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mercoledì 24 Settembre 2025

Bari, incubo in Serie B: peggior avvio degli ultimi 50 anni per la squadra di Caserta

Certe statistiche parlano da sole. E quando a farlo sono i numeri che raccontano un avvio di stagione disastroso, allora non c’è bisogno di tanti giri di parole: questo Bari non partiva così male in Serie B da cinquant’anni. Lo ricorda bene PianetaBari.com, che mette a nudo una realtà difficile da digerire per una piazza calda e passionale come quella biancorossa.


Un solo punto, tre sconfitte e la storia che si ripete

Dopo quattro giornate il Bari di Fabio Caserta è penultimo in classifica. Un misero punto raccolto contro il Monza al San Nicola, poi tre ko consecutivi in trasferta: Venezia, Modena e Palermo. Il calendario non era dei più teneri, certo, ma la verità è che i numeri condannano senza attenuanti: peggior partenza in B degli ultimi 50 anni.

Non è un dettaglio, è un marchio che pesa. Perché non accadeva dal 1973-74 che i galletti si trovassero in una situazione simile: allora allenava Regalia, e dopo un pareggio iniziale arrivarono tre sconfitte contro Varese, Catania e – ironia della sorte – Catanzaro. Quell’anno finì male: retrocessione.


Caserta, dal Catanzaro dei sogni a un Bari in difficoltà

E qui sta il paradosso. Perché Caserta, solo pochi mesi fa, era l’allenatore capace di portare il Catanzaro al sesto posto e a una semifinale playoff, fermandosi solo davanti allo Spezia. Una cavalcata che aveva convinto Bari a puntare su di lui per il dopo-Longo, sperando in un tecnico capace di dare gioco e identità.

Invece l’impatto è stato durissimo. Squadra stravolta dal mercato, equilibri tutti da ricostruire, morale già fragile. Nove punti di distacco dalle zone alte in sole quattro giornate non sono un dettaglio: in un campionato lungo come la Serie B possono pesare come macigni se non si inverte la rotta in fretta.


Quando la storia fa paura

La memoria corre veloce. Oltre al 1973-74, un altro paragone inquietante arriva dal 1997: il Bari in Serie A raccolse solo un punto nelle prime quattro, con un pari col Bologna e tre sconfitte contro Parma, Fiorentina e Lazio. Anche lì, avvio shock che lasciò il segno.

Ora la piazza teme che il film possa ripetersi. Due stagioni di fila senza vittorie nelle prime quattro: mai successo nella storia dei biancorossi. E se la scorsa annata la squadra di Longo almeno un punto lo strappò a Genova, questa volta il bottino è ancora più magro.


Tra fiducia e paura: la strada è lunga, ma serve una scossa

I social ribollono, come sempre accade a Bari nei momenti complicati. Le critiche non mancano, ma dentro lo spogliatoio la parola d’ordine resta una: tempo. Tempo per trovare gli equilibri, tempo per far rendere una rosa che sulla carta resta competitiva.

Caserta lo sa bene: la sua carriera è sempre stata una continua scalata, fatta di ostacoli e rivincite. Ma qui il margine d’errore è ridottissimo, perché Bari non è piazza che perdona, soprattutto quando la classifica fa paura già a settembre.


Il Bari oggi è davanti a un bivio. Da un lato la consapevolezza che il campionato è lungo e che ci sono margini per recuperare. Dall’altro la realtà dei numeri: nessuna vittoria in quattro giornate, peggior avvio degli ultimi cinquant’anni.

Per Fabio Caserta, uomo che a Catanzaro ha dimostrato di saper costruire percorsi vincenti, questa è la sfida più dura: trasformare il flop di inizio stagione in un nuovo punto di partenza. Perché se la storia fa paura, è anche vero che nel calcio la storia si può sempre riscrivere.

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