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venerdì 19 Dicembre 2025

Catanzaro-Palermo, il Prefetto vieta la vendita dei biglietti ai residenti della provincia di Palermo: “Troppo alto il rischio”

La decisione ufficiale: il provvedimento firmato dal Prefetto Castrese De Rosa vieta l’accesso ai tifosi rosanero. La partita del 26 aprile si giocherà senza la presenza del settore ospiti

La partita tra Catanzaro e Palermo, in programma venerdì 26 aprile allo stadio “Ceravolo” e valida per il campionato di Serie B, si giocherà senza il pubblico rosanero. A stabilirlo è un’ordinanza del Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, che ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi a tutti i residenti nella provincia di Palermo.

Rivalità accesa e precedenti pericolosi: le motivazioni del divieto

Il provvedimento arriva in seguito alla valutazione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive (CASMS), che ha segnalato elevati profili di rischio legati alla storica rivalità tra le due tifoserie. Una rivalità che, in passato, ha dato luogo a disordini, turbative dell’ordine pubblico e gravi episodi di violenza.

«Non potevamo fare altrimenti – ha dichiarato il Prefetto De Rosa – dopo gli episodi avvenuti durante lo scorso campionato e le tensioni registrate anche in occasione delle recenti concomitanti trasferte degli ultras catanzaresi e siciliani. L’auspicio è che queste misure possano servire a evitare, per il futuro, l’adozione di analoghi provvedimenti. Le partite devono essere momenti di sport, non teatri di rancori e violenza».

Una decisione pesante per i tifosi, ma necessaria

L’ordinanza rappresenta un duro colpo per i tifosi palermitani, molti dei quali avevano già manifestato l’intenzione di seguire la squadra in trasferta per una sfida importante in chiave playoff. Tuttavia, il rischio di scontri, provocazioni e tensioni ha spinto le autorità a optare per una linea di massima prudenza.

Il divieto non riguarderà solamente la Curva Est, tradizionalmente destinata al settore ospiti, ma qualunque settore dello stadio Ceravolo: i residenti nella provincia di Palermo non potranno acquistare biglietti di alcun tipo, indipendentemente dalla zona dell’impianto.

Un precedente che pesa sulla sicurezza delle manifestazioni sportive

La decisione si inserisce in un quadro più ampio di misure preventive adottate a livello nazionale per evitare scontri tra tifoserie rivali. Lo stesso CASMS, nelle ultime settimane, ha monitorato con attenzione diverse partite del torneo cadetto, imponendo limitazioni ai tifosi anche in altri casi ritenuti a rischio.

Il timore delle istituzioni è che episodi passati possano ripetersi, compromettendo non solo l’ordine pubblico ma anche l’immagine stessa del calcio italiano. In questo contesto, la linea adottata a Catanzaro viene vista come una forma di tutela della sicurezza collettiva, anche a costo di sacrificare lo spettacolo delle tifoserie contrapposte.

Sebbene il divieto rappresenti una perdita per il calcio vissuto dal vivo e per la passione dei tifosi, la priorità resta la sicurezza. Il messaggio lanciato dalle autorità è chiaro: tolleranza zero verso ogni forma di violenza negli stadi. E in attesa che la sfida del 26 aprile si consumi solo sul rettangolo di gioco, resta la speranza che in futuro si possa tornare a vivere il calcio come festa, senza limitazioni né tensioni.

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