Il calcio non è solo novanta minuti, lo sappiamo tutti. È odore di erba appena tagliata, è il fruscio delle scarpette negli spogliatoi, è il brusio che precede il fischio d’inizio. Con la Ceravolo Experience il Catanzaro decide di far vivere tutto questo da dentro, non più da spettatori. E il prossimo appuntamento è già fissato: 26 settembre, ore 20:30, prima della sfida contro la Juve Stabia.
Dentro il cuore del Ceravolo
Gli ospiti non entrano da turisti, ma da testimoni privilegiati. Una hostess dedicata accompagna passo passo, dallo spogliatoio – quel luogo sacro che custodisce superstizioni e riti di squadra – fino alla panchina e alla sala stampa. Scatti, sorrisi e quel brivido che solo chi ha indossato una maglia giallorossa conosce.
Poi c’è l’area hospitality, dove tra un drink e qualche specialità dolce e salata si respira l’attesa della partita. Il tour si chiude a bordo campo, nel momento più elettrico: il riscaldamento dei giocatori a pochi metri di distanza.
I pacchetti per vivere l’esperienza
Tre livelli, tre modi diversi di vivere la giornata.
– Base: tour e accesso hospitality, riservato agli abbonati.
– Premium: include anche il biglietto in tribuna Est.
– Deluxe e VIP: la maglia autografata, un ricordo che vale più di mille foto.
I prezzi variano dai 70 ai 210 euro, ma il valore, chi ha già provato, racconta che non si misura in cifre.
L’obiettivo del club
Non è solo marketing, è identità. L’iniziativa vuole avvicinare i tifosi, aumentare il coinvolgimento sui social e soprattutto spingere l’affluenza allo stadio. In un’epoca in cui il calcio rischia di essere ridotto a highlights sul telefono, il Catanzaro invita a tornare al cuore pulsante della passione: lo stadio, il contatto, il vissuto.
Il prossimo passo
Per l’appuntamento con la Juve Stabia del 26 settembre, iscrizioni già aperte fino a lunedì 22 (posti limitati). Basta scrivere a walkabout@uscatanzaro1929.it o visitare questo link.
Chi c’era nelle prime edizioni parla di pelle d’oca. E allora la domanda è: sei pronto a vivere il Ceravolo non solo da tifoso, ma da protagonista?
