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venerdì 19 Dicembre 2025

Aquilani pre Juve Stabia: “Serve quel centimetro in più per vincere al Ceravolo”

Aquilani prima di Catanzaro-Juve Stabia: “La vittoria non deve diventare ossessione. Dobbiamo trascinare il pubblico con energia e postura.”

Alberto Aquilani non nasconde l’ambizione alla vigilia di Catanzaro-Juve Stabia“Vogliamo la vittoria, lo sappiamo tutti”. Il tecnico giallorosso ha presentato l’anticipo del Ceravolo con la consueta lucidità, parlando di dettagli, crescita e della necessità di “aumentare di quel centimetro in tutto quello che facciamo”.

La conferenza stampa pre Catanzaro-Juve Stabia ha svelato un Aquilani consapevole del momento cruciale: dopo quattro pareggi consecutivi, le Aquile cercano la prima vittoria stagionale davanti al proprio pubblico. “La vittoria ti può dare quella scia emotiva che nasconde qualche piccolo problemino”, ha spiegato il mister, sottolineando l’importanza psicologica dei tre punti.

Ma l’allenatore giallorosso mette in guardia dai facili entusiasmi: “La vittoria però non deve diventare l’ossessione di voler fare una partita disordinata”. Il Catanzaro di Aquilani deve crescere con equilibrio, senza snaturarsi nella ricerca del risultato.

Il centimetro che fa la differenza: la filosofia di Aquilani

“Il dettaglio può essere tradotto in centimetro, in millimetro, ma il centimetro è anche il pensiero”. Con queste parole Aquilani ha spiegato la sua filosofia alla vigilia di Catanzaro-Juve Stabia. Una visione del calcio che va oltre la tattica pura e abbraccia l’aspetto mentale.

“Il centimetro è anche voler essere concentrati un centimetro in più, voler essere dentro la partita, essere tenaci nel volerla portare a casa”, ha continuato il tecnico del Catanzaro. Una squadra che secondo lui “è predisposta a farlo, c’è bisogno di lavoro” su questi aspetti sottili ma decisivi.

La crescita si è vista già a Reggio Emilia: “Ho visto dei progressi nella gara con la Reggiana rispetto a quella precedente, quindi ci portiamo dentro un miglioramento”. Il Catanzaro sta trovando la strada giusta, ma serve ancora pazienza per completare il percorso.

La ricetta di Aquilani è chiara: “Dobbiamo essere una squadra che aumenta di quel centimetro in tutto quello che fa”. Piccoli dettagli che possono fare la differenza in una categoria equilibrata come la Serie B.

Il Ceravolo come arma: “Dobbiamo trascinarli con l’energia”

Una delle riflessioni più interessanti di Aquilani riguarda il rapporto con il pubblico del Ceravolo“Giochiamo in casa, per noi deve essere un punto di forza. Abbiamo uno stadio che ci spinge, secondo me dobbiamo migliorare il fatto che dobbiamo trascinarli un po’ di più”.

Il tecnico del Catanzaro chiede ai suoi giocatori un approccio diverso: “Trascinarli con l’energia, trascinarli con la postura del corpo, trascinarli con qualche azione anche sporca e alzare un po’ il rumore, alzare i giri del motore”.

L’autocritica è netta: “Non abbiamo fatto due partite dove li abbiamo caricati per trascinarci in maniera violenta”. Aquilani si aspetta una reazione dalla sua squadra: “Mi aspetto una squadra che possa trasmettere questo alla propria gente perché poi diventiamo in 12”.

Il messaggio è chiaro: il Catanzaro deve conquistare il suo pubblico sul campo, con atteggiamento e determinazione. Solo così il Ceravolo può diventare davvero un fattore nella corsa alla prima vittoria stagionale.

Possesso palla e lettura della partita: la sfida tattica

La sfida tra Catanzaro e Juve Stabia metterà di fronte “la squadra che fa più possesso palla contro quella che è terza per possesso palla”. Ma per Aquilani il dato statistico non è tutto: “La forza di una squadra non è quella che vuole fare il possesso palla maggiore dell’altra a prescindere, ma è quella che percepisce quello che la partita ti richiede”.

Una lezione di calcio moderno: “Nel calcio oggi ci siamo resi conto che solo quello non basta. La squadra deve riconoscere se ha bisogno di essere più verticale, se ha bisogno di fare una pressione più alta, se ha bisogno di stare nella metà campo propria a ripartire in contropiede”.

Il Catanzaro deve migliorare proprio questo aspetto: “La differenza tra una squadra forte e una meno forte è quella che all’interno della partita riconosce questi momenti. Noi in questo momento è un aspetto che dobbiamo migliorare”.

Aquilani punta su dati concreti: “Non ci soffermiamo solamente sul possesso palla, ma su quanti tiri in porta fai, quanti tiri subisci, perché poi deve servire a quello”.

Di Francesco e Pandolfi: le buone notizie dall’infermeria

Ottime notizie dall’infermeria per Aquilani“Pandolfi e Di Francesco stanno sicuramente meglio. Sono due giocatori che vengono con noi”. Il tecnico del Catanzaro avrà quindi a disposizione due pedine importanti per la sfida contro la Juve Stabia.

L’unico assente rimane Frosinini“Toccando ferro, l’unico indisponibile adesso è Frosinini”. Una rosa quasi al completo che permetterà ad Aquilani di scegliere con maggiore tranquillità.

Sul turnover, il mister ha le idee chiare: “Oggi io vedo 11 titolari che scendono in campo sempre, non perché sono meglio di chi sta in panchina, ma per quello che vedo in settimana”. Una meritocrazia che premia chi dimostra di più negli allenamenti.

La crescita dei giovani: Cissé e il futuro giallorosso

Aquilani ha speso parole importanti per i giovani del Catanzaro, in particolare per Cisse“Ha fatto delle grandi partite senza palla. La cosa che più mi impressiona di lui è senza palla, per alzare il livello deve capire che quello che fa senza palla lo fa rendere un giocatore diverso”.

L’ammonimento è chiaro: “Non deve abbassare la guardia perché stanno tutti pronti. Sta facendo bene, non gli diamo troppe aspettative perché è il modo giusto per crescere”.

Il tecnico giallorosso ha chiuso con un riferimento all’avversario: “Domani affronteremo una squadra tosta, completamente diversa dall’ultima che abbiamo affrontato. Se pensiamo di fare una partita sotto ritmo saranno problemi seri”.

Abate e la sua Juve Stabia sono avvisati: il Catanzaro di Aquilani è pronto alla battaglia del Ceravolo, forte di quel “centimetro in più” che può fare la differenza.

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