Fallo Bellich su Iemmello al 96′ minuto: VAR chiamato ma arbitro fischia la fine. Episodio controverso nell’ultimo minuto di Catanzaro-Juve Stabia
Il calcio di rigore che non c’è stato. Al 96° minuto di Catanzaro-Juve Stabia, quando il cronometro segnava ormai la fine della partita, Pietro Iemmello è finito a terra in area dopo un contatto con Marco Bellich. Un episodio che ha fatto trattenere il fiato al Ceravolo e ha costretto l’arbitro Sacchi a consultare il VAR prima di fischiare definitivamente la fine del match.
Le immagini mostrano Iemmello che attacca il primo palo su cross dalla sinistra, con Bellich che lo segue in marcatura. Il contatto c’è stato, la spinta del difensore della Juve Stabia è evidente, ma il VAR ha stabilito che non era da rigore. Una decisione che ha chiuso definitivamente le speranze del Catanzaro di strappare la vittoria nel finale.
L’episodio si aggiunge alla lunga lista di decisioni controverse che hanno caratterizzato Catanzaro-Juve Stabia. Dopo il rigore (giustamente) negato su Cassandro e quello concesso per il fallo di Bettella su Gabrielloni, anche l’ultimo minuto ha regalato polemiche e discussioni che proseguiranno ben oltre il fischio finale.
La dinamica dell’azione: Iemmello cerca il gol della vittoria
Il 96° minuto di Catanzaro-Juve Stabia ha regalato l’ultimo brivido di una serata ricca di emozioni. Cross dalla fascia sinistra che Favasuli colpisce di testa per mettere la palla in area, con Iemmello perfettamente posizionato sulla traiettoria per l’inserimento vincente. Bellich, in marcatura sul capitano giallorosso, si rende conto del pericolo e interviene.
Le immagini dell’episodio mostrano Iemmello lanciato verso la traiettoria del pallone che poi sarebbe stato messo in area da Favasuli. Il capitano del Catanzaro aveva tutto lo spazio e il tempo per arrivare sul cross e concludere verso la porta, ma Bellich interviene con una spinta alle spalle che impedisce all’attaccante di raggiungere il pallone.
Il momento decisivo arriva quando Iemmello si avvia verso la traiettoria del cross: Bellich lo spinge alle spalle, un contatto che squilibra il capitano giallorosso e gli impedisce di partecipare all’azione. Una dinamica che dal campo sembrava meritare la massima punizione, considerando che Iemmello era al centro dell’area.

Il Ceravolo è esploso in un urlo collettivo, migliaia di tifosi convinti di aver visto l’episodio decisivo per conquistare la prima vittoria stagionale. Ma il calcio moderno ha introdotto variabili che spesso contraddicono la percezione immediata dell’azione.
Il VAR dell’ultimo minuto: verifica senza conseguenze
L’arbitro Sacchi si è trovato di fronte a una situazione delicata: episodio dubbio nell’ultimo minuto di una partita equilibrata, con il Catanzaro alla disperata ricerca del gol vittoria. La chiamata del VAR è arrivata puntuale, costringendo il direttore di gara a una verifica che ha tenuto tutti con il fiato sospeso.
Le immagini riviste al monitor hanno mostrato il contatto tra Bellich e Iemmello, confermando che la spinta c’è stata. Tuttavia, il VAR ha stabilito che l’intensità del contatto non era sufficiente per giustificare un calcio di rigore. Una valutazione che tiene conto del criterio di “chiarezza ed evidenza dell’errore”.

La decisione finale ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi giallorossi: episodio dubbio, contatto evidente, ma non abbastanza “chiaro ed evidente” per il VAR. Una dinamica che caratterizza spesso le decisioni della tecnologia, orientata a correggere solo errori macroscopici.
Il timing dell’episodio – al 96° minuto – non ha influenzato la valutazione tecnica, ma ha sicuramente amplificato la delusione del Catanzaro e dei suoi sostenitori. Un rigore in quel momento avrebbe significato la vittoria, trasformando un pareggio in tre punti pesantissimi.
L’interpretazione: contatto c’è, intensità discutibile
L’analisi dell’episodio Bellich-Iemmello evidenzia la complessità delle valutazioni arbitrali nel calcio moderno. Il contatto fisico tra i due giocatori è innegabile, la spinta alle spalle di Bellich è chiaramente visibile nelle immagini, ma l’intensità viene considerata insufficiente per un rigore.
Il criterio utilizzato dal VAR sembra essere quello della “sproporzione”: Iemmello è caduto a terra, ma la spinta di Bellich non appare abbastanza intensa da giustificare quella caduta. Una valutazione che entra nel merito della fisicità dei giocatori e della dinamica specifica dell’azione.
Il difensore della Juve Stabia si è reso conto che Iemmello era un pericolo e ha scelto di intervenire fisicamente. La spinta può essere interpretata come l’ultimo tentativo disperato di impedire una conclusione che sembrava inevitabile, piuttosto che come un semplice contrasto aereo.
Tuttavia, la percezione dal campo era chiara: Iemmello aveva la traiettoria giusta per arrivare sul pallone messo in area da Favasuli quando è stato spinto, un timing che rende l’episodio più grave rispetto a un normale duello fisico. Il capitano del Catanzaro era chiaramente diretto verso il pallone prima dell’intervento di Bellich.
L’impatto emotivo: ultima chance sprecata
L’episodio del 96° minuto ha rappresentato l’ultima sliding door di una serata già ricca di occasioni mancate per il Catanzaro. Dopo aver rimontato lo svantaggio iniziale e aver sfiorato la vittoria più volte nella ripresa, i giallorossi hanno visto sfumare anche l’ultima chance nei minuti di recupero.
Iemmello, protagonista assoluto del pareggio con il gol su assist di Pittarello, stava per diventare l’eroe della serata con una rete che avrebbe regalato la prima vittoria stagionale al Ceravolo. La spinta di Bellich ha interrotto un’azione che aveva tutte le caratteristiche per trasformarsi in gol.
Il Catanzaro ha chiuso la partita con la sensazione di aver sprecato un’occasione importante. Il pareggio per 2-2 mantiene la squadra di Aquilani ancora a secco di vittorie, ma soprattutto lascia l’amaro in bocca per episodi che potevano cambiare l’inerzia della stagione.
La reazione del pubblico del Ceravolo all’episodio fotografa perfettamente lo stato d’animo di una piazza che cerca disperatamente la prima gioia stagionale. Un rigore in quel momento avrebbe trasformato la frustrazione in euforia, il pareggio in vittoria, la delusione in festa.
Il verdetto: episodio limite che divide
L’analisi dell’episodio Bellich-Iemmello porta a considerazioni contrastanti. Il contatto c’è stato, la spinta è evidente, ma l’intensità resta discutibile secondo i parametri del VAR. Una decisione che conferma come la tecnologia privilegi la certezza assoluta rispetto all’interpretazione dell’episodio.
Il Catanzaro può sentirsi penalizzato da una valutazione che non tiene conto del timing dell’azione: Iemmello stava per colpire il pallone quando è stato spinto, un elemento che rende l’episodio più grave di un semplice contrasto aereo.
La Juve Stabia, dal canto suo, ha beneficiato di una decisione che mantiene il pareggio e conferma l’imbattibilità stagionale. Bellich ha giocato al limite ma è rimasto dentro i parametri considerati accettabili dal VAR.
L’episodio del 96° minuto chiude una serata di polemiche arbitrali che alimenteranno discussioni per settimane. Il Catanzaro continua la sua ricerca della prima vittoria, con la consapevolezza che episodi come questo possono cambiare il corso di una stagione.
