Aquilani protesta per il rigore annullato dal VAR su Cassandro: “Come fai a vedere i centimetri?”. La reazione del tecnico del Catanzaro riportata PianetaSerieB.it
La protesta di Alberto Aquilani durante Catanzaro-Juve Stabia ha fatto il giro del web. Quando l’arbitro, dopo il check al VAR, ha annullato il rigore inizialmente assegnato per il contatto tra Cacciamani e Cassandro, il tecnico giallorosso si è reso protagonista di una reazione che ha catturato l’attenzione di tutti.
“Come fai a vedere i centimetri?” è stata la domanda che Aquilani ha rivolto al direttore di gara, come riporta PianetaSerieB.it. Una protesta definita “bizzarra” ma che racchiude tutta la frustrazione di un allenatore che ha visto sfumare un episodio potenzialmente decisivo per soli pochi centimetri.
Il rigore su Cassandro era stato inizialmente assegnato dall’arbitro, che aveva fischiato il penalty dopo il contatto in area tra l’esterno del Catanzaro e il difensore della Juve Stabia. Ma il VAR ha chiamato il direttore di gara al monitor, evidenziando come il contatto fosse avvenuto di pochissimo fuori dall’area di rigore.
La rabbia di Aquilani: filosofia dei “centimetri” applicata al VAR
La reazione di Aquilani non è stata casuale. Il tecnico del Catanzaro ha sempre parlato dell’importanza dei “centimetri” nel calcio moderno, riferendosi non solo alla precisione tecnica ma anche alla concentrazione mentale che può fare la differenza tra vittoria e sconfitta.
Vedere un rigore sfumare per una questione di centimetri ha mandato su tutte le furie l’allenatore giallorosso, che si è avvicinato al quarto uomo per manifestare il suo dissenso. “Come fai a vedere i centimetri?” non era solo una domanda tecnica, ma l’espressione di chi sa quanto questi dettagli possano condizionare l’esito di una partita.
La protesta, riportata da PianetaSerieB.it, fotografa perfettamente lo stato d’animo di un tecnico che cerca disperatamente la prima vittoria stagionale e vede sfuggire occasioni preziose per episodi al limite. Il VAR, nato per eliminare gli errori clamorosi, finisce spesso per punire margini millimetrici che l’occhio umano difficilmente riuscirebbe a cogliere.
Il contatto Cacciamani-Cassandro: quando il VAR divide
L’episodio del rigore su Cassandro rappresenta uno di quei casi limite che alimentano il dibattito sul VAR. Il contatto tra il giocatore della Juve Stabia e l’esterno del Catanzaro c’era stato, ma la tecnologia ha stabilito che fosse avvenuto di pochi centimetri fuori dall’area di rigore.
Aquilani ha dovuto assistere impotente alla revisione dell’episodio, sapendo che quei centimetri potevano cambiare l’inerzia della partita. La sua protesta, pur comprensibile dal punto di vista emotivo, evidenzia uno dei problemi del calcio moderno: la tecnologia che divide invece di unire.
Il tecnico del Catanzaro non è nuovo a questo tipo di reazioni. La sua filosofia calcistica si basa proprio sui dettagli, sui “centimetri” che possono fare la differenza. Vederli giocare contro la sua squadra per una decisione tecnologica ha scatenato una reazione istintiva e genuina.
L’impatto psicologico: quando i dettagli condizionano la gara
La protesta di Aquilani sul rigore annullato ha avuto ripercussioni immediate sull’andamento di Catanzaro-Juve Stabia. L’episodio, avvenuto nel primo tempo sullo 0-1, ha condizionato l’approccio mentale dei giallorossi, che hanno chiuso la prima frazione in svantaggio di due reti.
Come ha ammesso lo stesso Aquilani nel post-partita, il primo tempo non è stato all’altezza delle aspettative. L’episodio del rigore, unito alle ammonizioni che hanno condizionato i cambi, ha contribuito a complicare i piani tattici del tecnico giallorosso.
“Come fai a vedere i centimetri?” diventa così la sintesi di una frustrazione più ampia, quella di chi lavora sui dettagli ma poi li vede decidere contro la propria squadra. Una domanda che molti allenatori si sono posti nell’era del VAR, ma che Aquilani ha avuto il coraggio di esprimere pubblicamente.
Il VAR e i suoi paradossi: precisione millimetrica o eccesso di tecnologia?
La protesta di Aquilani riapre il dibattito sull’utilizzo del VAR nel calcio moderno. La tecnologia, nata per correggere errori clamorosi, finisce spesso per creare nuove controversie su episodi al limite. I “centimetri” che tanto stanno a cuore al tecnico del Catanzaro diventano paradossalmente l’unità di misura che decide le partite.
PianetaSerieB.it ha immortalato un momento di spontaneità che racconta molto del rapporto tra allenatori e tecnologia. Aquilani, sempre misurato nelle dichiarazioni, ha lasciato trasparire tutta la sua frustrazione in una domanda che molti tifosi si fanno davanti alla televisione.
Il rigore annullato a Cassandro entrerà probabilmente nella casistica degli episodi dubbi di questa stagione. Ma la reazione di Aquilani resterà come esempio di autenticità in un calcio sempre più condizionato da regole millimetriche che spesso contraddicono il buon senso.
La filosofia dei centimetri di Aquilani si è scontrata con la precisione tecnologica del VAR, creando un cortocircuito che ha prodotto una delle proteste più genuine viste al Ceravolo in questa stagione.
