Al Mapei Stadium si è visto qualcosa che va oltre il risultato. Il Catanzaro ha pareggiato ancora, è vero, ma il punto strappato alla Reggiana porta una firma netta: quella di Alphadjo Cisse, un ragazzo di 18 anni che sembra già avere la personalità di un veterano. Due gol, di cui uno su punizione da applausi, e un biglietto da visita presentato all’intera Serie B.
Chi c’era sugli spalti ha avuto la sensazione di trovarsi davanti a un talento vero. E non è un caso che oggi il suo nome sia tra i più citati dagli appassionati e dalle testate nazionali.
Alphadjo Cisse protagonista assoluto a Reggio Emilia
Il calcio vive di momenti che cambiano le partite. A Reggio Emilia, Cisse ha fatto molto di più: ha dato una scossa a tutto l’ambiente giallorosso. Non solo con la doppietta che ha piegato la Reggiana, ma con una prestazione di sostanza, corsa, sacrificio.
Il primo gol lo ha segnato con freddezza, mostrando di avere istinto e lucidità sotto porta. Il secondo, quella punizione perfetta che ha fatto esplodere i tifosi del Catanzaro, è la cartolina di un giocatore che non ha paura di prendersi responsabilità anche quando il pallone scotta.
La Lega B lo ha inserito nella Top 5 di giornata al Fantacalcio, primo assoluto con 47.1 punti. Numeri che dicono tanto, ma non tutto. Perché il vero valore di Alphadjo Cisse lo si misura guardando la sua capacità di incidere a tutto campo, aiutando i compagni anche in fase difensiva.
Da Verona a Catanzaro: la strada di Cisse
Nato a Treviso da famiglia guineana, Alphadjo Cisse ha mosso i primi passi nel settore giovanile del Verona. Lì ha imparato le basi del calcio professionistico, si è formato come attaccante moderno: rapido, generoso, capace di muoversi tra le linee.
Il Catanzaro ha deciso di puntare su di lui in prestito, intuendo che poteva essere un colpo in prospettiva ma anche una risorsa immediata. E i fatti stanno dando ragione alla società: dopo le prime partite da titolare, a Reggio Emilia è arrivata la consacrazione.
Mister Aquilani lo ha schierato con fiducia, e Cisse ha risposto da grande giocatore. Non solo per i gol, ma per la maturità con cui ha interpretato la partita. A 18 anni non è scontato.
Un’arma in più per Aquilani e per il Catanzaro
Il Catanzaro ha iniziato la stagione con quattro pareggi consecutivi. Serviva un colpo, una scintilla, qualcosa che facesse capire che questa squadra può andare oltre la semplice ricerca di equilibrio. E questa scintilla porta il nome di Alphadjo Cisse.
Aquilani lo sa bene. In conferenza stampa ha sottolineato l’importanza di avere giovani di qualità pronti a inserirsi. Cisse non è più soltanto un’alternativa: adesso diventa quasi imprescindibile negli undici titolari. Il tecnico romano ha trovato un attaccante capace di abbinare tecnica, forza fisica e spirito di sacrificio, il tutto con l’entusiasmo e la freschezza dei 18 anni.
Per i tifosi, vedere un ragazzo così determinato è motivo di orgoglio. È il simbolo di un Catanzaro che sa guardare al futuro senza rinunciare al presente.
L’attesa per il Ceravolo e il futuro
Dopo la vetrina del Mapei Stadium, la prossima sfida con la Juve Stabia al “Ceravolo” sarà un banco di prova fondamentale. Tutti si aspettano di rivedere in campo Alphadjo Cisse, e l’attesa tra i tifosi giallorossi è già altissima.
Il ragazzo nato a Treviso non si è montato la testa: continua ad allenarsi con umiltà, ascolta i consigli dei compagni più esperti e lavora per migliorarsi. Ma è chiaro che adesso sarà osservato con un’attenzione diversa. La Serie B ha messo gli occhi su di lui, e il Catanzaro vuole goderselo il più a lungo possibile.
Il Verona, che lo ha mandato in prestito per fargli fare esperienza, non potrà non tenere conto delle sue prestazioni. Ma intanto, in Calabria, la sensazione è che sia nato un nuovo idolo della curva.
Alphadjo Cisse e il sogno giallorosso
La storia di Cisse è appena iniziata, ma ha già il sapore delle favole. A 18 anni, in un campionato tosto come la Serie B, ha dimostrato di poter fare la differenza. Non è solo il talento, è la testa, la maturità, la voglia di lasciare il segno.
Per il Catanzaro, questo ragazzo rappresenta un investimento di presente e di futuro. Ogni volta che prende il pallone tra i piedi accende la speranza, ogni volta che si inserisce tra le maglie difensive fa tremare gli avversari.
I tifosi lo hanno già adottato: il coro del “Ceravolo” è pronto a portarlo sulle spalle. E chissà che questa stagione, iniziata con tanti pareggi, non possa trovare in lui la chiave per trasformare la fatica in vittorie.