In una serata dal grande significato tecnico ed emotivo, il Catanzaro esce sconfitto di misura contro il Napoli campione d’Italia, ma raccoglie segnali importanti per il proprio cammino. Al termine dell’amichevole di Dimaro, chiusa sul punteggio di 2–1 per i partenopei, è stato l’allenatore giallorosso Alberto Aquilani a fare il punto ai microfoni di Sky Sport, con parole misurate, lucide e piene di consapevolezza. Dichiarazioni riportate da CalcioNapoli24.it che raccontano un Catanzaro ancora in fase di costruzione, ma determinato a non rinunciare all’ambizione e al carattere.
“Il risultato conta poco, abbiamo messo personalità”
Aquilani ha voluto subito mettere l’accento sul valore tecnico della sfida, più che sull’esito numerico: “Il risultato conta poco. È stato un test impegnativo contro una squadra che non ha nulla a che vedere con noi. Il Napoli del primo tempo può competere per vincere la Champions League, sono qualitativamente impressionanti”. Un riconoscimento forte per l’organico azzurro, guidato da un Antonio Conte apparso già in fase avanzata di rodaggio.
Ma dopo l’inizio difficile, che ha visto il Catanzaro sotto di due gol nei primi sette minuti, la squadra ha saputo reagire: “Poi abbiamo preso un po’ di coraggio, con personalità. Siamo un cantiere aperto, ma abbiamo fatto un buon allenamento”. Un passaggio che fotografa fedelmente il momento della squadra calabrese, alle prese con nuovi interpreti, cambiamenti strutturali e un’identità da consolidare.
Pompetti, il timore per un infortunio: “Lui non molla mai”
Tra le note meno felici della serata c’è l’uscita dal campo di Marco Pompetti, tra i migliori in campo fino a quel momento per qualità di gioco e intensità. Aquilani non ha nascosto la preoccupazione: “Questa è una nota dolente. Lui è un lavoratore vero e non molla mai. Un infortunino del genere in amichevole ti fa cadere il mondo addosso”. Il tecnico ha parlato di un possibile problema alla tibia: “Forse è qualcosa di serio, ma speriamo non sia nulla di troppo grave”. Le sue condizioni saranno rivalutate nei prossimi giorni, ma la speranza dell’intero ambiente è che si tratti solo di uno stop precauzionale.
“Il Catanzaro ha una piazza che vuole sognare. E noi con lei”
Al di là del test con il Napoli, Aquilani ha anche delineato il quadro generale degli obiettivi stagionali. Pur con la consapevolezza della difficoltà del prossimo campionato, il tecnico romano ha ribadito l’importanza del contesto: “Questa è una piazza che ha fatto cose straordinarie negli ultimi tre anni. Ci sono tanti cambiamenti, ma la forza di questa squadra è il gruppo. C’è entusiasmo in città e vogliamo cavalcarlo”. Non una promessa, ma un impegno concreto a rispettare le ambizioni della tifoseria: “Sappiamo che sarà un campionato complicato. La piazza vuole sognare e noi cercheremo di farlo in tutti i modi”.
Parole che pesano e che suonano come una dichiarazione d’intenti. Il Catanzaro, pur non essendo più la “favola” degli ultimi anni, vuole mantenere intatto lo spirito che lo ha riportato a essere protagonista nel calcio nazionale.
Omaggio a De Bruyne e al Napoli: “Calciatore meraviglioso, squadra da Europa”
Non sono mancate riflessioni anche sui singoli. In particolare, Aquilani ha espresso ammirazione per Kevin De Bruyne, al debutto in maglia azzurra: “Negli ultimi 10 anni è stato nella top tre dei più forti al mondo in quel ruolo. Abbina qualità e quantità, dobbiamo essere contenti che il Napoli lo abbia portato in Italia, è un calciatore meraviglioso”.
Più in generale, l’analisi sul Napoli di Conte è ricca di stima: “È una squadra che viene da un anno importante, dopo lo scudetto si è rinforzata ancora con giocatori che possono incidere. Oggi ho visto giocatori veramente forti, penso possa dire la sua sia in Italia che in Europa”. Un riconoscimento chiaro alla solidità tecnica e mentale di una squadra che ha impressionato fin dai primi minuti del test.
Dai fischi iniziali alle parole finali, il Catanzaro ha saputo affrontare la sfida contro un avversario di prima fascia con rispetto, ma senza timori reverenziali. Il cammino è ancora lungo e ricco di incognite, ma la rotta sembra tracciata: solidità di gruppo, ambizione sostenibile, coraggio nelle difficoltà. E se è vero che “questa piazza vuole sognare”, come dice Aquilani, allora la stagione è già iniziata con il passo giusto: con piedi per terra, ma occhi che guardano in alto.