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martedì 26 Agosto 2025

Di Francesco-Catanzaro, idea viva: i dettagli e le prossime mosse

La voce è di quelle che accendono la fantasia del pubblico del Ceravolo: secondo la stampa siciliana (Giornale di Sicilia) – indiscrezione confermata da più fonti – Federico Di Francesco è finito da giorni nel mirino del Catanzaro, con una proposta già recapitata al calciatore e decisione attesa a breve. Per le Aquile sarebbe un innesto d’esperienza e qualità nell’ultima, delicatissima, curva di mercato. In rosanero dal 2023 e legato al Palermo fino al 2026, l’esterno classe 1994 resta un profilo di primissima fascia per la Serie B (quasi 400 gare tra A e B in carriera), capace di alzare da subito la competitività di un gruppo giovane impostato da Alberto Aquilani.  

Il profilo: esterno tecnico, duttile e verticale

Nato a Pisa, cresciuto nel Pescara, Di Francesco ha costruito il suo percorso tra Serie A e Serie B con BolognaSassuoloSPALEmpoliLecce e, da due stagioni, Palermo. Ala naturale su entrambe le corsie, può adattarsi da seconda punta/trequartista, con strappi, attacco della profondità e buon senso del gol: caratteristiche maturate nei contesti più diversi e utilissime nei sistemi a 4-2-3-1 o 4-3-3. Il suo profilo corrisponde in pieno al “tipo” ricercato dal Catanzaro: un over di esperienza che sappia guidare i più giovani nei momenti caldi del campionato.  

Perché piace al Catanzaro

L’impianto di Aquilani ha bisogno di un esterno che sappia saltare l’uomo, creare superiorità e garantire continuità di rendimento anche quando il piano gara si fa sporco. In questo senso Di Francesco porta:

  • esperienza ad alto livello (A e B),
  • letture senza palla per attaccare mezzo-spazio e secondo palo,
  • un bagaglio tecnico che si sposa con l’idea di costruzione dal basso e rifinitura tra le linee.

A Palermo l’ex Lecce è stato impiegato soprattutto da ala sinistra ma ha alternato posizioni e compiti, segno di una duttilità preziosa per un Catanzaro che vuole alzare l’asticella senza snaturarsi.  

Le variabili dell’operazione

Tre i fattori chiave: status contrattuale (accordo col Palermo fino al 30 giugno 2026), valutazione economica e progetto tecnico. La prima variabile implica un dialogo non banale con i rosanero; la seconda dovrà incastrarsi con i paletti di spesa dei giallorossi; la terza – la più persuasiva – è la promessa di un ruolo centrale nel progetto Aquilani. L’idea Catanzaro è chiara: inserire un esterno pronto che completi la crescita di un reparto giovane, garantendo leadership e produttività immediata.  

Cosa cambierebbe in campo

Con Di Francesco, il Catanzaro guadagnerebbe uno specialista nel 1vs1 e nelle transizioni corte, capace di tenere alto il baricentro e di alleggerire la pressione su Iemmello. In un 4-2-3-1 potrebbe alternarsi a destra e sinistra, mentre in 4-3-3 offrirebbe la traccia profonda attaccando la linea. La sua presenza aprirebbe anche la possibilità di rotazioni più aggressive tra gli esterni, alzando qualità del primo controllo, rifinitura e pericolosità sugli attacchi al secondo palo.

Operazione ambiziosa, ma coerente con gli obiettivi dichiarati: inserire qualità, esperienza e duttilità vicino ai giovani. Se la trattativa troverà un varco con il Palermo, Di Francesco darebbe ad Aquilani una pedina capace di spostare gli equilibri sulle corsie e di guidare l’upgrade competitivo che il capitano Iemmello ha invocato pubblicamente.

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