Serata epica quella vissuta ieri al “Ceravolo” tra Catanzaro e Palermo.
Una gara da libro Cuore forse perché il Catanzaro quel cuore lo ha gettato veramente oltre l’ostacolo per regalare alla sua gente la vittoria, la prima stagionale, e dimostrare che qui non c’è un remare verso varie direzioni ma tutti sulla stessa barca con Aquilani al timone e capitanati da Re Pietro.
E quanta pazienza ha dovuto avere Alberto da Roma per poter arrivare a questa serata, quante chiacchiere, quante critiche ma sempre verso la propria strada, capendo probabilmente di dover toccare qualcosa nel suo scacchiere, rivedere le carte, le pedine per poter alzare l’asticella.
Un allenatore deve credere nel suo gioco e nelle sue idee e a volte bisogna avere la pazienza di attendere. La società l’ha avuta, Aquilani stesso l’ha avuta fino a giocarsi tutto in questa gara in cui la squadra ha dimostrato pienamente di essere con lui. L’abbraccio di Pietro Iemmello dopo il goal ha un sapore particolare.
È l’abbraccio dell’amico che cammina al tuo fianco, è l’abbraccio di chi ama il Catanzaro e vuole vederlo in alto, è l’abbraccio di un lavoro lungo che viene da luglio e vuole arrivare in alto e risalire la china.
L’urlo di Petriccione racchiude le emozioni di una serata memorabile, scarica la tensione e l’adrenalina e fa comprendere quanto pesa essere leader dello spogliatoio e tenere fortemente alla causa e alla maglia.
E poi quell’abbraccio immenso a fine gara che ha sovrastato il tecnico e fa capire alla piazza che il Catanzaro è famiglia anche nelle difficoltà. La strada è quella giusta… Percorriamola insieme!
