Archiviata la pausa per le nazionali, lo stadio “Ceravolo” si prepara a riabbracciare il Catanzaro di Alberto Aquilani nella sfida dell’ottava giornata di Serie B contro il Padova di Matteo Andreoletti, domenica 19 ottobre alle ore 19:30. Una gara che assume contorni particolari per entrambe le formazioni: i giallorossi cercano disperatamente la prima vittoria stagionale dopo sei pareggi consecutivi e una sconfitta a Monza, mentre i biancoscudati neopromossi vogliono consolidare il percorso di adattamento alla categoria cadetta. L’AIA ha designato per l’incontro Simone Galipò della sezione di Firenze, arbitro già noto all’ambiente giallorosso per diversi precedenti che raccontano una storia fatta di gol, emozioni e verdetti contrastanti.
Un bilancio in equilibrio con le aquile
La carriera di Simone Galipò si intreccia con quella del Catanzaro in quattro occasioni, tutte caratterizzate da match intensi e ricchi di reti. Il primo precedente risale al 24 ottobre 2021 in Serie C, quando i giallorossi furono sconfitti tra le mura amiche dal Monopoli per 2-1: Carlini firmò l’iniziale vantaggio, ma la doppietta di Arena ribaltò le sorti del match. Il secondo incontro, datato 18 settembre 2022, vide il Catanzaro pareggiare 2-2 sul campo dell’Audace Cerignola grazie alle reti di Biasci e Pontisso, vanificate dai gol di Malcore e Coccia. Il terzo confronto rappresenta il ricordo più dolce per i tifosi giallorossi: il memorabile 4-1 rifilato all’Avellino il 4 marzo 2023, con Marconi, Iemmello e Pontisso a segno, più la doppietta di Biasci che demolì i campani. L’ultimo precedente è recentissimo e spettacolare: il pirotecnico 4-2 contro il Cesena del 1° febbraio 2025 al “Ceravolo”, con autogoal di Pieraccini e Scognamillo che hanno impreziosito le marcature di Bonini, Iemmello, Cassandro e Antonucci. Due vittorie, un pareggio e una sconfitta: un bilancio equilibrato che lascia aperte tutte le possibilità.
Il rigore del fischietto fiorentino
Simone Galipò, classe 1990 originario di Fiesole, è alla sua seconda stagione nella CAN A-B dopo una lunga gavetta nei campionati dilettantistici e professionistici. Il percorso del fischietto toscano racconta di un arbitro che ha costruito la propria credibilità strada facendo: dal Torneo di Viareggio alla Serie D, fino all’approdo in Serie C e infine nel calcio che conta. Le statistiche in carriera parlano di 183 gare dirette, con 18 presenze tra Coppa Italia (2) e Serie B (16) nella stagione corrente e in quella precedente.
I numeri disciplinari rivelano un direttore di gara dal cartellino deciso: 957 ammonizioni complessive, 23 doppie ammonizioni, 39 espulsioni dirette e ben 75 calci di rigore concessi lungo tutta la carriera. Nella sola stagione 2023/24, Galipò aveva accumulato 135 gialli, due doppie ammonizioni e 8 rossi diretti in 22 partite di Serie C, oltre a 7 penalty fischiati. Una tendenza alla severità che impone alle squadre massima attenzione nella gestione dei contrasti e delle proteste.
L’inedito con il Padova e la designazione completa
Per quanto riguarda i biancoscudati veneti, Galipò vanta quattro precedenti con un bilancio favorevole alla squadra di Andreoletti: tre vittorie e un pareggio. L’ultimo incrocio risale proprio alla quarta giornata dell’attuale campionato di Serie B, quando il Padova superò in rimonta la Virtus Entella per 2-1 grazie alle reti di Bortolussi e Harder che ribaltarono lo svantaggio iniziale.
A completare la terna arbitrale domenica al “Ceravolo” saranno gli assistenti Paolo Laudato di Taranto e Davide Santarossa di Pordenone, con Federico Dionisi dell’Aquila nel ruolo di quarto ufficiale. Al VAR opererà Giacomo Camplone di Pescara, coadiuvato dall’assistente VAR Francesco Fourneau di Roma 1, a garanzia della correttezza degli episodi più controversi.
Una sfida che vale una stagione
Il contesto rende questa designazione ancora più delicata: il Catanzaro naviga nelle zone basse della classifica con appena 6 punti in sette giornate, frutto di sei pareggi e una sconfitta, senza ancora conoscere il sapore della vittoria in questo campionato 2025/26. Un dato statistico preoccupante che non si registrava dal lontano 1946/47, segno evidente delle difficoltà nell’interpretare le richieste di Aquilani e nel trovare continuità di risultati.
Il Padova, dal canto suo, occupa la tredicesima posizione con 8 punti, appena due lunghezze sopra i giallorossi, forte della promozione conquistata la scorsa stagione in Serie C con 86 punti e lo straordinario bilancio di miglior attacco e miglior difesa del girone A sotto la guida di Andreoletti. Per entrambe, la posta in palio va oltre i tre punti: si gioca per l’autostima, per dare una svolta a una stagione che fatica a decollare, per dimostrare di appartenere a una categoria che non perdona distrazioni o errori.
Con Simone Galipò a dirigere le operazioni, il “Ceravolo” si prepara a vivere un pomeriggio di passione dove ogni decisione del fischietto fiorentino potrebbe risultare determinante. I precedenti raccontano di un arbitro che non ha paura di prendere decisioni anche impopolari, come dimostrano i numeri sui cartellini e i rigori concessi. La vera domanda è se domenica sera, al termine dei novanta minuti, sarà finalmente il Catanzaro a festeggiare la prima gioia stagionale o se il Padova confermerà il proprio stato di grazia con Galipò.