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martedì 26 Agosto 2025

Aquilani vs Castori, atto secondo: il precedente del 2023 e gli incroci che raccontano il duello

Non sarà un inedito. Alberto Aquilani e Fabrizio Castori si sono già guardati negli occhi da tecnici, il 23 dicembre 2023 alla Cetilar ArenaPisa–Ascoli 1-0 (arbitro Simone Sozza), partita decisa da un lampo nerazzurro e gestita con maturità dalla squadra allora guidata dal tecnico romano. Un dettaglio che interessa da vicino il Catanzaro: in quella gara Marco D’Alessandro, oggi giallorosso, partì titolare nel tridente di Aquilani. Questa sera, al “Nicola Ceravolo” (ore 21.00), il confronto si rinnova con panchine e obiettivi diversi, ma con lo stesso filo conduttore: idee tecniche forti, identità in antitesi e una partita che, come spesso accade in Serie B, si annuncia più tattica che tattile.

Un precedente che pesa: 1-0 Pisa e primo punto per Aquilani nel duello diretto con Castori

Nel bilancio dei testa a testa fra i due tecnici, il tabellino dice Aquilani avanti 1-0. In quel sabato prenatalizio del 2023 il Pisa impose il proprio copione: blocco corto, pressione sui corridoi interni, gestione del ritmo per linee orizzontali e verticalità selettiva. L’Ascoli di Castori provò a rispondere con i suoi codici: aggressione, duelli, seconde palle, profondità immediata. Vinse il tempo del gioco, prima ancora del risultato: Aquilani riuscì a spostare palla e avversario, Castori costrinse il Pisa a una gara di straordinario ordine difensivo. Finì 1-0, e quell’1-0 è oggi il precedente che introduce il ritorno del duello a Catanzaro–Südtirol.

L’imbattibilità di Aquilani contro l’Südtirol e il fattore “conoscenza”

C’è un altro indizio che incornicia la sfida: Aquilani è imbattuto contro il Südtirol (1 vittoria e 1 pareggio) ai tempi della panchina del Pisa. Numeri freschi, che raccontano due cose. La prima: il tecnico romano ha già misurato l’impianto di gara tipico delle squadre biancorosse, oggi guidate da Castori, fatto di rigore nelle uscite difensive, letture attente nella linea a tre e transizioni verticali appena si apre il campo. La seconda: in quelle partite Aquilani ha saputo semplificare il piano, scegliendo spesso un registro pragmatico—possesso ragionato per muovere la pressione, attenzione a non scoprire mezzo campo sulle seconde palle, utilizzo degli esterni come chiavi per allargare il 3-4-2-1/3-5-2. La memoria tattica può tornare utile in un esordio che, per definizione, porta sempre un margine d’incertezza.

Idee a confronto: palleggio selettivo contro intensità verticale

Il calcio di Aquilani ha il suo lessico: 4-2-3-1 come riferimento, densità tra le linee, rifinitura nei mezzi spazi, palla che corre più degli uomini per aprire corsie e rifinire sul corto. La fase di non possesso preferisce l’ordine all’azzardo, con una pressione modulare che sale o si assesta in base alla qualità dell’uscita avversaria. Il calcio di Castori, invece, è un trattato di intensità: campo in verticale, catene laterali come binari di sfogo, duelli che diventano pietre angolari. Nel suo 3-4-2-1/3-5-2 il primo passaggio cerca subito profondità o la seconda palla, il baricentro emotivo della gara. Due linguaggi diversi che spesso producono la stessa cosa: partite tirate, dettagli decisivi, punteggi corti.

Il legame con Pisa e il filo giallorosso: D’Alessandro, un indizio in più

Il precedente del 23/12/2023 ci consegna un dato di continuità: D’Alessandro. Con Aquilani era titolarissimo a Pisa, infortuni permettendo, in un sistema che chiedeva all’ala di alternare ampiezza e tracce interne, la cosiddetta “briglia” sul lato forte per alzare il pressing o attaccare la profondità sul lato debole. Oggi, a Catanzaro, quel bagaglio può diventare un acceleratore: conoscenza reciproca, linguaggio comune, letture già condivise. In una gara che potrebbe vivere di strappi improvvisi, il profilo di D’Alessandro—esperienza, gamba, lettura—è un ponticello tattico fra passato e presente.

La partita che viene: cosa ci dice la storia (e cosa no)

La storia dice che Aquilani conduce il duello diretto e che contro l’Südtirol non ha mai perso. Dice anche che, al netto dei moduli, Castori prepara sempre contesti competitivi: la prima giornata è terreno perfetto per il suo calcio di impatto, dove l’organizzazione collettiva sopperisce a una condizione ancora da rifinire. La storia, però, non gioca: offre solo coordinate. A decidere saranno gli snodi: la gestione della prima uscita del Catanzaro contro il pressing alto biancorosso; i duelli sulle corsie, dove la fisicità del Südtirol prova a rompere ritmo e palleggio; le palle inattive, storicamente terreno di caccia castoriano; la rifinitura giallorossa tra trequarti e area, dove Aquilani chiede qualità e scelte pulite.

Aquilani vs Castori: Un epilogo aperto

Questa sera, al Ceravolo, ricomincia la B e si riaccende un duello tecnico che ha già scritto un primo capitoloAquilani riparte dal suo 1-0 su Castori e da una imbattibilità contro l’avversario di giornata; Castori rilancia con principi chiari e una squadra abituata a stare dentro la partita fino all’ultimo giro d’orologio. In mezzo, il Catanzaro, la sua gente e una voglia semplice: cominciare con passo deciso. Il resto lo farà il campo, come sempre in questo campionato, dove la differenza sta spesso in un dettaglio. Anche quando la storia, almeno per ora, dice 1-0.

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