Attilio Malena, giornalista ed esperto di calciomercato, è tornato ospite di Radio Ciak per analizzare il momento magico del Catanzaro dopo il trittico di vittorie contro Palermo, Mantova e Venezia. Con la sua consueta competenza e lucidità, Malena ha tracciato un quadro approfondito della rinascita giallorossa, elogiando la società per aver resistito alle pressioni e individuando nei playoff un obiettivo concreto e raggiungibile per la squadra di Alberto Aquilani.
La rinascita del Catanzaro: “Troppa fretta nel giudicare”
“Io devo essere onesto, credo che il Catanzaro davvero sia risorto. Questa è la testimonianza di come spesso ci sia troppa fretta nel valutare l’operato di tutti, dalla società al direttore sportivo fino ad Alberto Aquilani”, esordisce Malena nell’intervista radiofonica. Il riferimento alla leggendaria fenice che rinasce dalle proprie ceneri non è casuale: dopo un avvio di stagione complicato, che aveva alimentato preoccupazioni e discussioni sulla posizione dell’allenatore, il Catanzaro ha trovato la quadra con tre vittorie consecutive che lo hanno proiettato dall’incubo playout alla zona playoff.
Il giornalista calabrese sottolinea come in queste tre partite sia emerso tutto ciò che serviva: “C’è abnegazione, c’è spirito di gruppo, c’è spirito di sacrificio, c’è mentalità e questo grazie a tutti”. Un merito collettivo che parte dalla linea verde, con giovani come Alphadjo Cisse e Costantino Favasuli protagonisti assoluti, fino ai leader come Pietro Iemmello, capace di trascinare la squadra nei momenti decisivi.
Il cambio modulo: il ritorno al 3-5-2 fa la differenza
Uno degli aspetti tattici più rilevanti della svolta giallorossa, secondo Malena, è stato il ritorno a un sistema di gioco più classico: “È bastato cambiare il modulo, non del tutto, ma mettere e ritornare al più classico del 3-5-2 e il gioco è fatto”. Una scelta che ha restituito equilibrio alla squadra, permettendo ai centrocampisti di lavorare con maggiore copertura e agli attaccanti di avere più supporto nelle ripartenze.
La vittoria contro il Venezia, arrivata grazie ai gol di Iemmello e Alesi, ha rappresentato il sigillo di questa rinascita tattica: “Non era semplice perché il Catanzaro ha vinto contro Palermo, Mantova e Venezia, con la prima e l’ultima tra le squadre più accreditate di questo campionato”. Il riferimento al Palermo come una delle favorite per la promozione diretta e al Venezia come squadra attrezzata per tornare subito in Serie A sottolinea il valore di queste tre vittorie consecutive.
La mentalità ritrovata: dal buio alla luce
“Chiaro che fino a prima di queste tre vittorie c’erano diversi aspetti che non andavano, sia da un punto di vista della mentalità, sia da un punto di vista di un’idea di gioco. Oggi il Catanzaro sembra rinato in queste tre partite”, afferma Malena con lucidità. Il giornalista evidenzia come il calcio sia anche questione di fiducia e autostima: “È proprio vero che vincere aiuta a vincere”.
Un aspetto fondamentale della nuova fase giallorossa riguarda la capacità di Aquilani di scoprire e valorizzare l’intera rosa: “Da Buglio fino allo stesso Favasuli, ad Alesi, il Catanzaro pian piano li sta scoprendo tutti e manca ancora qualcuno all’appello. Anche lo spezzone di Pandolfi contro il Venezia è stato uno spezzone di qualità”. La profondità della rosa, tanto criticata nelle prime giornate, sta diventando un’arma in più per affrontare un campionato lungo e logorante come la Serie B.
Playoff: “L’obiettivo può essere di quelli importanti”
Alla domanda sugli obiettivi stagionali, Malena non si nasconde: “L’equilibrio deve regnare sovrano sia nella tifoseria, che ormai è matura e sa benissimo come funziona questo campionato, ma soprattutto nella squadra, perché l’obiettivo può essere di quelli importanti. Io credo onestamente in un Catanzaro da playoff”. Un’indicazione chiara che rispecchia la crescita del progetto tecnico e la qualità della rosa a disposizione di Aquilani.
Tuttavia, il giornalista invita alla cautela: “L’asticella deve sempre rimanere alta, però allo stesso tempo bisogna essere bravi a non esaltarsi troppo e a mantenere i piedi per terra. Alberto Aquilani deve travestirsi veramente come uno dei più bravi psicologi, deve far capire che si è fatto qualcosa ma non si è fatto ancora nulla, nulla di definitivo”. Un monito importante per evitare che l’entusiasmo delle tre vittorie si trasformi in presunzione o rilassamento mentale, elementi che in Serie B vengono puniti immediatamente.
Serie B 2025/26: più difficile confermarsi che affermarsi
Quando viene chiesto a Malena se questa Serie B sia più difficile rispetto alla scorsa stagione, la risposta dell’esperto di mercato è articolata e sfaccettata: “Secondo me è un tantino più difficile, non di tantissimo, ma credo che soprattutto per le insidie che rappresenta la stagione in sé”. Il giornalista spiega che la difficoltà non risiede tanto nella qualità delle avversarie, “dal Monza al Palermo, al Venezia, al Frosinone, alla Carrarese, tutti hanno una mentalità”, ma nella sfida che il Catanzaro deve affrontare con sé stesso.
“Ci sono squadre in sofferenza, c’è lo Spezia che potrebbe cambiare allenatore, c’è il Bari che sta risalendo la china, c’è l’Empoli che non riesce a trovare la quadra. Stiamo parlando di squadre molto competitive, quindi chiunque può vincere con chiunque e chiunque può perdere con chiunque”. Il riferimento all’equilibrio della Serie B sottolinea quanto ogni partita rappresenti un’insidia potenziale, indipendentemente dal blasone dell’avversario.
La vera sfida: riconfermarsi per la terza volta
Il passaggio più significativo dell’analisi di Malena riguarda la dimensione psicologica della stagione giallorossa: “Quando arrivi da due stagioni straordinarie, sia con Vivarini che con Caserta, nei risultati, nel gioco e per tutto quello che è accaduto, diventa complicato ripeterti. A maggior ragione quando rivoluzioni ancora, quando cambi tanti calciatori e la sfida si ripete ogni anno”.
Il concetto chiave espresso dal giornalista calabrese è cristallino: “Affermarsi è sempre più semplice. Confermarsi è difficile, riconfermarsi è davvero complicatissimo, se non impossibile. Il Catanzaro dopo queste tre vittorie ci sta riuscendo”. Un elogio importante a una società che, dopo la promozione dalla Serie C e due playoff consecutivi in Serie B, sta dimostrando di avere la maturità e le competenze per costruire un progetto solido e duraturo.
Empoli-Catanzaro: le insidie del match di venerdì
Guardando alla prossima sfida contro l’Empoli dell’8 novembre, Malena individua diverse insidie: “Quando prendi un allenatore che conosce l’ambiente, quando prendi un allenatore che ha sempre fatto categorie importanti e che è reduce da un esonero, ti aspetti che possa cambiare improvvisamente le cose. Invece l’Empoli non ha cambiato nulla, resta una squadra assolutamente piatta, in tal caso, anche prevedibile”.
Tuttavia, il giornalista mette in guardia: “Resta una sfida complicata, incerta da dover leggere soprattamente a livello tattico, perché poi l’Empoli va a folate. Nella stessa partita ti puoi aspettare una squadra che subisce, ti può aspettare una squadra che grazie agli uomini che ha a disposizione può metterti in difficoltà”. Il riferimento alla discontinuità dei toscani rappresenta sia un punto debole che un elemento di imprevedibilità da gestire con attenzione.
Il peso della retrocessione: il caso Empoli
Un’analisi interessante riguarda la condizione psicologica dell’Empoli: “Mi sembra una squadra che ancora non si sia ripresa dallo scotto della retrocessione, perché se il Monza l’ha pagata all’inizio, l’Empoli lo sta pagando ancora adesso”. Una considerazione che evidenzia quanto la retrocessione dalla Serie A possa influire negativamente sulla mentalità di una squadra, nonostante la qualità tecnica della rosa.
Il monito di Malena al Catanzaro è chiaro: “Deve approcciarla sempre molto bene, deve mantenere questa compattezza e questo equilibrio che ha avuto in queste tre partite, perché il Catanzaro nelle ultime tre partite ha funzionato difensivamente, ha funzionato quasi tutto, sia come atteggiamento, sia in fase di possesso sia in quella di non possesso”. La chiave per continuare la striscia positiva passa dalla conferma dell’identità tattica e mentale mostrata contro Palermo, Mantova e Venezia.
Scoprire i giovani: da Cisse a Favasuli
Uno degli aspetti più interessanti della rinascita giallorossa, secondo Malena, riguarda la valorizzazione dei giovani talenti: “Questa è una squadra che ha tanti giovani forti, è una squadra che ha dei leader che conoscono questo campionato, dei leader che possono farti svoltare e pian piano la qualità di questa rosa sta venendo fuori”. Il riferimento a Cisse e Favasuli, entrambi protagonisti nelle ultime settimane, evidenzia come la politica degli investimenti sui giovani stia dando i suoi frutti.
“Il Catanzaro li sta scoprendo tutti e sta sfruttando l’ampiezza della rosa”, sottolinea il giornalista calabrese, individuando in questa capacità di rotazione un vantaggio competitivo per affrontare un calendario fitto e impegnativo. La presenza di giocatori di esperienza come Iemmello e Brighenti affiancati da talenti emergenti rappresenta il mix ideale per competere ai vertici della Serie B.
L’intervista di Attilio Malena a Radio Ciak ha offerto uno sguardo lucido e competente sul momento del Catanzaro, celebrando la rinascita giallorossa senza cadere nell’esaltazione. Il messaggio è chiaro: il percorso è ancora lungo, le insidie della Serie B sono dietro l’angolo, ma questa squadra ha dimostrato di avere carattere, qualità e mentalità per puntare ai playoff. Ora tocca ad Aquilani e ai suoi giocatori confermare sul campo le sensazioni positive delle ultime tre settimane, a partire dalla trasferta di Empoli che rappresenterà un banco di prova importante per verificare la solidità della rinascita.
