Il futuro di Fabio Caserta sulla panchina del Catanzaro è ancora avvolto da un velo di incertezza. Dopo la conferma del direttore sportivo Ciro Polito, la società giallorossa avrebbe voluto proseguire nel segno della continuità anche a livello tecnico, affidandosi nuovamente al tecnico melitese, protagonista della corsa playoff e figura centrale dell’ultima stagione. Tuttavia, la trattativa per il rinnovo del contratto – attualmente in scadenza il 30 giugno 2026 – non ha ancora trovato un punto d’incontro definitivo.

Caserta, secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, avrebbe espresso la volontà di proseguire il percorso intrapreso con il Catanzaro, ma a condizioni riviste. Un adeguamento contrattuale che tenga conto dei risultati ottenuti e delle ambizioni future rappresenterebbe, da parte del tecnico, non solo una legittima richiesta economica ma anche un segnale di garanzia progettuale da parte del club. In questo momento, però, nessuna delle parti sembra voler forzare i tempi, generando uno stallo che inizia ad agitare le acque in casa giallorossa.
Una riflessione aperta anche sul piano strategico
La proprietà, guidata come sempre con equilibrio dal presidente Floriano Noto, mantiene un approccio prudente ma non passivo. Mentre il dialogo con Caserta resta aperto, il club ha cominciato parallelamente a valutare ipotesi alternative nel caso in cui non si giungesse a una sintesi condivisa. Un’azione dettata non tanto dalla sfiducia, quanto dalla necessità di non farsi trovare impreparati in una fase nevralgica della pianificazione sportiva.
I profili presi in considerazione sono di spessore. In cima alla lista ci sarebbero Rolando Maran e Andrea Sottil, due nomi noti nel panorama della Serie B, con esperienze anche in massima serie. Maran, reduce da un’annata difficile con il Brescia, potrebbe liberarsi a breve dopo la turbolenta conclusione di stagione vissuta dalle Rondinelle. Il tecnico trentino, esperto e pragmatico, porterebbe con sé una visione di calcio organizzato e competitivo. Sottil, invece, dopo le recenti difficoltà alla guida della Sampdoria, resta un profilo appetibile in cadetteria, forte di un curriculum che include salvezze ottenute in contesti difficili e una mentalità incline alla valorizzazione del gruppo.
Una scelta che dirà molto sul futuro delle Aquile
In un momento storico in cui il Catanzaro guarda con ambizione alla nuova stagione, la scelta del tecnico si rivela decisiva non solo per la gestione del gruppo ma anche per la definizione dell’identità tattica e mentale della squadra. Caserta ha saputo dare continuità al lavoro di Vivarini, guidando il Catanzaro con equilibrio e concretezza fino alla semifinale playoff. La sua permanenza rappresenterebbe un segnale forte in termini di stabilità e progettualità. Tuttavia, qualora dovesse maturare una separazione, la società sarebbe chiamata a un’operazione chirurgica: scegliere un profilo che sappia inserirsi con autorevolezza nel contesto giallorosso, senza snaturarne i valori né rallentarne la crescita.
L’impressione è che la settimana appena iniziata possa essere cruciale. Le Aquile del Sud non vogliono restare alla finestra troppo a lungo: la programmazione della prossima stagione – dal ritiro estivo ai movimenti di mercato – non può prescindere dalla certezza della guida tecnica. La palla ora è nelle mani di Caserta, ma il Catanzaro è pronto comunque a scrivere il prossimo capitolo. Con o senza di lui.