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martedì 21 Ottobre 2025

Gol per l’Europa e colpi in arrivo: Polito junior fa la storia, Polito senior “alza l’asticella”

Una notte da raccontare in casa Catanzaro anche senza giallorosso in campo. Mentre il direttore sportivo Ciro Polito lavora agli ultimi tasselli del mercato giallorosso, il figlio Vincenzo si prende i riflettori fuori confine: con l’Hamrun Spartans ha centrato la League Phase di UEFA Conference League, segnando il gol–qualificazione nella sfida di ritorno contro l’RFS Riga. Un intreccio di destini calcistici che unisce il pragmatismo del padre all’esplosione del figlio, capace in pochi mesi di passare dai campi di Serie C al palcoscenico europeo.

La notte di Riga: 2–2 e gol al 67’, spartiacque della serie

Dopo l’1–0 dell’andata a Malta, la missione in Lettonia sembrava di quelle da proteggere col coltello tra i denti. L’Hamrun ha sbloccato al 12’ (0–1), ha incassato il pari al 17’, poi la giocata che cambia tutto: Vincenzo Polito segna al 67’ firmando l’1–2, rete che – alla luce del 2–2 finale – vale il pass per i gironi.

Inutile, all’87’, il nuovo pareggio dei lettoni: la qualificazione resta maltese e porta una firma italiana. Per l’Hamrun è un traguardo storico: l’accesso alla fase principale di una competizione UEFA che certifica la crescita del club e del movimento locale.

Dalla C all’Europa: l’ascesa di Vincenzo

Classe 1999, difensore duttile che ama muoversi negli spazi e anche attaccare, Polito è cresciuto tra Serie D e Serie C (ultime tappe la SPAL e il Lecco) prima di scegliere la via maltese. Un “passo laterale” trasformato in accelerazione di carriera: tre gare nei preliminari di Champions, due in Europa League, quindi la doppia sfida che spalanca la porta alla Conference. Il suo curriculum parla di esperienze in Italia con Hamrun Spartans oggi, ma soprattutto di un percorso di apprendistato fatto di sacrificio e minuti pesanti. Il gol di Riga, per timing e peso specifico, racconta un profilo che sa incidere quando la partita brucia.

Il parallelo giallorosso: mercato, mentalità e dettagli

Nel frattempo, a CatanzaroCiro Polito sta rifinendo il puzzle di fine mercato per mettere nelle mani di Alberto Aquilani un organico ancora più competitivo. È un lavoro di equilibri – tra fisicità, profondità e alternative in area – che richiama proprio la lezione di Riga: nelle stagioni lunghe e indecifrabili, la differenza la fanno i dettagli, gli uomini capaci di lasciare un’impronta nei momenti chiave. Che arrivi dal mercato o dalla crescita interna, la parola d’ordine è la stessa: alzare l’asticella con i fatti.

Un segnale forte: fame e prospettiva

La rete di Vincenzo Polito non è soltanto una parentesi di costume familiare. È il simbolo di una fame agonistica che attraversa il cognome e che oggi, tra una trattativa e l’altra in casa Catanzaro, diventa anche ispirazione: coraggio nelle scelte, lucidità nei 20 minuti che contano, capacità di stare dentro le partite europee come dentro i finali di Serie B. Per i giallorossi, che inseguono l’upgrade definitivo sul mercato, è uno stimolo in più; per l’Hamrun, il lasciapassare verso un autunno da vivere a luci accese.

Chapeau, Vincenzo. E buon lavoro, direttore.

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