L’ex ds del Catanzaro, Pasquale Logiudice, ha commentato ai microfoni di ToroNews il passaggio di Brian Bayeye ai granata. Queste le sue parole:
“Mi trovavo a Bologna per appuntamenti di calciomercato con un procuratore francese. Dovevamo trattare un altro calciatore e lui in aggiunta mi propose altri giovani profili, tra cui Bayeye. Gli ho chiesto se avesse qualche esterno tra questi giocatori, uno in grado di agire da quarto o da quinto. Non volevo vedere video, volevo vedere all’opera il ragazzo sul campo. Partimmo in ritiro e arrivò Bayeye che valutammo durante le prime settimane stagionali. Il giudizio fu positivo”.
“Il primo anno per lui fu particolare. L’inserimento non fu facile perché il nostro calcio è molto tattico e non poteva esprimere appieno il suo potenziale. Lui ha buona tecnica e soprattutto una grande gamba. Noi facevamo campionato di vertice e avevamo sempre gli spazi ridotti. Fu un campionato di rodaggio”.
“Il secondo anno cambiò allenatore e andai via anch’io. Non trovò spazio e fu girato al Carpi, dove si destreggiò abbastanza bene nella prima parte del campionato. Un ribaltone in seno agli emiliani ostacolò il suo percorso e giocò meno”.
“All’inizio dell’ultima stagione fu poco considerato perché di ritorno dal Carpi ritrovò al Catanzaro lo stesso staff tecnico dell’anno precedente. Era addirittura in procinto di andarsene a gennaio e forse ambiva anche alla risoluzione del contratto. È arrivato Vivarini ed è rimasto colpito al primo allenamento. Da quel momento ha sempre giocato, togliendo il posto a compagni di levatura e contratto più importanti. Credo che le due persone che hanno creduto più di tutti su di lui siamo stati io e appunto Vivarini. Il sottoscritto tre anni fa gli fece ben quattro anni di contratto, mentre Vivarini l’ha risollevato e l’ha fatto esplodere negli ultimi mesi”.
“Brian è un ragazzo per bene, un lavoratore. Credo che abbia dei margini di miglioramento. Il vero lavoro l’ha svolto negli ultimi sei mesi con Vivarini. Ha una grande facilità di corsa e ha un passo importante, da categoria superiore. Dovrà lavorare tanto dal punto di vista tattico”.
“E’ un laterale molto propositivo. Deve crescere in fase difensiva sia a livello di squadra sia a livello individuale. Questi sono gli aspetti su cui lavorare. Per il resto ha peculiarità fisiche di prim’ordine. Si lancia facilmente nell’uno contro uno”.
“In Italia non siamo molto attenti alle categorie inferiori. Si rischia di lasciare parecchi talenti nel limbo della Serie C o della Serie B. Chiaro che a Bayeye in sei mesi potrebbe cambiare tutto. Credo che il Torino abbia fatto una considerazione sulle caratteristiche specifiche del ragazzo che ben si adattano alle idee tattiche di Juric. Il croato predilige giocatori di gamba e fisici. Non so quanto Brian sia pronto per la Serie A, ma ha sicuramente le caratteristiche giuste per Juric”.