Il presidente del Catanzaro, Floriano Noto, ha scelto i microfoni di ILovePalermoCalcio.com per rompere il silenzio in un momento delicato della stagione giallorossa. Le sue parole arrivano a 72 ore da una sfida cruciale, quella contro il Palermo di sabato 26 ottobre alle ore 19:30, in un momento in cui la squadra calabrese occupa una preoccupante quindicesima posizione con appena sei punti in otto giornate, frutto di sei pareggi e due sconfitte. Un avvio ben diverso da quello sperato dopo un mercato estivo che aveva alzato l’asticella delle ambizioni e che aveva portato in giallorosso il nuovo tecnico Alberto Aquilani, chiamato a imprimere un calcio moderno e offensivo.
La sfida giusta al momento giusto
«Tutte le squadre affrontano periodi particolari, con alti e bassi. In questo momento per noi non è un periodo bellissimo. Mi auguro, e sono convinto, però, che risorgeremo molto presto», esordisce il numero uno giallorosso con un misto di realismo e ottimismo. Il pensiero di Noto va subito all’impegno contro i rosanero, secondi in classifica con sedici punti e ancora imbattuti in questo campionato.
«Io penso che quella contro il Palermo sia la partita giusta al momento giusto. I rosanero hanno un grande blasone e sono una formazione di tutto rispetto. Certamente sarà per noi una bella vetrina», spiega il presidente, convinto che affrontare una big possa rappresentare lo stimolo necessario per invertire la rotta. La logica è chiara: meglio misurarsi con un avversario di valore che può galvanizzare l’ambiente piuttosto che con una squadra di minor blasone, dove la pressione del risultato sarebbe ancora più opprimente.
Fiducia blindata ad Aquilani
Il tema più scottante in casa Catanzaro riguarda inevitabilmente la posizione di Alberto Aquilani, approdato in estate con un contratto biennale dopo l’esperienza al Pisa e i successi ottenuti con la Primavera della Fiorentina. Le voci su un possibile esonero si erano moltiplicate dopo la sconfitta interna contro il Padova, ma Noto taglia corto con una dichiarazione netta: «Posso assolutamente escludere un possibile cambio di guida tecnica in caso di sconfitta contro il Palermo. Il futuro del nostro allenatore non è legato al risultato contro i rosanero».
Il presidente rivendica la coerenza di un progetto che punta sui giovani, tecnici compresi: «Quando prendi un allenatore giovane devi dargli fiducia, un po’ come si fa con i calciatori. C’è unità di vedute e, in questo momento, il problema non risiede nella guida tecnica». Una blindatura che contrasta con quanto sta accadendo in altre piazze di Serie B, dove diversi allenatori sono già saltati o hanno ricevuto fiducia a tempo.
Budget alzato, responsabilità condivise
L’estate aveva portato investimenti importanti per alzare l’asticella delle ambizioni giallorosse, con un budget di mercato superiore rispetto alla passata stagione. Ora Noto chiede alla squadra di onorare quegli sforzi: «Alzare l’asticella dipende da tutti, e l’ho chiesto alla squadra fin dall’inizio del campionato. Alzando il budget nel mercato estivo lo abbiamo fatto, mentre i calciatori, dal canto loro, devono offrire sempre il massimo impegno a partire già dagli allenamenti».
Il concetto espresso dal presidente è chiaro: ogni giocatore rappresenta una piccola azienda e far bene deve essere considerato un obiettivo comune, non solo della società. Tra i colpi estivi spicca proprio Federico Di Francesco, prelevato dal Palermo ma finora limitato da problemi fisici.
Il caso Di Francesco e l’attesa per il rientro
«Eravamo a conoscenza delle sue condizioni e del recupero che avrebbe dovuto affrontare quando lo abbiamo prelevato dal Palermo. Purtroppo è incappato in un problema al menisco e quindi non abbiamo avuto modo di vederlo molto in campo», ammette Noto riferendosi all’esterno offensivo.
Di Francesco si è sottoposto il 12 ottobre scorso a un intervento in artroscopia al ginocchio destro, con regolarizzazione del menisco mediale, presso l’ospedale di Cles in Trentino-Alto Adige. I tempi di recupero stimati oscillano tra i trenta e i quaranta giorni, il che significa che il giocatore potrebbe tornare a disposizione dopo la sosta di novembre per le nazionali. «È un signor giocatore e speriamo possa rientrare il prima possibile», auspica il presidente giallorosso, consapevole che l’apporto qualitativo del calabrese potrebbe rappresentare un elemento di svolta.
Trasferta vietata, una sconfitta per il calcio
Il match contro il Palermo sarà caratterizzato dall’assenza dei tifosi rosanero al “Nicola Ceravolo”, a seguito del divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella provincia di Palermo disposto dal prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa. Il provvedimento è stato adottato per motivi di ordine pubblico, a causa dell’accesa rivalità tra le due tifoserie e degli episodi di violenza registrati in passato.
«Mi dispiace tanto e la ritengo una sconfitta per il calcio. Avevo espresso lo stesso concetto in occasione dei derby con Cosenza e Crotone. La violenza negli stadi non dovrebbe esistere in una società civile. Non permettere a una tifoseria importante come quella rosanero di assistere alla partita non è una cosa bella per il calcio», dichiara Noto con evidente amarezza. Una posizione che sottolinea il rispetto verso gli avversari e la volontà di vivere il calcio come festa popolare, non come teatro di tensioni.
Nessuna preoccupazione per la classifica
Nonostante la posizione deficitaria in graduatoria, il presidente mantiene un atteggiamento sereno: «Assolutamente no. La classifica dell’anno scorso, a questo punto della stagione, era peggiore di quella di quest’anno. I margini per recuperare ci sono tutti. Guardando a quanto fatto anche l’anno scorso, mi sento di dire di non essere per nulla preoccupato per questo avvio di stagione».
Il riferimento alla passata stagione, conclusa con una semifinale playoff dopo un avvio complicato, rappresenta un richiamo a mantenere lucidità e fiducia nel progetto. Il calendario, tuttavia, non concede respiro: dopo il Palermo, i giallorossi affronteranno il Mantova in trasferta mercoledì 29 ottobre e poi il Venezia in casa, un trittico di gare che dirà molto sulle reali ambizioni di questa squadra.
Il Catanzaro si presenta all’appuntamento con il Palermo consapevole delle difficoltà ma determinato a invertire una rotta finora deludente. La fiducia del presidente Noto ad Aquilani rappresenta un segnale di continuità progettuale, ma il campo dovrà presto dare risposte concrete. Sabato sera, sotto i riflettori del “Ceravolo”, i giallorossi avranno l’occasione di dimostrare che il momento di difficoltà può trasformarsi in trampolino di rilancio. L’attesa è finita: ora tocca ai giocatori rispondere presente.