Quando il gong del mercato è ormai vicino (chiusura alle 20:00), il Catanzaro continua a muoversi su più fronti alla ricerca degli ultimi innesti in grado di alzare cifra tecnica e profondità dell’organico a disposizione di Alberto Aquilani. Le ultime indiscrezioni – riportate da Gianluca Di Marzio – accendono i riflettori su due profili di fascia e di trequarti: Rui Modesto dell’Udinese e Giuseppe Caso del Modena. Due operazioni diverse per natura e caratteristiche, accomunate però da un tratto che in B fa la differenza: velocità d’esecuzione e capacità di strappo negli ultimi trenta metri.
Modesto, jolly a tutta fascia: la pista si affolla
Il nome di Rui Manuel Muati Modesto (classe 1999), esterno angolano-portoghese dell’Udinese, resta in cima alla lista dei desideri giallorossi per il ruolo di esterno su entrambe le corsie. Calciatore rapido, potente e duttile – può interpretare il quinto tutta corsa come l’ala di spinta –, Modesto ha già assaggiato la Serie A friulana (20 presenze nella scorsa stagione fra campionato e Coppa) mostrando gamba e propensione all’assist. Proprio per questo profilo “totale”, Aquilani lo riterrebbe un innesto strategico nel 4-2-3-1, utile sia per dare profondità a destra sia per coprire l’eventuale emergenza a sinistra.
Secondo Di Marzio, però, la corsa non è più a due: oltre al Catanzaro si registrano contatti dalla Polonia con Raków Częstochowa e Legia Varsavia, mentre in Italia “può aprirsi anche la pista Venezia”. Tradotto: tempi stretti e margini di trattativa da gestire con sangue freddo, perché il giocatore piace e garantisce un’immediata ricaduta sull’intensità delle corsie, area in cui i giallorossi stanno cercando un upgrade da inizio finestra.
Caso, dribbling e imprevedibilità: trequartista (o ala) da spinta immediata
Il secondo dossier riguarda Giuseppe Caso (classe 1998), oggi al Modena. Sempre Di Marzio spiega che l’ex Frosinone – protagonista con 9 gol nella B 2022-23 della promozione ciociara – è in uscita e che Sampdoria e Catanzaro sono in lizza. Alla prima parte di stagione emiliana ha già messo insieme minuti, giocate e un gol in Coppa, ribadendo i suoi tratti distintivi: uno contro uno, cambi di passo, conduzione stretta sul mancino e capacità di incidere partendo da sinistra o da sotto-punta. In un sistema come quello di Aquilani, che valorizza gli esterni creativi dietro la punta e chiede qualità tra le linee, Caso sarebbe una pedina capace di accendere la fase offensiva, aumentare le soluzioni in transizione e aprire il campo contro difese basse. Un profilo complementare agli attaccanti già a disposizione e funzionale alla ricerca di maggiore pericolosità nell’ultimo terzo.
Strategie e concorrenza: ultimi chilometri di mercato
Il Catanzaro si muove dunque su traiettorie coerenti con le necessità emerse in avvio di campionato: aggiungere spinta e atletismo sulle fasce e imprevedibilità tra le linee. La concorrenza – soprattutto per Modesto, sondato anche all’estero – impone rapidità decisionale e la capacità di chiudere i dossier con formule sostenibili. Nel caso di Caso, invece, la presenza della Sampdoria suggerisce un braccio di ferro tutto italiano per strappare il sì del giocatore, che per caratteristiche tecniche e curriculum in cadetteria rappresenta una sicurezza immediata.
Cosa cambierebbe per Aquilani
Con Modesto, Aquilani guadagnerebbe un jolly tattico capace di alzare la linea e accompagnare l’azione con continuità, elemento chiave per ampliare il ventaglio delle soluzioni sulle palle inattive e sulle catene laterali. Con Caso, invece, il tecnico ex Pisa avrebbe la possibilità di ruotare gli interpreti sulla trequarti, aumentando il peso specifico del dribbling e delle rifiniture interne, due fattori che possono trasformare i lunghi momenti di possesso in occasioni pulite. Due piste diverse, un obiettivo comune: alzare il tasso di pericolosità senza snaturare l’identità della squadra.
Le prossime ore diranno se il lavoro del club porterà in dote uno – o magari entrambi – i profili messi nel mirino. Di certo i nomi sul tavolo saranno tanti fino a stasera: è la fisiologia di un ultimo giorno di mercato in cui pesano intuizioni, timing e determinazione. Il Catanzaro c’è, e prova a regalarsi il colpo (o i colpi) per cambiare passo.