L’US Catanzaro ha un nuovo talento da accendere tra le linee. Alphadjo Cissé, trequartista classe 2006 arrivato in prestito dall’Hellas Verona a fine luglio, ha parlato ai canali ufficiali del club e lo ha fatto con il passo leggero di chi non cerca alibi: entusiasmo, fame e disponibilità al lavoro. L’impatto tecnico è già nei fatti — subentrato alla 1ª giornata, titolare alla 2ª — mentre le parole raccontano di un ragazzo che ha fretta (buona) di crescere e che sente forte l’energia del Ceravolo.
Dalla base veneta alla B: «Verona mi ha fatto esordire, ora voglio ripagare Catanzaro»
Il percorso di Cissé nasce in provincia e corre veloce: San Giuseppe, poi Indomita, quindi Giorgione; a 14 anni l’approdo al Verona, il salto nel professionismo e la trafila nel settore giovanile sino alla prima squadra, con l’esordio in Serie A. «Al Verona mi hanno fatto migliorare tanto e mi hanno dato la possibilità di esordire: la cosa più bella che mi sia capitata finora», ha spiegato. Un percorso che il club scaligero ha “blindato” con il prolungamento fino al 2029 prima del prestito in Calabria: un segnale di investimento sul futuro del ragazzo e, per il Catanzaro, la possibilità di modellare un talento già abituato a standard alti.
Identikit tecnico: uno-contro-uno, strappi e gioco tra le linee
Cissé si definisce senza giri di parole un giocatore offensivo, istintivo e verticale: «Mi piace un calcio molto offensivo, l’uno contro uno… le cose da ruolo avanzato». In termini di profilo, parliamo di un trequartista/esterno che ama ricevere tra le linee, puntare il difensore, creare superiorità e attaccare lo spazio alle spalle della prima pressione. Sono tratti che si sposano con il calcio di Alberto Aquilani, che richiede qualità tecnica sul primo controllo, aggressione del mezzo spazio e disponibilità al ri-aggressing immediato dopo la perdita del pallone. Non a caso, l’allenatore lo ha buttato subito nella mischia: «Mi sta trasmettendo voglia di giocare e mi ha messo subito in campo».
L’impatto al Ceravolo: energia reciproca
Le prime due giornate di Serie B hanno già consegnato una fotografia: Cissé entra, incide, regge. L’emozione di un debutto con il boato del Ceravolo sullo sfondo è diventata carburante: «Quando ho saputo di venire a Catanzaro ero entusiasta: sapevo che il pubblico è molto caldo e vive per il calcio. L’ho visto alla prima giornata». Anche lo spogliatoio ha fatto la sua parte: «I compagni mi hanno accolto benissimo, tutti disponibili ad aiutarmi». È il contesto ideale per affinare letture e tempi, crescere nella gestione della gara e conquistare, passo dopo passo, minuti e responsabilità.
Obiettivi e messaggio alla tifoseria: «La squadra prima di tutto»
Nelle sue parole c’è equilibrio: l’ambizione personale non scavalca mai l’orizzonte collettivo. «Spero di fare il meglio possibile, ma la squadra viene prima di tutto», dice. E ai tifosi manda una promessa semplice, ma forte: «Sono molto contento di essere qui e vi aspetto presto allo stadio». È il manifesto di un ragazzo che non cerca scorciatoie: lavoro quotidiano, cura del dettaglio e voglia di imparare da un tecnico che, da ex centrocampista, può arricchirne il bagaglio nelle due fasi.
In un’estate di ricambio profondo, l’arrivo di Alphadjo Cissé offre al Catanzaro un profilo tecnico elastico e moderno, capace di accendere la trequarti con giocate in velocità e strappi nell’uno contro uno. Le prime uscite hanno già raccontato una predisposizione naturale a stare dentro la partita; adesso l’obiettivo è trasformare le fiammate in continuità. Tempo, campo e identità giallorossa faranno il resto.
