Manca una settimana esatta al fischio d’inizio tra Padova e Catanzaro. Tra i temi che animano la vigilia c’è la squalifica di Capelli, esterno destro titolare nel 3-5-2 di Andreoletti. Una casella delicata, la sua, perché il ruolo di terzino (o meglio esterno destro) è centrale nello sviluppo tattico del Padova, tanto nella fase difensiva quanto in quella offensiva. Il Giudice Sportivo ha ufficializzato la sua assenza per la gara del 19 ottobre, complicando i piani del mister biancoscudato e aprendo a nuove possibili soluzioni su quella fascia. Per Padova, perdere Capelli in quella posizione significa rimettere in discussione equilibri e meccanismi di gioco, mentre per il Catanzaro si profila la chance di sfruttare una fascia che rischia di essere meno blindata del solito.
Capelli out: ufficialità e prime ipotesi
La comunicazione della squalifica di Capelli, esterno di ruolo e uomo chiave sulla corsia destra, è arrivata direttamente dagli organi competenti: una decisione che gli addetti ai lavori avevano già preventivato dopo il cartellino rimediato la scorsa giornata. Capelli non è solo quantità ma anche intelligenza tattica, spesso decisivo nello schermare gli inserimenti avversari e nel proporre il gioco a partire dalla difesa. Andreoletti, intervenuto dopo un’amichevole, come riporta PadovaGoal.it, ha evidenziato come la sua mancanza pesi soprattutto su movimenti e coperture della catena di destra, dove Capelli garantiva affidabilità e capacità di adattarsi ai vari momenti della gara.
Ghiglione favorito, ma occhio alle alternative tra i giovani
L’ipotesi principale nella testa di Andreoletti per sostituire Capelli è Ghiglione, già utilizzato come esterno destro e profilo che per caratteristiche può garantire corsa, cross e copertura. Ghiglione offre una soluzione pronta, ma lo staff tecnico non esclude di affidarsi anche a qualche giovane o cambiare leggermente la disposizione, magari col passaggio a una linea a quattro per coprire meglio la fascia in fase di non possesso. L’assenza di Capelli, in termini di continuità e “abitudini tattiche”, rappresenta un test vero per l’intera struttura, che dovrà reagire in modo compatto.
Il Catanzaro, dal canto suo, prepara la partita studiando proprio le possibili debolezze del Padova sulla destra, dove senza Capelli l’automatismo tra esterno e mezzala rischia di saltare. Sfruttare eventuali indecisioni e aggredire con i propri esterni può essere la chiave per mettere pressione agli ospiti, specie nei primi minuti quando la squadra dovrà ancora trovare il proprio assetto.
Fascia destra, nodo tattico e spunto per la partita
Dal punto di vista tattico, la sfida sulla fascia destra si annuncia decisiva. Capelli nel 3-5-2 interpretava il ruolo con equilibrio, alternando compiti difensivi e offensivi, dettando tempo e misure sia sulla pressione alta che in ripiegamento. Con lui ai box, Padova perde chilometri, esperienza e quella capacità di dare “volume” alla fase offensiva dalla fascia, costringendo Ghiglione (o chi verrà scelto) non solo a stare alto, ma anche ad assorbire la pressione degli esterni giallorossi.
Per il Catanzaro si apre una finestra tattica ghiotta: la catena sinistra giallorossa (probabilmente Favasuli e Verrengia) avrà una chance in più di trovare spazi contro un laterale magari meno organizzato, e la spinta dei difensori centrali potrebbe aiutare a consolidare il possesso a ridosso dell’area avversaria.
In definitiva, la partita sarà anche una questione di dettagli e di fasce: l’assenza di Capelli obbliga Padova a reinventare la corsia destra nel suo 3-5-2, mentre per il Catanzaro sarà fondamentale attaccare con decisione proprio lì dove gli equilibri potrebbero saltare. Andreoletti prepara le contromosse, ma la curiosità dei tifosi è tutta sulle scelte del mister e sulla tenuta della nuova catena laterale.
Il countdown verso Catanzaro-Padova è aperto e più che mai la corsia destra sarà sotto i riflettori. Senza Capelli, Padova si gioca molto della sua stabilità tattica, mentre il Catanzaro ha l’opportunità concreta di spingere forte proprio da quella parte di campo. La sfida si annuncia combattuta, tra scelte di uomini e soluzioni tattiche destinate a fare la differenza sulla lunga distanza di una stagione che, ancora una volta, regala colpi di scena e nuovi protagonisti.