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martedì 14 Ottobre 2025

Don Mimmo Battaglia tra gli elettori del prossimo Papa: Catanzaro e la Calabria saranno rappresentati in Conclave

Un figlio della Calabria, Don Mimmo Battaglia, attuale Arcivescovo di Napoli, sarà tra i cardinali elettori del prossimo Papa. Nato a Satriano, nel cuore della provincia di Catanzaro, e cresciuto a Squillace, Don Mimmo rappresenterà una voce del Sud Italia e della sua terra d’origine in uno dei momenti più solenni della Chiesa Cattolica: il Conclave per l’elezione del successore di Papa Francesco.

Una presenza che unisce umiltà e radici profonde

La notizia ha suscitato emozione e orgoglio in tutta la Calabria, dove Don Mimmo Battaglia è ancora oggi una figura amatissima, nonostante da anni il suo impegno pastorale si svolga altrove. La sua vicinanza agli ultimi, il suo stile di vita improntato alla sobrietà evangelica, l’autentico spirito di servizio lo hanno reso noto come il “prete di strada“. Ed è proprio con questo spirito che affronterà il suo ruolo nel Conclave.

La sua partecipazione rappresenta anche un ritorno di una voce calabrese nel cuore della scelta pontificia, dopo figure come il cardinale cosentino Antonio Samorè Sensi, che partecipò a due elezioni papali nel Novecento.

Una vita al servizio degli ultimi

Nato il 20 gennaio 1963 a Satriano, allora parte della diocesi di Squillace, Mimmo Battaglia ha svolto gli studi filosofico-teologici nel Pontificio seminario regionale San Pio X di Catanzaro. Ordinato sacerdote nel 1988 da Monsignor Antonio Cantisani, ha prestato servizio in numerose parrocchie del catanzarese, impegnandosi in particolare nel sostegno a tossicodipendenti, emarginati e famiglie in difficoltà.

Dal 1992 al 2016 ha diretto il Centro Calabrese di Solidarietà, una comunità terapeutica tra le più attive del Sud. È stato anche presidente nazionale della Federazione italiana delle comunità terapeutiche (FICT) e vicepresidente della Fondazione Betania di Catanzaro.

Nel 2008 è stato nominato canonico del Capitolo della Cattedrale di Catanzaro, ma la sua ascesa nella gerarchia ecclesiastica sarebbe arrivata otto anni dopo.

Da Catanzaro a Napoli, passando per Cerreto

Il 24 giugno 2016 Papa Francesco lo ha nominato vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, dove ha preso possesso della diocesi nel settembre dello stesso anno. Un cammino pastorale segnato da scelte forti e dalla costante attenzione ai temi sociali.

Il 12 dicembre 2020, lo stesso Papa Francesco lo ha voluto come Arcivescovo Metropolita di Napoli, affidandogli una delle diocesi più complesse e significative d’Italia. Un incarico di grande responsabilità, accolto da Don Mimmo con lo spirito che lo ha sempre contraddistinto: apertura, dialogo e prossimità.

Nel 2021 ha ricevuto il pallio da Papa Francesco e l’anno successivo ha proseguito la sua missione a Napoli, mantenendo intatto il legame con la Calabria.

L’annuncio del cardinalato e il ruolo nel Conclave

Il 4 novembre 2024, tramite la sala stampa della Santa Sede, Papa Francesco ha annunciato la nomina di Don Mimmo Battaglia tra i nuovi cardinali. Il 7 dicembre, durante il concistoro, ha ricevuto la porpora con il titolo di San Marco in Agro Laurentino.

Più recentemente, l’11 gennaio 2025, è stato nominato membro del Dicastero per l’Evangelizzazione, nella sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari. Un incarico che testimonia la fiducia della Santa Sede nella sua visione pastorale.

Un vescovo dal volto umano

La sua partecipazione al prossimo Conclave assume un significato simbolico profondo. Non solo è un riconoscimento del suo percorso, ma anche un messaggio: la Chiesa ha bisogno di guide che vivano il Vangelo tra la gente. Don Mimmo rappresenta quella Chiesa che non teme le periferie, che sa ascoltare e che ha scelto di camminare accanto a chi soffre.

Il suo passato a Satriano, la formazione a Catanzaro, le esperienze vissute tra le comunità calabresi e campane lo rendono una figura di raccordo tra il Sud e il cuore della cristianità.

Una speranza per la Chiesa

Il nome di Don Mimmo Battaglia tra gli elettori del prossimo Papa è motivo di orgoglio per la Calabria e per tutti coloro che credono in una Chiesa più vicina ai bisogni concreti delle persone. Sarà una delle voci che concorreranno a scegliere il futuro successore di Pietro, e lo farà portando con sé un vissuto ricco di esperienze al fianco degli ultimi.

In un momento cruciale per il futuro del cattolicesimo, il suo profilo sembra incarnare proprio quel rinnovamento che tanti auspicano: un ponte tra tradizione e modernità, tra dottrina e misericordia, tra autorità e servizio.

E chissà che questa voce, nata tra le colline di Satriano, non possa contribuire davvero a scrivere un nuovo capitolo della storia della Chiesa universale.

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