A pochi giorni dal delicatissimo match contro il Catanzaro al Ceravolo, il Bari si trova a fare i conti con una frattura sempre più evidente tra squadra e tifosi. Dopo la sconfitta per 2-1 contro la Carrarese, la contestazione dei biancorossi è esplosa con cori decisamente polemici rivolti alla squadra. A sette giornate dal termine, la rincorsa ai playoff sembra complicarsi
La sconfitta di Carrara e le radici della contestazione
Domenica 30 marzo si è rivelata una giornata nera per il Bari, che ha incassato una sconfitta pesante sul campo della Carrarese. La formazione guidata da Moreno Longo si è presentata al “Dei Marmi” con l’obiettivo di consolidare una posizione ai margini della zona playoff, ma è tornata a casa con un ko che non solo ha lasciato il Bari fermo a quota 40 punti, ma lo ha anche fatto scendere al nono posto in classifica.
Non è solo la situazione di classifica a preoccupare: ciò che ha fatto indignare i tifosi è stata la prestazione insufficiente della squadra, lontana dagli standard richiesti per una piazza ambiziosa come quella barese. A nulla è servito il momentaneo vantaggio siglato da Simic: la Carrarese ha ribaltato la gara grazie ai gol di Torregrossa e Guarino, lasciando i galletti con poche idee e una sensazione di vulnerabilità che non ha convinto.
“Andate a lavorare!”: la rabbia dei tifosi sugli spalti
Il punto di rottura si è consumato al termine del match. Decine di tifosi baresi presenti al settore ospiti hanno rivolto cori di contestazione verso la squadra, accusandola di mancanza di impegno e carattere. Il grido “Andate a lavorare!” è stato ripreso in un video pubblicato su Instagram da pianetabari.com, diventando virale nelle ore successive.
Scene che testimoniano il malcontento crescente verso un gruppo che, secondo i suoi sostenitori, fatica a rispondere a livello mentale e tecnico nei momenti decisivi. Alcuni giocatori, tra cui il capitano Francesco Vicari, si sono fermati per cercare di calmare gli animi, ma la tensione era palpabile, e molti tifosi hanno abbandonato lo stadio delusi e amareggiati.
Moreno Longo nel mirino: quale futuro per il Bari?
La guida tecnica di Moreno Longo inizia a essere oggetto di critiche. Dopo un avvio di stagione promettente, il Bari sembra essersi arenato nelle ultime settimane, registrando un’involuzione sul piano del gioco e una preoccupante tendenza a mancare nei momenti chiave.
L’attuale nona posizione in classifica, con soli 40 punti raccolti in 31 giornate, non rispecchia le aspettative iniziali: una rosa costruita per competere ai vertici si trova a inseguire un piazzamento playoff che ora appare tutt’altro che garantito.
Longo, dal canto suo, ha riconosciuto gli errori della squadra nel post-partita:
“L’episodio negativo lo vediamo come un macigno. I ragazzi sentono la responsabilità che hanno. In questo dobbiamo crescere. Dobbiamo saper reagire meglio alle difficoltà, che ci sono e ci saranno.”
Parole che tuttavia non sembrano bastare per placare una piazza sempre esigente e pronta a contestare ogni minimo passo falso.
Catanzaro-Bari: uno scontro decisivo al Ceravolo
La sfida di domenica prossima contro il Catanzaro, in programma allo stadio Ceravolo, potrebbe rappresentare un bivio cruciale per le ambizioni stagionali del Bari. I giallorossi, reduci dalla sconfitta contro il Modena e attualmente al quinto posto con 46 punti (insieme alla Juve Stabia), vogliono consolidare la propria posizione playoff davanti ai propri tifosi.
Per il Bari, invece, i tre punti sono fondamentali non solo per accorciare le distanze dalla zona playoff, ma anche per recuperare la fiducia e il rapporto con i sostenitori. Una nuova sconfitta rischierebbe di aprire una crisi irreversibile, sia sul piano tecnico che ambientale.
I numeri del Bari: una stagione sotto le aspettative
Al momento, il Bari ha collezionato:
- 40 punti in 31 partite (media di 1,29 punti a partita);
- Solo 8 vittorie, con ben 16 pareggi e 7 sconfitte;
- 33 gol fatti, il peggior attacco tra le prime 10 squadre in classifica;
- Un rendimento esterno altalenante, con sole 3 vittorie fuori casa su 15 gare giocate.
Numeri che spiegano il malcontento di una piazza abituata a sognare, ma che quest’anno fatica a vedere una squadra all’altezza delle proprie ambizioni.
Bari, serve una scossa
La contestazione dei tifosi segna un punto di non ritorno per il Bari, chiamato a una reazione immediata per salvare una stagione che rischia di deludere le aspettative. La trasferta di Catanzaro rappresenta un banco di prova determinante per capire se i biancorossi abbiano ancora la forza di competere o se il malcontento rischi di trascinare l’ambiente in una spirale negativa.