Il sipario si è alzato, e sotto i riflettori di una piazza che da tempo attendeva un segnale forte di continuità e al contempo di rinnovamento, il Catanzaro ha ufficialmente presentato il suo nuovo condottiero: Alberto Aquilani. Non si è trattato di una semplice conferenza stampa, ma di un vero e proprio atto di unione, un “matrimonio” a lungo covato e ora finalmente celebrato, come lo stesso tecnico ha voluto sottolineare con enfasi e un sorriso che ha dissipato ogni dubbio residuo.
L’aria, nella sala stampa, era densa di aspettativa. Il presente del club, forgiato dai successi recenti, si fondeva con la proiezione di un futuro che si prefigge orizzonti sempre più ambiziosi. Tutto questo avviene in un dialogo costante tra le idee calcistiche innovative del nuovo mister e la solida visione strategica della società, incarnata dal Presidente Floriano Noto. È stato un momento cruciale, fondamentale per definire le traiettorie di un club che, dopo anni di ascesa impetuosa, si vuole confermare in Serie B con la consapevolezza di chi ha già dimostrato, sul campo e fuori, di poter fare la differenza. L’attesa per l’inizio di questa nuova era è palpabile.
Aquilani-Catanzaro: Un legame profondo e una scelta di dna
Fin dalle prime battute, è emersa una sintonia quasi predestinata tra Alberto Aquilani e il mondo giallorosso. Il suo esordio, “Questo matrimonio si doveva fare”, non è stato casuale. Il tecnico ha rivelato un legame profondo con il Catanzaro, una connessione che “in maniera anche indiretta” sentiva da ben due anni. Questa non è solo una frase di circostanza, ma suggerisce una risonanza emotiva e filosofica con l’ambiente, quasi un richiamo inevitabile.
La scelta di Aquilani è stata motivata, come ha tenuto a precisare il Presidente Floriano Noto, proprio dalla sua visione calcistica. “Quel tipo di gioco che ha in testa Aquilani […] è un tipo di gioco che a noi piace come società,” ha dichiarato Noto. Ma c’è di più: è un calcio che “è nel DNA dei nostri calciatori”. Questa affermazione è rassicurante, suggerendo una transizione fluida e la possibilità per il tecnico di trovare una “strada già ben tracciata”, un terreno fertile su cui seminare le proprie idee senza dover rivoluzionare radicalmente la mentalità acquisita dalla squadra.
Catanzaro, il credo tattico di Aquilani: vincere e imporre il proprio gioco
Il mister ha poi delineato con chiarezza la sua filosofia di gioco, improntata a un dinamismo aggressivo e a un’assoluta mentalità vincente. “Noi giochiamo per vincere le partite, tutte le partite che giochiamo le giochiamo per vincere,” ha affermato con determinazione. L’idea è ambiziosa: “creare e formare una squadra che vuole incidere e vuole scegliere il modo in cui deve cercare di vincere una partita”, un approccio proattivo che non ammette passività, un Catanzaro che sarà protagonista e non semplice spettatore.
Pur non volendo essere legato a moduli fissi e schemi rigidi, Aquilani ha sottolineato la sua preferenza per i “principi” di gioco piuttosto che per i “sistemi” statici. La sua squadra ideale sarà “aggressiva, che gioca nella metà campo avversaria”, un pressing alto e una ricerca costante della porta. Tuttavia, ha dimostrato lucidità nel riconoscere un suo passato “neo”, ovvero aver subito “troppi gol” con la sua precedente esperienza al Pisa. Questo indica una consapevolezza della necessità di trovare un equilibrio tra fase offensiva e solidità difensiva, un punto cruciale per la Serie B.
Infine, la sua prima esperienza al Sud, in una piazza così calda, è vista come una risorsa e non come un peso. “Questo calore a me mi dà qualcosa in più,” ha confessato, “la pressione, io mi nutro un po’ di questo.” Una dichiarazione che lo mostra già in sintonia con l’intensità e la passione che caratterizzano il tifo calabrese, pronto a trasformare le aspettative in energia positiva.
Sostenibilità e giovani: la strategia del presidente Noto
La conferenza di presentazione di Alberto Aquilani è stata anche l’occasione per il Presidente Floriano Noto di ribadire e rafforzare la visione strategica del Catanzaro. Un club che sta crescendo con una “serietà professionistica” e una chiara road map. Noto ha rimarcato la necessità di una gestione economicamente sostenibile, un pilastro fondamentale che passa anche attraverso la creazione di “plusvalenze” dalla valorizzazione e successiva vendita dei calciatori.
In quest’ottica, l’innesto di “giovani bravi” diventa cruciale non solo per il minutaggio in campo, ma anche per costruire un valore futuro della rosa. Questa strategia si distingue chiaramente da approcci basati su “fondo arabo o americano”, evidenziando un percorso di crescita organica e ponderata, lontano dalle bolle finanziarie.
Il sogno del centro sportivo: una casa per la crescita
Una delle rivelazioni più significative e ambiziose del Presidente riguarda il progetto di un “centro sportivo con 5-6 campi, con una foresteria, con una vita comune”. Questa “unica casa”, come l’ha definita Noto, è vista come l’essenza per una completa integrazione tra il settore giovanile e la prima squadra. Un investimento strutturale che permetterebbe di creare una “simbiosi” benefica per l’intero club, superando le attuali dispersioni logistiche e favorendo la crescita omogenea dei talenti.
Il Catanzaro Primavera, che quest’anno ha trionfato conquistando la Supercoppa e la promozione in Primavera 2, è un chiaro esempio del potenziale già esistente: l’idea è che Aquilani possa portare “i ragazzi della primavera ad allenarsi con la prima squadra”, accelerando il loro percorso di sviluppo e riducendo il divario tra le diverse categorie. Noto ha anche affrontato il delicato ma sempre attuale tema del calciomercato, spiegando le difficoltà di avere la rosa completa in ritiro a causa dei calciatori che “aspettano fino all’ultimo di andarsene” e delle troppe partite giocate con il mercato aperto, un problema su cui la società ha lottato per una riduzione dei tempi.
La rosa giallorossa: tra certezze e mirati innesti
L’analisi di Aquilani sulla rosa attuale è stata improntata a una fiducia tangibile. “Qui ci sono giocatori bravi, c’è un nucleo, un gruppo già esistente che è una base solida e importante”, ha affermato. Questa è una base di partenza solida, su cui il tecnico intende operare innesti mirati per completare la squadra, puntando a una rosa ideale di “25 calciatori, non di più”, per favorire la coesione e un utilizzo efficace di tutti gli elementi a disposizione. La qualità del gruppo sarà privilegiata rispetto alla quantità.
Catanzaro, lo staff di Aquilani e la preparazione: un team per la Serie B
La presentazione ha fornito anche i primi dettagli sul nuovo staff tecnico di Aquilani, con l’introduzione del suo secondo Cristian Agnelli, del match analyst Alessandro Rubichini e del collaboratore tecnico Luigi Falcone, ex giallorosso come Agnelli. Un team di fiducia, pronto a supportarlo in questa nuova avventura. Il ruolo di Pietro Iemmello è stato subito riconosciuto come “un punto di riferimento”, a sottolineare l’importanza dei leader e dei giocatori simbolo all’interno del gruppo, elementi imprescindibili per una squadra che vuole affrontare al meglio le sfide della Serie B.
La preparazione estiva è già programmata nei dettagli. Il ritiro inizierà il 15 luglio, con l’intenzione di disputare almeno “tre amichevoli” per preparare al meglio la squadra in vista degli impegni ufficiali. Ogni fase è studiata per affrontare al meglio una stagione di Serie B che si preannuncia ardua ma ricca di opportunità.
Verso una Serie B senza limiti: prospettive e attese
L’arrivo di Alberto Aquilani a Catanzaro, sotto l’egida di un Presidente Noto lungimirante e profondamente legato al progetto, segna l’inizio di un’avventura che promette di essere tanto affascinante quanto sfidante. Il tecnico non si pone limiti: “voglio vincere tutte le partite”, ha dichiarato con determinazione, pur consapevole delle peculiarità e delle difficoltà di una Serie B “strana” e “tipica”, dove ogni match può riservare sorprese e dove la costanza è più preziosa della brillantezza isolata.
La combinazione tra l’esperienza e la solidità del Catanzaro attuale e l’entusiasmo di una tifoseria unica, unita alla visione di un tecnico che crede nel gioco propositivo e nel valore dello “spirito” di squadra, crea un mix esplosivo che alimenta l’attesa. Il progetto ambizioso di un centro sportivo e la strategia societaria incentrata sulla sostenibilità e sulla crescita dei giovani rafforzano ulteriormente la base su cui costruire il futuro. Il percorso è appena iniziato, ma la sensazione è che il nuovo Catanzaro di Aquilani abbia tutte le carte in regola per essere un protagonista indiscusso. L’obiettivo è continuare a far sognare la sua gente, cercando sempre di migliorare e di imporsi con il proprio marchio di fabbrica in un campionato che si preannuncia avvincente e imprevedibile, pronto a scrivere nuove pagine di storia giallorossa.