabashi e Ignacchiti a centrocampo, con Vergara e Portanova a supportare Vido o Girma in attacco. Non vedremo di sicuro una squadra schierarsi a specchio, perché si snaturerebbe troppo senza peraltro avere alcuna certezza di poter prevalere. Si giocherà le sue carte affidandosi all’aggressività dei suoi centrocampisti e di Portanova e Vergara sotto punta.
Il Catanzaro dal suo punto di vista, giocherà con il più che collaudato 3 5 2 elastico e vorrà imporre la sua superiorità e forza ormai celebrata anche dalla critica. Ma i trappoloni sono sempre in agguato nel calcio e questa partita è davvero l’occasione giusta affinché la superiorità del Catanzaro sia conclamata, attraverso una ennesima affermazione in questo girone di ritorno. Il Catanzaro, privo di Quagliata squalificato, vorrà e dovrà imporsi con la seguente formazione, più possibili alternative: Pigliacelli; Brighenti, Scognamillo, Bonini; Cassandro, Pontisso, Petriccione, Pompetti e Situm; Iemmello con La Mantia terminali offensivi.
Ma attenzione ad Antonini che potrebbe rilevare uno tra Brighenti o Bonini diffidato. A Pagano che potrebbe prendere il posto a uno, tra il rientrante Pontisso o Pompetti. A Buso che potrebbe in una sorta di schieramento più offensivo prendere a sinistra il posto dello squalificato Quagliata, con la conseguente conferma di Situm quinto a destra e l’esclusione di Cassandro.
In attacco, accanto a Re Pietro, ancora l’ormai vincente e affidabile soluzione La Mantia, o si vorrà puntare sulla grande voglia di rivalsa di Biasci? E se così fosse, si rinuncerebbe dall’inizio al ritrovato Pittarello eroe di La Spezia, perché diffidato? Sono tante le soluzioni nelle mani di mister Caserta, che può scegliere come vuole e sempre con grande attenzione ed efficacia.
Una cosa è certa: non sarà un Catanzaro senza equilibrio, come quello che affronto’ la Reggiana all’andata, con Compagnon e D’ Alessandro quinti contemporaneamente. Il Catanzaro con il tempo è diventata una squadra molto bene messa in campo e soprattutto molto consapevole ed equilibrata. Sa alternare il GIOCHISMO dal basso, con il lancio lungo preciso sui calciatori offendenti. E lo fa con un primo grande leader che si assume questa responsabilità in campo: il portiere Mirko Pigliacelli!
Gli altri leader emotivi e tecnici sono il sempre giovane Brighenti, il grande Scogna, il play basso Petriccione e ovviamente lo Zar Pietro Iemmello, capitano, anima e bomber. Questi sono gli uomini e i presupposti per una ulteriore prova di forza che il MERAVIGLIOSO POPOLO GIALLOROSSO oggi si aspetta come non mai!
