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martedì 14 Ottobre 2025

Sassuolo-Catanzaro, i 25 convocati di Aquilani: prime gerarchie per la Coppa Italia

L’ora degli esperimenti sta per finire, quella delle risposte sta per cominciare. A un giorno dal debutto stagionale al Mapei Stadium (venerdì 15 agosto, ore 18:30) nei trentaduesimi di Coppa Italia Frecciarossa contro il Sassuolo, Alberto Aquilani ha diramato la sua prima lista dei convocati in giallorosso: 25 uomini chiamati a inaugurare il nuovo corso con personalità, dentro una gara che vale subito un passaggio del turno e – soprattutto – una misura reale dello stato dell’arte. Nel gruppo c’è un equilibrio evidente tra esperienza e freschezza, con diversi profili Under pronti a guadagnarsi fiducia e minuti già in una partita di livello.

Convocati

Portieri: 1 Marietta, 22 Pigliacelli, 99 Borrelli.

Difensori: 4 Antonini, 5 Bashi, 17 Di Chiara, 18 Bettella, 23 Brighenti, 33 Paura, 62 Frosinini.

Centrocampisti: 10 Petriccione, 14 Liberali, 20 Pontisso, 27 Favasuli, 30 Alesi, 32 Rispoli, 80 Cissé.

Attaccanti: 7 Volpe, 8 Pittarello, 9 Iemmello, 19 Nuamah, 28 Biasci, 45 Buso, 61 Seha, 77 D’Alessandro.

Portieri e difesa: esperienza al centro, gamba sulle corsie

Tre estremi difensori per la prima ufficiale: Pigliacelli porta carisma e letture, Marietta e Borrelli completano il reparto con profili pronti e competitivi. Davanti a loro, la linea arretrata mescola certezze e soluzioni: l’“eterno” Brighenti garantisce leadership e postura difensiva, Antonini e Bettella offrono fisicità e uscita palla; sulle fasce Di Chiara dà qualità di piede e diagonali da veterano, mentre Frosinini aggiunge progressione e profondità. Occhi anche su Paura e Bashi, alternative giovani che possono tornare utili in gare ad alta intensità o a partita in corso. Assente Verrengia. In chiave tattica, l’elenco consente ad Aquilani sia il pacchetto a quattro, sia l’opzione a tre con un quinto a tutta fascia, soluzione provata spesso nelle amichevoli.

Mediana: il regista, il jolly e la tecnica tra le linee

Nel cuore del gioco, la bussola si chiama Jacopo Petriccione: tempi di passaggio e prime uscite pulite per legare difesa e trequarti. Al suo fianco può agire Simone Pontisso, mezzala di equilibrio che alza il livello dell’aggressione preventiva, mentre il “coltellino svizzero” Costantino Favasuli resta la carta più duttile di tutto l’organico: interno di passo, quinto a destra o a sinistra, persino terzino in ripiegamento se si costruisce a tre. Rispoli è stato utilizzato da mezzala “ibrida” in preparazione – capacità di smarcamento corto e riaggressione immediata – e può dare una mano nelle rotazioni centrali. Curiosità e attese per Mattia Liberali (14): talento che rende al meglio “dentro il campo”, tra le linee, con combinazioni nello stretto e rifiniture interne più che da esterno puro. Alesi e Cissé ampliano il ventaglio: gamba, aggressione e minuti importanti nelle rotazioni.

Attacco: Iemmello guida, intorno alternative vere

Davanti il riferimento resta Pietro Iemmello (9): fiuto del gol, letture di gioco, responsabilità da capitano. Con lui, profili complementari: Pittarello è un “nove” fisico capace di fissare i centrali e liberare la trequarti, D’Alessandro porta esperienza e strappi, Buso attacca la profondità e può agire da esterno o sotto-punta, Nuamah aggiunge imprevedibilità fronte-porta. Dentro anche Biasci (28), segnale chiaro: al netto delle voci di mercato, per Aquilani è una risorsa pronta e convocata. Seha (61) è la variabile: pulizia tecnica, idee verticali e una predisposizione naturale al “doppio lavoro” tra rifinitura e pressione, utile soprattutto quando i ritmi si alzano. Volpe completa il reparto con la sua disponibilità a giocare in più zone dell’ultimo terzo.

Moduli possibili e chiavi di lettura

Sulla base dei 25, due strade appaiono oggi più coerenti con i principi ribaditi dal tecnico:

  • 4-2-3-1: Pigliacelli; Frosinini, Brighenti, Antonini/Bettella, Di Chiara; Petriccione–Pontisso; linea dei tre con D’Alessandro (ampiezza), Liberali (tra le linee), Buso/Nuamah (attacco allo spazio); Iemmello punta. Da non escludere un Pietro dietro la punta, che potrebbe essere Pittarello.
  • 3-4-2-1 (costruzione a tre e quinti “lunghi”): Brighenti–Antonini–Di Chiara; Favasuli e Frosinini sulle fasce, Petriccione più Pontisso (o Rispoli per aumentare la riaggressione); Liberali e Iemmello a sostegno di Pittarello.

In entrambi i casi, la parola d’ordine è quella pronunciata più volte da Aquilani: coraggio. Pressione ordinata, possesso propositivo e capacità di “stare” nella partita anche nei momenti di sofferenza saranno parametri valutativi centrali, più ancora del modulo di partenza.


Perché questa lista conta già molto

La prima convocazione ufficiale incornicia la fisionomia della squadra: 25 profili selezionati per compatibilità, intensità e duttilità, con un nucleo esperto che fa da guida e un gruppo Under pronto a dare energia e concorrenza interna. Spiccano l’assenza forzata di Marco Pompetti (infortunio) e Bruno Verrengia e, in controcampo, la presenza di elementi seguiti con attenzione dal tifo giallorosso dopo le buone indicazioni del precampionato. La Coppa Italia non è soltanto un traguardo immediato: è la prima vetrina per misurare i principi del nuovo Catanzaro e mettere minuti veri nelle gambe contro un avversario di spessore come il Sassuolo.

Domani al Mapei si alza il sipario sulla stagione. Il Catanzaro lo farà con una rosa profonda e competitiva, in cui ogni casella ha almeno due candidati e in cui le idee contano quanto i nomi. Da qui passa la crescita: partita dopo partita, dentro una competizione che non concede alibi. Ai tifosi, che anche a Ferragosto si muoveranno in massa, il compito di accendere il termometro dell’entusiasmo; alla squadra, quello di alimentarlo con la sostanza. Si comincia.

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