Un presidente che parla chiaro, con lo sguardo fisso al futuro e i piedi ben saldi nella realtà di un progetto ambizioso e strutturato. Floriano Noto, patron dell’US Catanzaro 1929, è intervenuto ai microfoni di Esperia TV, delineando con lucidità la visione del club, il lavoro del ds Polito, il valore della rosa e il rapporto con la piazza. Le sue parole, riportate da IlCalcioCalabrese.it, toccano tutti i temi caldi dell’estate giallorossa: mercato, abbonamenti, giovani, ambizioni e il sempre atteso colpo di scena.
Un progetto solido, giovane, di qualità
“Disponiamo già di una base forte – ha sottolineato Noto – costruita negli ultimi due anni. Una rosa di giocatori over competitivi, a cui abbiamo scelto di affiancare giovani di grande valore, preferibilmente di proprietà. Questo era l’input dato al nostro direttore sportivo, che lo ha centrato in pieno”. Il presidente ha citato nomi precisi: “Verrengia, Frosinini, Alesi, Rispoli, Nuamah, e stiamo per chiudere anche Favasuli. Molti di loro sono nel giro della Nazionale. Parliamo di un Catanzaro 2.0, orientato al futuro ma con solide basi”.
Un progetto che guarda lontano senza smantellare quanto costruito: una scelta di continuità, ma con uno sguardo coraggioso rivolto ai prospetti del calcio italiano.
Il nodo attacco e il caso Bonini
Noto ha fatto chiarezza anche sul reparto offensivo, oggetto di dibattito tra i tifosi. “Iemmello, Biasci, Pittarello, Buso, D’Alessandro: abbiamo attaccanti importanti, e con un tridente offensivo due giocheranno larghi. Ma, lo sappiamo, il tifoso vorrebbe averne quaranta… La realtà è che si gioca in undici, e chi viene a Catanzaro lo fa per giocare, non per fare panchina”.
Sul fronte cessioni, il presidente è stato netto: “Bonini ha un valore e un prezzo fissato. Ha segnato 8 gol, si è fatto notare. Non svendiamo i nostri talenti: chi lo vuole, sa cosa deve fare. Altrimenti, resta con noi”.
Campagna abbonamenti, risposta e fiducia
Il termometro della piazza si misura anche dai numeri degli abbonamenti. “Siamo a circa 4.000 tessere rinnovate – ha detto Noto –. Da oggi parte la fase libera. Lo scorso anno arrivammo a 5.500: mi aspetto una risposta importante. So che i nomi nuovi sono poco conosciuti, ma gli addetti ai lavori ci stanno dando ragione: questa rosa ha un valore tecnico molto alto”.
Un passaggio è stato dedicato anche al tema disabilità: “Ci atteniamo alle regole valide negli altri stadi. TicketOne accredita il disabile, che poi può ritirare il biglietto in autonomia, con le scontistiche previste e un numero massimo di posti disponibili”.
Il Ceravolo, l’attesa, e… Monza?
Il presidente si è soffermato anche sulla campagna abbonamenti e sull’immaginario emotivo che accompagna ogni tifoso. “Abbiamo voluto cogliere lo spirito dei nostri sostenitori. Il tifoso del Catanzaro vive non 24, ma 48 ore al giorno per la squadra: tra attesa, partita e postpartita. Un amore autentico, che merita rispetto e riconoscenza”.
Infine, uno sguardo al calendario ormai imminente: “Prima o poi bisognerà affrontarle tutte – ha detto sorridendo –. Per gioco, con alcuni amici abbiamo pronosticato il Monza alla prima… Vedremo”.
Biasci, Pompetti e la chiusura a effetto
Biasci è ancora un punto fermo: “Si allena con professionalità, ha giocato anche contro il Napoli. Per noi è un titolare”. Su Pompetti, vittima di un grave infortunio, Noto ha voluto rassicurare i tifosi: “L’intervento è andato bene, domani sarà dimesso. I tempi di recupero? Si parla di gennaio, nel girone di ritorno”.
E poi, un finale che lascia intendere ulteriori sviluppi: “La rosa va completata. E non è escluso che ci sia qualche botto… Vedremo cosa succederà”.