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martedì 14 Ottobre 2025

Cartellini nei playoff: cosa cambia e perché ogni ammonizione può costare carissimo

Con l’inizio della fase playoff del campionato di Serie B, entra in vigore un regime disciplinare parzialmente diverso da quello della stagione regolare. Un dettaglio regolamentare che può incidere profondamente sul cammino delle squadre coinvolte nella corsa alla promozione in Serie A. In un contesto in cui ogni partita è decisiva, anche un semplice cartellino giallo può rivelarsi determinante. Vediamo dunque cosa prevede il regolamento in merito a diffide, ammonizioni e squalifiche nella fase post-season.

Diffide annullate: si riparte da zero

Una delle principali regole è l’azzeramento delle diffide al termine della stagione regolare. Questo significa che tutti i calciatori che avevano un cartellino giallo pendente alla 38ª giornata di campionato, ma non hanno rimediato una nuova ammonizione, ripartono “puliti” dai playoff.

Il caso di Matias Antonini, difensore del Catanzaro, è emblematico. Il giallorosso, già in diffida, ha ricevuto una nuova ammonizione nel corso dell’ultima gara a Mantova, e per questo motivo sarà costretto a saltare il primo turno playoff contro il Cesena, in programma sabato 17 maggio. Se avesse evitato l’ammonizione, le sue diffide sarebbero state annullate insieme a tutte le altre, rendendolo a disposizione di Caserta per l’importante appuntamento.

Il regolamento premia dunque chi riesce a gestirsi sotto il profilo disciplinare nella fase finale della stagione, evitando sanzioni potenzialmente letali per l’equilibrio tattico della propria squadra.

Le nuove regole dei cartellini nella post-season

Se è vero che al termine della regular season tutte le diffide vengono cancellate, è altrettanto importante sottolineare che nei playoff – così come nei playout – si entra immediatamente in un nuovo sistema di gestione delle sanzioni disciplinari.

Secondo quanto previsto dal regolamento della Lega B:

  • Dopo la prima ammonizione nella fase post-season, il giocatore entra in diffida.
  • Alla seconda ammonizione, anche se non consecutiva, scatta automaticamente una giornata di squalifica.

In pratica, basta un giallo per essere considerati a rischio squalifica nella partita successiva. Si tratta di una norma particolarmente severa, pensata per garantire correttezza e regolarità nelle sfide a eliminazione diretta, ma che impone anche grande attenzione e disciplina da parte dei protagonisti in campo.

Rischi e strategia: la gestione dei cartellini

Con partite che si giocano sul filo dell’equilibrio, ogni ammonizione può diventare una zavorra per i turni successivi. Le squadre e gli staff tecnici dovranno quindi adottare strategie mirate per preservare i propri giocatori più importanti. Un’entrata scomposta, una protesta di troppo o anche un fallo tattico potrebbero costare caro nel contesto playoff.

Va da sé che i club con un impianto difensivo particolarmente solido o una rosa profonda potranno permettersi di gestire meglio eventuali squalifiche. Ma per realtà come il Catanzaro, dove alcuni titolari sono punti fermi difficilmente sostituibili, la cura nei comportamenti individuali diventa parte integrante della strategia di gara.

Playoff ad alta tensione

Il meccanismo disciplinare dei playoff non lascia margine all’improvvisazione. La conoscenza del regolamento e la capacita di autocontrollo dei calciatori diventano parte integrante della prestazione, tanto quanto la preparazione tecnica e atletica.

Saper dosare l’intervento, mantenere lucidità nei momenti chiave, evitare falli inutili: sono tutte competenze che possono fare la differenza tra una promozione conquistata e una stagione che si chiude amaramente.

In un campionato lungo e logorante come quello cadetto, il margine d’errore è ridotto all’osso. I playoff rappresentano la fase più incerta e spettacolare dell’intera stagione, e proprio per questo richiedono lucidità, rigore e la massima attenzione anche ai più piccoli dettagli, cartellini inclusi.

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