Il nome di Edoardo Iannoni resta con forza sul taccuino del Catanzaro. Secondo quanto riportato da SassuoloNews.net, gli arrivi in Emilia di Ismael Koné, Aster Vranckx e Nemanja Matic hanno ridisegnato le gerarchie del centrocampo neroverde, aprendo alla possibile uscita del classe 2001 nelle ultime ore di mercato. In Serie B si sta profilando un testa a testa fra Catanzaro e Reggiana: i giallorossi seguono il giocatore da tempo — il corteggiamento era già partito un anno fa — mentre i granata hanno intensificato il pressing negli ultimi giorni per provare il sorpasso. Sullo sfondo restano le alternative, ma la sensazione è che la scelta dell’ex Perugia (23 presenze e 1 gol nell’ultima stagione fra campionato e Coppa) possa arrivare a breve, dentro una settimana che chiude il mercato alle 20:00 di lunedì 1 settembre.
Perché piace a Catanzaro: identikit tecnico e incastri tattici
Iannoni è un centrocampista dinamico, capace di interpretare più ruoli nella zona nevralgica: mezz’ala box-to-box, interno di possesso accanto a un regista, oppure mediano aggressivo nel doppio schermo. Il suo profilo si sposa con le esigenze della squadra di Alberto Aquilani, che ha ribadito più volte come a fare la differenza siano i principi di gioco e non i numeri del modulo: nell’asse 4-2-3-1, l’ex neroverde può affiancare uomini di tecnica come Jacopo Petriccione e Fabio Rispoli o dare gamba e copertura a Simone Pontisso, alzando ritmo, recupero palla e transizioni.
In un reparto che aspetta il rientro di Marco Pompetti, l’innesto di un interno fisico ma pulito nel primo controllo aiuterebbe anche la costruzione dal basso in condizioni non ideali — il “fattore vento” del Ceravolo è ormai un tema — offrendo una soluzione in più per resistere al pressing alto e saltare la prima ondata avversaria.
La concorrenza: la mossa della Reggiana e i tempi del mercato
Il Catanzaro aveva già bussato alla porta del Sassuolo nei mesi scorsi — in parallelo all’operazione Nuamah, poi chiusa — ponendo basi relazionali utili oggi che a Sassuolo la concorrenza interna è esplosa. Nelle ultime ore, però, la Reggiana ha aumentato contatti e frequenza dei colloqui, proponendo un progetto tecnico centrato sulla titolarità immediata. È qui che si gioca la partita: centralità nel progetto, minutaggio garantito e percorso di crescita. Da parte giallorossa, le carte sono l’ambiente, il tempo di gioco che Aquilani è solito concedere a profili duttili e un contesto dove i giovani — oltre ai leader — possono prendersi responsabilità reali. Non basterà: servirà anche la formula giusta.
Formula e sostenibilità: le opzioni sul tavolo
Il cartellino non è l’ostacolo principale: la chiave è la formula. Le ipotesi in cima alla lista sono un prestito (condivisione dell’ingaggio e opzione di riscatto) o un’uscita a titolo definitivo se il Sassuolo liberasse un posto e il giocatore chiedesse stabilità. Per il Catanzaro, l’opzione prestito con diritto ha un senso tecnico–economico: consente di testare la compatibilità tattica nell’immediato, mantenendo il controllo su futuro e valorizzazione.
Il titolo definitivo resterebbe percorribile solo se si allineassero tre fattori: costo d’entrata sostenibile, durata contrattuale coerente con il percorso e reale centralità tecnica del calciatore nel medio periodo. In entrambi i casi, peseranno tempi e incastri: l’agenda corre, il gong è fissato per le 20:00 del 1 settembre.
Cosa cambierebbe per le Aquile
Con Iannoni in rosa, Aquilani avrebbe un intermedio capace di alzare il baricentro della pressione, dare copertura alle ampie corse degli esterni (da D’Alessandro a Nuamah) e accompagnare l’area con inserimenti senza palla a sostegno di Pietro Iemmello e delle punte di ruolo. Un profilo così aiuta anche nelle partite “sporche”, quando la qualità pura non basta e servono metri, duelli e seconde palle: le stesse situazioni in cui il Sudtirol ha messo in difficoltà i giallorossi alla prima di campionato. In prospettiva, sarebbe un tassello che alza il livello medio del centrocampo, offrendo più rotazioni e protezione ai leader tecnici.
La pista Iannoni rimane quindi viva e concreta. Il Catanzaro c’è, la Reggiana spinge, il Sassuolo deve liberare spazi e definire la formula. Nelle ultime curve del calciomercato, la differenza la faranno progetto, minutaggio e tempi di chiusura. Per le Aquile, è una mossa che unisce presente e futuro: più corsa e intensità oggi, più identità e competitività domani.