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martedì 22 Ottobre 2024

Bari-Catanzaro, tanti ex e analogie, ma sarà battaglia. L’analisi tecnico-tattica di Lello Talarico

La partita da festival degli ex ci dirà stasera se il Catanzaro ha davvero approfittato della sosta per ricaricare le pile e recuperare alla causa calciatori imprescindibili come Iemmello ed altri non ancora al meglio fisicamente e nella forma atletica come Pontisso, reduce da un recente infortunio, Koutsoupias, Coulibaly e Buso.

Si accennava agli ex di questo Bari Catanzaro e non si può non parlare del curioso avvicendamento reciproco tra Magalini, ds del Catanzaro dei miracoli di Vivarini ora al Bari e di Ciro Polito che ha fatto il percorso inverso nel capoluogo calabrese, dopo un triennio pirotecnico in Puglia, dove ha conquistato prima la serie B, proprio a danno del Catanzaro dove allora operava Magalini e dopo sfiorato la serie A ai play off e lo scorso campionato la serie C ai play out.

Gli ex in campo sono il già capitano giallorosso Maita, ormai da qualche anno al Bari, fondamentale a centrocampo quanto maturato in generale e l’esterno Oliveri, l’anno scorso impiegato a sprazzi da Vivarini, mentre in questo scorcio di stagione diventato titolarissimo a Bari, dove sta dimostrando con continuità tutto il suo valore, peraltro già visibile, seppur saltuariamente a Catanzaro. Nelle fila giallorosse presenti tre ex baresi come Petriccione, D’Alessandro e Koutsoupias, l’anno scorso autore al San Nicola di una doppietta ai danni proprio del Catanzaro che però uscì dal campo con un pareggio dopo aver a sfiorato la vittoria con le reti di Verna e Sounas, ora rispettivamente centrocampisti fondamentali di Catania ed Avellino.

Il percorso delle due squadre ha delle similitudini, sia per essere state due matricole che in annate diverse e consecutive hanno prima vinto, nel caso del Catanzaro addirittura stravinto a suon di record, il girone C di Lega Pro e sfiorato la serie A ai play off di B subito dopo, anche se in questo caso il Bari dopo un terzo posto nella regular season, la massima serie l’ aveva davvero già toccata con un dito.

Il Catanzaro dopo un quinto posto più che meritato era uscito in semifinale per mano della Cremonese nettamente superiore nella partita di ritorno allo Zini. Nel corso di questa stagione il Bari ha ottenuto 10 punti frutto di di due vittorie, una casalinga contro il Mantova, l’altra esterna a Frosinone, quattro pareggi con Sassuolo, Sampdoria, Cosenza e Cremonese.

Due sono invece le sconfitte e nel difficile inizio campionato: in casa uno a tre contro la terribile matricola Juve Stabia e due a uno a Modena, campo certamente non facile. Simile il percorso del Catanzaro che ha vinto una sola partita conto la Carrarese, pareggiando 5 volte e perdendo due, meritatamente a Cesena, ma subendo una sconfitta del tutto immeritata al Ceravolo, a causa di un arbitraggio che diventa scandaloso e purtroppo decisivo in negativo nell’ultimo quarto d’ora.

Le difese hanno subito otto gol a testa, attualmente dietro per solidità solo allo Spezia e al Palermo, entrambe con sette reti al passivo. I gol segnati vedono il Bari in vantaggio con 10, mentre il Catanzaro al momento ne ha realizzati otto, esattamente e curiosamente come i punti in classifica che recita: Bari 10, Catanzaro 8. C’è da dire che il Catanzaro un gol in più e regolarissimo lo aveva realizzato al minuto 90 sul campo del Cittadella. L’incredibile annullamento di quella rete ha determinato l’attuale differenza dei due punti e avrebbe portato il Catanzaro ad un solo gol dai dieci realizzati dal Bari.

Senza contare i danni subiti dal già citato arbitraggio che ha determinato la sconfitta casalinga contro la Cremonese e i due rigori negati nel finale dell’ultimo e rocambolesco pareggio interno con il Modena. Anche il Bari recrimina e giustamente per una eccessiva espulsione di Lella contro il Cosenza e su un rigore netto che gli sarebbe stato negato a Cremona nell’ultima partita. La Cremonese, per inciso ed esattamente come lo scorso anno, risulta essere al momento la squadra che ha goduto, più di tutte le altre, di cosiddetti errori arbitrali e del Var.

Altra similitudine tra le due squadre che si affronteranno stasera al San Nicola, è il modulo di gioco 3 5 2, cui i due tecnici sembrano essere approdati con decisione dopo aver entrambi tentato inizialmente, altre strade meno convincenti. Longo era partito con un 3 4 1 2, mischiato ad un 3 4 2 1 o 3 4 3 che non gli consentiva/no di coprire bene il campo, comprese le fasce laterali e aveva anche prodotto due sconfitte consecutive. Con la nuova disposizione la squadra è imbattuta da ormai sei turni ottenendo quattro pareggi e due vittorie. Sul versante Catanzaro, il mister Caserta ha tentennato un po’ di più e dopo aver tentato di attuare il 4 2 3 1, da sempre suo assetto tattico di riferimento, ha alternato il 4 4 2 con Bonini finto esterno basso di sinistra e il 3 5 2, modulo con il quale la squadra ha disputato le gare più convincenti e redditizie.

Ai pugliesi mancherà per squalifica un centrocampista fisico e tattico come Lella molto forte nelle due fasi, ma i sostituti non mancano, sia nel rendere la squadra più offensiva con Sibilli, sia più conservativa con l’opzione Maiello. La difesa a tre sarà composta dal centrale Vicari e dai due braccetti Mantovani e Pucino, quest’ultimo è il calciatore più impiegato di tutta la squadra. Il centrocampo a tre vedrà uomini del calibro di Benali e Maita, affiancati da Maiello al posto di Lella o magari anche da Sibilli in una disposizione più offensiva.

Sulle corsie esterne si muoveranno come quinti, Oliveri a destra se recupererà da un recente fastidio al menisco e Dorval a sinistra. In attacco presumibilmente Lasagna e il fantasista Falletti, ormai impiegato da seconda punta e con ottimi risultati. Non da trascurare elementi di livello come Novacovich e soprattutto Favilli, pronti a subentrare. Il Catanzaro risponderà a specchio con tre difensori che dovrebbero essere Antonini centrale con ai lati Brighenti a destra e Scognamillo a sinistra. Questa scelta di impiegare come braccetti due della vecchia guardia oltre ad Antonini, sarebbe una novità assoluta in questa stagione.

Infatti sarebbe escluso per la prima volta dall’inizio Federico Bonini, il calciatore di movimento con più minuti nelle gambe e sempre impiegato dall’inizio, insieme a Petriccione e al portiere Pigliacelli. A centrocampo, salvo sorprese, ci saranno Petriccione, uno tra Pontisso e Pompetti, con Koutsoupias ancora preferito a Coulibaly che potrebbe essere impiegato a gara in corso. Come quinti non dovrebbero esserci dubbi sulla scelta di Situm a destra e D’ Alessandro a sinistra.

Di punta, dopo le parole al miele in conferenza nei confronti del Capitano, non dovrebbero esserci dubbi sull’impiego del rientrante Pietro Iemmello, con al suo fianco il gemello del gol Tommaso Biasci. Sempre e comunque in odore di titolarità La Mantia ed anche Il solito Pittarello che sembra aver già recuperato da un piccolo infortunio. Pronti a subentrare anche Compagnon, Buso che il mister vede come seconda punta o al limite mezzala offensiva e Demba Seck, anch’ egli ormai destinato a trovare spazio in futuro come seconda punta all’interno del 3 5 2.

Recuperato anche il trequartista/mezzala Pagano, non sono stati invece convocati l’esterno basso Turicchia, reduce dall’impegno con la nazionale Under 21 e l’esterno alto Volpe, a quanto pare leggermente infortunato. Torna invece tra i convocati Enrico Brignola, la cui situazione finora più che ai margini, rimane il vero mistero inconfessabile da parte di tecnico e soprattutto società. Rimane sempre aperta l’opzione Bonini, anche ed eventualmente durante la partita.

É tatticamente il grimaldello difensivo di Caserta per passare dalla difesa a tre a quella a quattro, consentendogli di porre davanti ai due esterni bassi atri due alti, pur mantenendo le due punte. Il ragazzo ha commesso due errori di posizionamento esiziali contro il Modena, ma il suo inserimento tra i titolari e come nuovo acquisto, rimane comunque altamente positivo.

La partita si preannuncia molto tattica e se dovesse risolversi in un ennesimo pareggio, non ci sarebbe da stupirsi. Tuttavia le partenze del Bari sono sempre molto aggressive, il Catanzaro deve poter ribattere colpo su colpo, procurando grattacapi a l’avversario. Solo così si può sperare di poter espugnare il San Nicola e portare a casa la prima vittoria in trasferta. Una curiosità non irrilevante: lo scorso campionato, Iemmello realizzò la prima rete e di testa nella trasferta contro il Lecco alla quarta giornata.

Quest’anno sempre alla quarta e ancora di testa, accade contro la Carrarese. Ancora lo scorso anno, segna il secondo gol a Bolzano contro il Sudtirol, alla nona giornata. Stasera il Catanzaro disputera’ la nona partita. Che sia di buon auspicio e che la storia possa ripetersi.

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