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mercoledì 24 Settembre 2025

Catanzaro-Carrarese 1-1: Antonini gigante, Pigliacelli salva tutto, bene Cisse. Le pagelle di Aurelio Fulciniti

Pigliacelli 7.5 – Due grandi parate nel primo tempo, di cui la seconda prodigiosa, su azione da calcio d’angolo e insidiosissima conclusione di testa di un avversario. Incolpevole sul gol subito.
Favasuli 5.5 – Dopo la buona prestazione contro lo Spezia, una gara un po’ più opaca, con più ombre che luci. Anche in fase di spinta, non incide.
Bettella 6 – Una prestazione, la sua, che risulta assolutamente nella sufficienza, anche se il Catanzaro sbanda in numerose occasioni sulle ripartenze avversarie, dando l’impressione di correre costantemente dei pericoli.
Antonini 8Giganteggia al centro della difesa, puntuale nell’intervento in ogni situazione. Sbroglia parecchie insidie e alle volte corregge anche gli errori degli altri. Inoltre, cerca la porta più degli altri attaccanti messi insieme. Il gol segnato è il giusto premio per una gara giocata a livelli molto alti. Di gran lunga, il leader assoluto di questo inizio di stagione.
Di Chiara 6 – Dalle sue parti, la Carrarese si rende spesso e volentieri pericolosa, soprattutto nel primo tempo. Ha al suo attivo la sponda-assist per il gol di Antonini. (Dal 60’ Verrengia 6 – Attento e vigile nell’ultima mezz’ora più recupero).

Pontisso 6 – Gara di lotta e sacrificio in un centrocampo che soffre moltissimo, soprattutto in fase di costruzione. Ha al suo attivo il cross che inizia l’azione del gol.
Petriccione 5 – La cabina di regia è l’anello debole di un Catanzaro che soffre terribilmente nella zona nevralgica del campo. Non un grande inizio di stagione, per il play giallorosso. (Dal 74’ Rispoli s.v.).

Nuamah 6 – Una prima mezz’ora letteralmente disastrosa, su una fascia dove i marmiferi carraresi fanno il bello e il cattivo tempo. Poi riesce a trovare le misure, sia pure con molta fatica. Colpisce un palo con un gran tiro che avrebbe meritato il gol, assolutamente. (Dal 74’ D’Alessandro s.v.).
Cisse 6.5 – 18 anni, ma anche tanta personalità. Meriterebbe il gol, che Bleve gli nega con una grande parata. (Dal 90’ Pandolfi s.v.).
Iemmello 5.5 – Inizia la gara con un’ammonizione dopo soli due minuti. Una falsa partenza, insomma. Inizialmente gioca dietro l’unica punta di un attacco assolutamente evanescente. Si vede chiaramente che va in sofferenza, quando può incidere. Nel finale, avanza il proprio raggio d’azione, ma senza risultati di rilievo.

Pittarello 4 – Evanescente in attacco, praticamente nullo e quasi mai pervenuto sui taccuini. Gioca da terminale d’attacco, ma è come se non ci fosse. Non riuscendo a farsi notare come punta, finisce con il combinare un disastro totale in difesa che si rivela decisivo, lasciando comodamente in gioco Illanes, che può così segnare il gol del pareggio senza la benché minima difficoltà. L’uomo sbagliato al momento sbagliato. (Dal 74’ Oudin 6 – Il francese era molto atteso, con la sua esperienza. Ed in uno scampolo di partita ha modo di farsi notare in positivo, cercando anche la conclusione verso la porta avversaria).

Allenatore Alberto Aquilani 5.5 – La partita si gioca da entrambe le parti, ma quanti errori in casa giallorossa! La Carrarese domina sulle ripartenze nel primo tempo, mentre nella ripresa i giallorossi si fanno più intraprendenti. Ma negli ultimi metri, brilla l’assenza. Gli ultimi venti minuti hanno visto un certo predominio in fase di costruzione dei giallorossi, ma quando il pallone arrivava in area non c’era praticamente nessuno a farne buon uso. Ed anche le sostituzioni non hanno convinto. Un Pittarello schierato per gran parte della gara non ha convinto, ma ancora meno ha convinto un Pandolfi entrato in campo soltanto nei minuti di recupero al posto di Cisse. Ma anche un Iemmello arretrato ha generato risultati tecnici alquanto modesti. Siamo appena alla terza giornata, ma questo Catanzaro è da rivedere, anche se per onestà intellettuale c’è da dire che può fare molto meglio.

Ultima nota: molti commentatori soloni in queste ore stanno tirando fuori come alibi il vento, che però soffia forte a Catanzaro dal 1929, da quando è nata questa gloriosa società, e quindi avrebbe tutte le ragioni per essere scocciato quando viene tirato in ballo per coprire altre momentanee o eventuali carenze.
Infine, permettete un accenno ubi maior di nostra sponte sulla direttrice di gara, signora Ferrieri Caputi di Livorno. Alle volte è stata messa in difficoltà da una partita ostica, scorbutica e fin troppo agonistica, ma una cosa è certa: se oggi ci sono state delle colpe, certamente non possono essere attribuite a chi ha diretto l’incontro.
Cordiali saluti e arrivederci a Reggio Emilia.

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