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mercoledì 27 Agosto 2025

Arriva al Ceravolo lo Spezia. Focus tecnico tattico di Lello Talarico

Dopo le due ultime vittorie, in casa con il Brescia (terzo successo interno della stagione, prima ci furono quelli con Carrarese e Sudtirol) ma soprattutto in quel di Palermo, dove il Catanzaro ha centrato il primo e attesissimo exploit in trasferta, arriva al Ceravolo lo Spezia, terza grande del campionato cadetto in corso, unica non ancora affrontata.

Precedentemente, un Sassuolo non certo in spolvero alla prima giornata e un Pisa invece già lanciatissimo, affrontato all’ Arena Garibaldi, non erano state capaci di battere il Catanzaro che aveva fermato gli emiliani con un uno a uno in rimonta e i toscani con uno zero a zero di grandi contenuti tecnici, tattici e caratteriali. Lo Spezia è sicuramente la squadra più quadrata delle tre, con una difesa importante che ha subito solo 10 gol, protetta da un centrocampo a tre molto robusto ma anche tecnico e da attaccanti che fungono da primi difendenti, grazie ad un pressing esercitato con intelligenza e grande applicazione, su difensori e centrocampisti avversari ad inizio azione.

Il mantra dei liguri è far giocare male gli altri in uscita, riconquistare palla e andare a incidere in fase offensiva grazie ad attaccanti veloci e tecnici, con Pio Esposito uomo sentenza in area di rigore. La forte squadra ligure, impone spesso il suo calcio sotto un duplice aspetto: ripartenze strepitose che passano spesso dai piedi di Salvatore Esposito e pressing altissimo, effettuato con grande determinazione, per togliere sicurezza e soffocare sin da subito l’azione avversaria.

La fase difensiva di questo squadrone, la iniziano appunto gli attaccanti con il pressing e questo atteggiamento la dice tutta sulla mentalità. Altra importante capacità degli aquilotti liguri è quella di battere i calci piazzati, compresi i tiri d’angolo, con grande efficacia, arrivando a realizzare addirittura otto gol di testa attraverso queste fasi. Il che fa chiaramente capire, come alla base di una performance di questo tipo, ci sia un addestramento specifico di alto livello.

Il tecnico D’Angelo ha, durante la conferenza stampa di giovedì, fatto intendere chiaramente che vorrà impedire il palleggio da dietro al Catanzaro e che Iemmello non sarà marcato ad uomo, ma preso a zona quando andra indietro a trovare spazio ed aiutare l’impostazione del gioco offensivo. Attenzione, questo sarà un tema dell’incontro e marcare Iemmello a zona quando arretra, non vorrà certamente dire che gli sarà consentito di giostrare a piacimento. Sarà invece il riferimento primario di pressing (insieme a Petriccione per altri versi) e la riconquista palla su di lui potrebbe rivelarsi esiziale per la difesa giallorossa.

Ne consegue che bisognerà dargli il pallone quando ha lo spazio per giocarlo da par suo, e mai con l’uomo addosso di turno che agirà nella zona dove lui si sposterà in quel momento, perché tutti sanno che il Capitano non è un fenomeno nel corpo a corpo e in eventuali contrasti. Spesso si travisa il senso della marcatura a zona, giudicata come se fosse più larga rispetto a quella ad uomo. Non è proprio così e il gioco difensivo totale, efficacissimo oltre che maniacale operato dallo Spezia sin qui, ne è la prova.

Gli uomini da un po’ sempre presenti, sono quattro: il portiere Gori, ora su ottimi livelli ma un paio d’anni fa a Perugia davvero deficitario in varie occasioni; il centrale difensivo bulgaro Hristov, dal fisico imponente e fortissimo nell’anticipo come nel gioco aereo; il centrocampista Salvatore Esposito, lo scorso anno anche contestato dal pubblico, ma adesso vera anima tecnica e caratteriale della squadra insieme al fratello Pio, bomber di razza, rapace in area di rigore con otto gol realizzati.

Per il resto D’Angelo ha tante scelte e i ballottaggi sono davvero numerosi, avendo fuori solo Kouda e Vignali. Tuttavia da una attenta analisi proviamo a indicare gli altri sette che si aggiungeranno al portiere Gori, il difensore Hristov, il play di centrocampo Salva Esposito e il fratello attaccante Pio. In difesa, a destra di Hristov agirà Wisniewski e alla sua sinistra tornerà Bertola; sugli esterni del 3 5 2 molto robusto e dinamico di D’Angelo, ci saranno Elia e probabilmente Mateju che verrà alzato nella linea a cinque; a centrocampo, ai lati del titolarissimo Esposito, agiranno probabilmente Degli Innocenti e Bandinelli,mentre in attacco a fianco di Pio Esposito ci sarà quasi certamente il ritorno dell’ attivissimo Soleri, seconda punta molto tecnica e veloce.

Abbiamo quest’oggi voluto indugiare molto sull’ avversario, perché lo merita data la sua forza, ma anche perché sul Catanzaro abbiamo detto molto in questi mesi e da queste pagine, centrando senza falsa modestia, tutte le criticità esistenti e che man mano sono state superate non senza fatica, ma con grande merito di tutti: dirigenza che ha sempre difeso le sue, seppur forzate scelte estive, compresi allenatore e direttore sportivo; il mister stesso che ad un certo punto, ha rinunciato al suo storico credo calcistico, passando ad un 3 5 2 molto duttile ed efficace, soprattutto nei risultati che iniziano ad essere di tutto rispetto ed in linea con le aspettative dei tifosi; e in ultimo appunto i tifosi che nonostante qualche malumore dovuto ad una sequela di pareggi incredibile, sono sempre stati vicini alla squadra, facendo registrare il primato in trasferta per presenze, tra tutte le tifoserie della serie B.

Oggi al Ceravolo ci aspettiamo comunque una grande prova, al cospetto di un avversario così difficile da affrontare tatticamente. Una ennesima prova di maturità, che dovrà sancire finalmente l’ingresso, con pieno merito, del Catanzaro nelle alte sfere della classifica cadetta. Non sarà una passeggiata di salute, ma mister Caserta ha tutte le armi, ad iniziare da un pubblico finalmente rasserenato, affinché le Aquili Imperiali impongano la LEGGE DEL CERAVOLO, agli aquilotti ospiti.

E lo farà con il suo 3 5 2, cangiante in 4 4 2 attraverso il movimento dei calciatori in campo e quindi non proprio a specchio di quello spezzino. Pochi i dubbi di formazione, forse più nostri che di Caserta. Proviamo a individuare chi scenderà in campo, mettendo idealmente tra parentesi le poche opzioni. In porta l’ onnipresente Pigliacelli; difesa a tre con il rientrante Brighenti, Scognamillo e Bonini; centrocampo con le tre P, con ai lati come quinti Compagnon a destra e Ceresoli a sinistra; in attacco i gemelli dei cento e piú gol, a parte gli assist, Iemmello e Biasci.

Si ventila da qualche parte il possibile inserimento al centro della difesa di Antonini per contrastare la già citata forza aerea dello Spezia sui calci piazzati. Questa eventualità produrrebbe due possibilità: il non impiego di Brighenti, con utilizzo di Scognamillo braccetto di destra e Bonini nel suo posto a sinistra; oppure il rientro di Brighenti come braccetto di destra con Scognamillo al posto di Bonini che per la prima volta andrebbe a sedersi in panchina.

Tutto è possibile, ma noi crediamo questa possibilità molto improbabile. L’altro dubbio potrebbe consistere se schierare Compagnon direttamente a sinistra sul suo piede buono, con l’inserimento di Cassandro a destra. Questa è una valutazione molto importante, perché darebbe un’altra chance come quinto a Cassandro sul versante destro. Crediamo che non avverrà dall’inizio, perché l’ex comasco ha dimostrato di essere molto di più a suo agio nella fase difensiva, come braccetto a tre o anche come terzino destro a quattro.

Fatte queste considerazioni a margine, ci aspettiamo una grande gara del Catanzaro e un pomeriggio con risultato ancora una volta positivo.

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