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martedì 19 Agosto 2025

Il nuovo Catanzaro di Aquilani: dalla verticalità al mercato, tutto ciò che serve per un attacco da big

Il calcio, per un tifoso, è attesa, speranza e quel brivido sottile che accompagna ogni inizio di stagione. E a Catanzaro, in questa caldissima estate, quel brivido ha un nome e un cognome: Alberto Aquilani. L’aria che si respira è quella di un nuovo inizio, di un cantiere aperto non solo sul fronte del mercato, ma soprattutto sul campo, dove il “bel calcio” promesso dal neo-tecnico è destinato a ridisegnare i contorni dell’attacco giallorosso. La mente dei tifosi è già lì, a immaginare le trame, i gol, le giocate che accenderanno il Ceravolo. E la chiave di volta, per un sogno che vuole alzare l’asticella, sarà proprio la capacità di offendere, di stupire, di essere concreti davanti alla porta avversaria.

L’identità di gioco di Aquilani, come lui stesso ha chiarito nella sua conferenza stampa di presentazione, è improntata a un’offensività proattiva. Non un possesso palla sterile, fine a se stesso, ma un dominio territoriale che sappia tradursi in opportunità tangibili. La sua visione è chiara: “tenere palla nella metà campo avversaria il più possibile, ma con concretezza”. È un invito al “calcio verticale” e al “bel gioco”, un manifesto che promette spettacolo ma che, soprattutto, esige efficacia. Un approccio che richiederà intelligenza tattica e giocatori capaci di interpretare con rapidità e qualità le diverse situazioni che si presenteranno sul terreno di gioco.

Il credo di Aquilani: possesso verticale e concretezza

Il modulo di partenza preferito da Aquilani è il 4-2-3-1, un sistema che, sulla carta, esalta le qualità tecniche e l’interscambiabilità tra i reparti offensivi. Tuttavia, il mister ha dimostrato una notevole flessibilità tattica nelle sue precedenti esperienze, non escludendo la possibilità di schierare una difesa a tre o di optare per un attacco a due punte, magari recuperando quel 3-5-2 che tanto bene ha fatto a Catanzaro negli anni passati. Fondamentale, in ogni schema, sarà la capacità dei giocatori che agiscono alle spalle dell’attaccante – o degli attaccanti – di assecondare al massimo la manovra, garantendo una qualità elevata nel portare la palla in area, creando superiorità numerica e occasioni nitide.

Nel cuore dell’attacco, la figura del Capitano Pietro Iemmello, eletto MVP dell’ultima stagione, sarà centrale. Se Aquilani ha spesso utilizzato un riferimento offensivo di peso dal punto di vista fisico (e in rosa il Catanzaro ha Pittarello), la presenza di Iemmello, con le sue caratteristiche di bomber atipico, richiederà una parziale riorganizzazione dei piani. Il Capitano potrebbe giocare più dietro in un sistema a punta singola, oppure essere affiancato a un attaccante più muscolare, sfruttando al meglio la sua intelligenza e la sua capacità di finalizzazione. Altrettanto preziosa sarà la mobilità di Tommaso Biasci, un giocatore capace di svariare e attaccare la profondità, aggiungendo un’ulteriore freccia all’arco offensivo giallorosso.

Gli interpreti dell’attacco: ruoli e nuovi equilibri

Ma l’attacco non è solo questione di punte. Il contributo degli esterni sarà vitale. Giocatori come Marco D’Alessandro, che Aquilani ha già allenato con successo a Pisa, potrebbero beneficiare enormemente dalla sua guida, dopo una stagione giallorossa condizionata dagli infortuni. Lo stesso vale per il 25enne Nicolò Buso, un investimento importante della società che finora non ha inciso come sperato, ma la cui versatilità e il potenziale potrebbero fiorire nel nuovo contesto tattico. A centrocampo, l’ossatura che alimenta la fase offensiva sarà cruciale: il dinamismo di Marco Pompetti, che il Catanzaro intende blindare dalle “sirene” di Serie A e delle big di B, e la visione di gioco di Jacopo Petriccione, seppur meno rapido, ma intelligentissimo, saranno fondamentali per innescare le punte e creare una mole maggiore di occasioni da gol.

Il cantiere del mercato: innesti strategici per il Catanzaro

Per tradurre la filosofia di Aquilani in una realtà concreta, il Catanzaro dovrà operare con decisione sul mercato. Sarà necessario almeno l’arrivo di un trequartista puro e ulteriori rinforzi sugli esterni, in un piano di mercato che prevede l’innesto di almeno 8-9 giocatori totali.

Un nome già emerso per l’attacco è quello di Gabriele Artistico, classe 2002 e di proprietà della Lazio, reduce da un’ottima seconda parte di stagione con il Cosenza. Il DS Polito è già in contatto con la società capitolina per quello che potrebbe essere un prestito, in linea con il desiderio di Aquilani di avere “giovani forti e pronti”. Questi innesti in fase di mercato, uniti alla valorizzazione dell’esistente, mirano a innalzare ulteriormente il livello di un Catanzaro che, come dichiarato dal Presidente Floriano Noto, vuole “alzare l’asticella” e, prima o poi, “compiere il grande salto”. Un’ambizione che trova terreno fertile nell’attesa dei tifosi dal “palato fine”, che non vedono l’ora di ammirare quel “bel calcio” promesso dal loro nuovo tecnico.

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