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martedì 14 Ottobre 2025

Prestiti Catanzaro, semaforo verde: Piras corre, Morleo convince, Maiolo in panchina

Entrare nel merito dei giocatori del Catanzaro in prestito significa misurare oggi le risposte che potranno tornare utili domani. La società ha scelto contesti tecnici dove i più giovani possano accumulare minuti, ruoli ben definiti e responsabilità crescenti. Il primo giro di gare ufficiali offre già segnali interessanti: Marcello Piras si è guadagnato la scena all’Arechi nel colpo del Sorrento sulla Salernitana ai rigori; Umberto Morleo ha debuttato da titolare con il Bra nella Coppa Italia di Serie C; Francesco Maiolo ha respirato l’aria del professionismo con la Cavese, restando a disposizione in panchina alla prima. Tre percorsi diversi, un comune denominatore: crescita misurabile, senza scorciatoie. 

Piras, corsa e applicazione: a Salerno il “primo mattone”

Il Sorrento ha espugnato l’Arechi dopo l’1–1 dei 90’ (gol di Russo e pari di Inglese) e successo 4–5 d.c.r.. Dentro una partita intensa, Marcello Piras (2004) ha agito da esterno a tutta fascia nel 3–5–2, partendo largo a destra e mettendo chilometri e duelli nelle gambe. È stato sostituito al 24’ della ripresa, dopo oltre un’ora di lavoro “da corsia” fra allunghi offensivi e ripiegamenti, segno di una condizione già competitiva e di compiti chiari nello spartito di Mirko Conte. Per un ragazzo arrivato al Catanzaro nel 2024 dopo le 20 presenze in Serie D con il COS Sarrabus e i mesi a Crotone (3 apparizioni), è il tipo di gara che sblocca confidenza e automatismi. Nota di contesto: l’Arechi era a porte chiuse, la pressione “ambientale” era minima, ma l’intensità del confronto ha dato un valore pieno al test. 

A livello di percorso, il Sorrento ha ufficializzato a inizio mese il prestito fino al 30/06/2026 del laterale di proprietà del Catanzaro, ricordandone il passaggio invernale al Crotone e la trafila sarda. È un tassello importante per pianificare la stagione: il club rossonero ne ha sottolineato il profilo “di gamba”, utile in strutture con quinti alti e compiti difensivi non banali nella rest-defence. Per il Catanzaro, il monitoraggio sarà su due indicatori: continuità di minutaggio e qualità delle scelte nell’ultimo terzo. 

Morleo, novanta minuti “da grande”: esordio ok col Bra

Dalle prime gare ufficiali arriva un altro riscontro incoraggiante. Umberto Morleo (2005), ex Juventus e Trapani, passato un anno fa in giallorosso e poi in prestito fra Messina e Sorrento, a luglio è approdato al Bra (neo-promosso in C). Sabato l’esordio in Coppa Italia di Serie C al “Città di Arezzo”: titolare a sinistra per tutti i 90’, in una partita chiusa 2–1 per i padroni di casa. Il dato chiave non è il punteggio ma la tenuta di reparto: il 3–4–2–1 degli amaranto ha sollecitato la sua corsia di competenza e Morleo ha risposto con attenzione sulle diagonali, mostrando atletismo e una certa pulizia nella prima uscita. È la base su cui costruire. 

Sullo storico recente, le 11 presenze complessive registrate nella passata stagione con la maglia del Messina (e un’apparizione successiva al Sorrento) raccontano un percorso fatto di strappi più che di continuità. Il passaggio a Bra è stato pensato proprio per stabilizzare il minutaggio e misurare l’incidenza nel ruolo di esterno mancino in un campionato probante come la C. Primo mattoncino messo. 

Maiolo, pazienza e programma: la C come palestra

Capitolo Francesco Maiolo (2006). Il centrocampista cresciuto nel vivaio giallorosso — esordio in Coppa Italia con il Catanzaro a Empoli il 10 agosto 2024 — è passato in prestito alla Cavese fino al 30 giugno 2026. Alla prima stagione “vera” fra i professionisti, l’obiettivo è chiaro: apprendimento tattico e tempi di gioco da senior. Nell’esordio ufficiale di Coppa Italia di Serie C a Potenza (ko 1–0 per i metelliani), Maiolo è rimasto a disposizione in panchina: una scelta fisiologica in avvio di percorso, senza nulla togliere alle sue prospettive. Il club campano ne ha evidenziato visione, struttura fisica e intelligenza tattica: qualità che, se accompagnate da step progressivi sul ritmo, possono farlo entrare presto nelle rotazioni. 

Il suo profilo si inserisce nella strategia di valorizzazione di un vivaio che, nella passata stagione, ha messo in bacheca promozione in Primavera 2 e Trofeo “Dante Berretti” con la Primavera 3 di mister Costantino. Quel trionfo non è solo un titolo: è il segnale di una filiera tecnica in salute, capace di generare giocatori pronti ad affrontare contesti competitivi con un’identità riconoscibile. Per Maiolo, la Cavese è il luogo giusto per tradurre in senior le buone abitudini acquisite. 

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi

Il quadro, oggi, è nitido. Piras ha già misurato il salto di intensità in un derby ad alta frequenza come Salernitana–Sorrento, offrendo sostanza da esterno nel 3–5–2 e minuti veri sulle gambe; la priorità sarà consolidare volume e precisione nei cross dal fondo e la gestione delle transizioni quando la squadra perde palla. Morleo ha piazzato un debutto “senza fronzoli”, il che è sinonimo di affidabilità in un ruolo che richiede attenzione costante: per lui l’indice da tenere d’occhio è la continuità settimanale. Maiolo, infine, entra in una stagione da costruire con pazienza: deve cercare frazioni di partita per poi allungare il minutaggio, lavorando su tempi di ricezione e pressione sul portatore avversario. Tre storie che interessano direttamente il Catanzaro, perché la resa dei prestiti di oggi può diventare profondità di rosa e patrimonio tecnico domani. 

Prestiti ben scelti, prime indicazioni confortanti. In un campionato come la Serie C, dove gli errori si pagano caro e i dettagli tattici fanno la differenza, i giovani giallorossi stanno trovando contesti utili per crescere. Per la comunità giallorossa vale la pena seguire settimana dopo settimana le loro tappe: non è solo un esercizio di scouting, ma un modo per leggere in anticipo le soluzioni che potranno tornare utili ad Aquilani nei prossimi mesi. La chiamata è semplice: osservare, misurare, raccontare. Perché il futuro, spesso, si prepara lontano da casa, una partita alla volta. 

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