Il piccolo guerriero Emanuele Superstar, già ospite dei giallorossi a Genova, ha raggiunto la squadra in Puglia per una carica di energia pura. Il gruppo risponde col “saluto militare”: un’immagine che vale più di tre punti
Ci sono partite che si giocano sul campo e partite, ben più importanti, che si vincono col cuore. Alla vigilia della sentitissima sfida del “San Nicola”, il ritiro dell’US Catanzaro è stato illuminato da un sorriso che ormai tutto il calcio italiano ha imparato ad amare. Le Aquile hanno ricevuto una visita bellissima: quella di Emanuele, il piccolo supereroe di 9 anni conosciuto sui social come EmanueleSuperstar16.
Un legame che si rinnova: da Genova a Bari
Non è la prima volta che le strade di Emanuele e del Catanzaro si incrociano. Era già successo prima della trasferta contro la Sampdoria, quando il bambino – che risiede a Genova con la famiglia ma ha radici pugliesi – aveva incontrato la squadra portando una ventata di positività incredibile. Oggi la storia si ripete, ma con un sapore, se possibile, ancora più dolce. Emanuele, originario di Bitonto, ha raggiunto i giallorossi nella “sua” terra, chiudendo un cerchio di affetto e passione.
Il saluto iconico sotto l’albero
Lo scatto pubblicato dalla società è una cartolina di Natale anticipata e un inno alla gioia. Ritrae l’intera rosa, lo staff e mister Aquilani schierati davanti all’albero dell’hotel. Al centro della scena c’è lui, Emanuele, che esegue fiero il suo saluto iconico: mano destra sulla fronte, quel gesto “militare” (spesso accompagnato dalla linguaccia) inventato guardando un cartone animato insieme a papà Alfredo e diventato il suo marchio di fabbrica. Intorno a lui non ci sono imitazioni, ma i sorrisi sinceri e gli abbracci dei calciatori giallorossi, che lo stringono e lo proteggono come uno di famiglia, testimoniando un’accoglienza calorosa e genuina.ì
La battaglia del piccolo guerriero
Dietro quel sorriso contagioso c’è la forza di un leone. Emanuele sta combattendo con coraggio una battaglia personale importante, supportato dall’amore indistruttibile di mamma Nadina e papà Alfredo. Il calcio, per lui, è vita. Grande esperto di statistiche, fantacalcio e trasferimenti – con il sogno nel cassetto di diventare giornalista sportivo – Emanuele trova in questi incontri l’energia per affrontare le sue sfide quotidiane.
Oltre i colori
Il Catanzaro di Pietro Iemmello (che già a Genova gli aveva donato la sua numero 9) e di mister Aquilani si conferma una squadra dal cuore grande, capace di fermarsi e mettere “in pausa” la tensione pre-partita per regalare un momento di felicità. In un calcio spesso avvelenato dalle polemiche, l’abbraccio tra le Aquile ed Emanuele ci ricorda l’essenza di questo sport: unire, emozionare e dare forza.
Venerdì sera al “San Nicola” ci sarà battaglia sportiva, ma il Catanzaro scenderà in campo con un tifoso speciale in più nel cuore. E con quel saluto, mano alla fronte, che vale più di qualsiasi schema tattico.
Grazie, Emanuele!
