Il dolore attraversa come una lama silenziosa il cuore della città. Domani, martedì 29 luglio, Catanzaro si stringerà nel raccoglimento più profondo per dire addio a Emanuele Scafidi e alla piccola Giorgia, vittime del tragico incidente stradale che ha sconvolto la comunità ieri pomeriggio in via Emilia.
La tragedia ha colpito al centro la quotidianità di una città che conosce bene il significato della parola “famiglia” e che, proprio per questo, ha deciso di onorare il dolore con un gesto corale. Il sindaco Nicola Fiorita, interpretando il sentimento unanime di cordoglio, ha proclamato il lutto cittadino per tutta la durata delle esequie, che si terranno alle ore 16:30 nella basilica dell’Immacolata.
“Invitiamo tutta la cittadinanza a unirsi nel silenzio e nel rispetto – ha fatto sapere l’Amministrazione comunale – per stringersi attorno ai familiari in questo momento di incommensurabile dolore.”
Un gesto solenne, doveroso, che assume il valore di una carezza collettiva rivolta a chi resta, travolto da una perdita che spezza il tempo e disorienta ogni parola. La città, sospendendo ogni attività pubblica simbolicamente durante le esequie, vorrà testimoniare vicinanza, umanità e rispetto.
Un dolore che unisce
Il nome di Emanuele Scafidi, 35 anni, e quello della sua figlioletta, Giorgia, resteranno scolpiti nella memoria di Catanzaro come simboli di una tragedia che ha colpito l’intera comunità, senza lasciar fuori nessuno. La dinamica dell’incidente, avvenuto nel pomeriggio di domenica, ha lasciato sgomenti: un impatto violentissimo tra due auto lungo una delle arterie più trafficate della zona sud. Per Emanuele, padre e uomo stimato, la morte è arrivata sul colpo; per Giorgia, sette anni appena, si è tentato fino all’ultimo di scongiurare l’irreparabile, ma i tentativi di rianimazione non hanno avuto esito.
Il gesto del Comune di proclamare il lutto cittadino non è solo un atto formale: è un appello alla riflessione, un invito al raccoglimento, un’espressione visibile di solidarietà che travalica la burocrazia per farsi comunità viva, partecipe, empatica.
Una città in silenzio
Sarà un pomeriggio di silenzio e preghiera, quello di domani. Una città che conosce il rumore del tifo, della passione, della festa, domani sceglierà il silenzio per onorare due vite spezzate troppo presto. Catanzaro abbasserà simbolicamente le sue saracinesche, i suoi ritmi, le sue parole, per fermarsi un attimo e ricordare. Perché ci sono giorni in cui tutto il resto può attendere.
L’auspicio, condiviso da tanti cittadini in queste ore, è che il lutto si trasformi anche in consapevolezza collettiva, affinché ogni tragedia sulle strade diventi un monito concreto per la sicurezza, il rispetto e la prudenza.
In questo momento di immenso dolore, Catanzaro si unisce. Non solo con il lutto proclamato, ma con ogni sguardo basso, ogni fiore, ogni pensiero rivolto a Emanuele e Giorgia. Due nomi che da oggi saranno anche due assenze che parlano, con forza e con dolcezza, al cuore di una città intera.