Il Capodanno RAI 2026 potrebbe finalmente approdare a Catanzaro, chiudendo il trittico calabrese iniziato con Crotone nel 2023 e proseguito con Reggio Calabria nel 2024. Le voci che rimbalzano tra Corso Mazzini e Palazzo De Nobili si fanno sempre più insistenti, alimentate dai sopralluoghi tecnici già effettuati nelle scorse settimane e dalla posizione strategica del capoluogo, a pochi chilometri dall’aeroporto di Lamezia Terme. Non c’è ancora l’ufficialità, ma gli indizi portano tutti verso la città delle Tre Colli, pronta a trasformarsi nel palcoscenico nazionale della notte più lunga dell’anno.
Dopo la rielezione di Roberto Occhiuto alla guida della Regione Calabria, avvenuta lo scorso 5 ottobre con una vittoria netta ma macchiata dall’ennesimo record negativo di astensionismo (appena il 43,14% di affluenza), il presidente sembra intenzionato a chiudere l’anno con un evento di grande impatto mediatico. Fonti interne alla RAI e alla Regione confermano che Catanzaro sarebbe la scelta individuata per celebrare il capodanno televisivo più seguito d’Italia, superando la concorrenza di Vibo Valentia e soprattutto di Cosenza, città che ha accolto con amarezza l’esclusione interpretandola come l’ennesimo sgarbo da parte di un governatore accusato di “dimenticare il capoluogo bruzio”.
I sopralluoghi RAI e le location candidate
Nelle ultime settimane i tecnici e dirigenti RAI hanno effettuato diversi sopralluoghi nel capoluogo calabrese per valutare la fattibilità logistica e tecnica dell’evento. Le ispezioni hanno riguardato principalmente due aree strategiche: Piazza Prefettura, cuore pulsante del centro storico con i suoi palazzi nobiliari a fare da cornice scenografica, e il quartiere marinaro di Catanzaro, che garantirebbe spazi più ampi per l’accoglienza del pubblico e condizioni logistiche ottimali per l’allestimento televisivo. Una terza opzione, caldeggiata in passato dallo stesso sindaco Nicola Fiorita, riguarda l’area della Cittadella regionale, proposta già nel 2023 come location ideale per ospitare un evento di grande portata capace di accogliere decine di migliaia di persone.
La posizione geografica di Catanzaro rappresenta un vantaggio competitivo determinante: l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme dista appena trenta chilometri, dettaglio tutt’altro che marginale considerando il nutrito carnet di artisti che si esibiranno sul palco e la necessità di garantire collegamenti rapidi ed efficienti. Questo aspetto logistico ha pesato nelle valutazioni della RAI, che in passato ha dovuto fare i conti con criticità organizzative legate alla raggiungibilità di alcune location calabresi.
Il sostegno politico e le strategie territoriali
Il presidente Occhiuto avrebbe individuato in Catanzaro la città ideale per celebrare questo terzo appuntamento calabrese con il Capodanno RAI, interpretando l’evento come una sorta di “sigillo di stabilità” dopo un anno politicamente intenso segnato dalle turbolenze elettorali e dalle polemiche interne al centrodestra. Per il governatore, la serata di San Silvestro rappresenterebbe il brindisi simbolico a una vittoria consolidata, un modo per proiettare sulla Calabria i riflettori nazionali trasformando il capoluogo nel “countdown più nazionalpopolare d’Italia da Trieste in giù”.
Dal canto suo, il sindaco Fiorita ha manifestato da tempo l’interesse del Comune nell’ospitare l’evento, pur avendo incassato critiche feroci per l’organizzazione del Capodanno cittadino 2025, giudicato mediocre e costato ai contribuenti circa 400mila euro per spettacoli definiti “riservati a pochi eletti” e caratterizzati da scelte artistiche discutibili. Proprio il flop organizzativo dello scorso anno, che vide il sindaco rinunciare a salire sul palco per evitare contestazioni, ha alimentato le polemiche e spinto Fiorita a candidare pubblicamente Catanzaro come sede del Capodanno RAI 2026, dichiarando che “faremo tesoro degli errori” e invocando la RAI a scegliere il capoluogo dopo l’edizione reggina costata quasi 3 milioni di euro alla Regione.
Un’opportunità di rilancio nazionale
L’organizzazione del Capodanno RAI a Catanzaro rappresenterebbe un’occasione straordinaria di promozione turistica e culturale per la città e l’intera Calabria. L’evento televisivo, che attira milioni di telespettatori in tutta Italia, fungerebbe da vetrina nazionale per valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico del capoluogo calabrese, proiettando la bellezza delle Tre Colli sugli schermi di tutto il Paese nella notte più seguita dell’anno.
Le ricadute economiche sarebbero significative: migliaia di visitatori, artisti, tecnici e addetti ai lavori affollerebbero la città nei giorni precedenti e successivi al 31 dicembre, contribuendo a dare impulso all’economia locale, dagli alberghi ai ristoranti, fino alle attività commerciali e artigianali. Un’iniezione di energia e visibilità che Catanzaro attende da tempo, soprattutto dopo anni in cui altre città calabresi hanno monopolizzato l’attenzione mediatica nazionale.
Comune e Regione sono già al lavoro per pianificare tutti gli aspetti dell’evento: dalla viabilità alla sicurezza, dai servizi di accoglienza turistica alle esigenze tecniche della macchina produttiva televisiva. L’obiettivo dichiarato è trasformare il centro cittadino in un grande palcoscenico urbano pronto ad accogliere il 2026 con uno spettacolo all’altezza delle aspettative nazionali, evitando gli errori organizzativi che hanno caratterizzato le precedenti manifestazioni cittadine e dimostrando che Catanzaro può gestire eventi di respiro nazionale con professionalità e competenza.
L’attesa per l’annuncio ufficiale
Nonostante l’annuncio ufficiale non sia ancora arrivato, tutti gli indizi convergono verso una conferma imminente. I sopralluoghi RAI, il sostegno politico del governatore Occhiuto, la posizione strategica del capoluogo e la volontà dell’amministrazione comunale di riscattare l’immagine dopo il flop dello scorso Capodanno fanno di Catanzaro il candidato numero uno per ospitare “L’Anno che Verrà” 2026.
Se confermata nei prossimi giorni, questa scelta segnerebbe un momento storico per Catanzaro, che per la prima volta diventerebbe protagonista assoluta del countdown televisivo più popolare d’Italia, proiettando la città sotto i riflettori di milioni di telespettatori nella notte di San Silvestro. La Calabria chiuderebbe così il suo trittico di Capodanni RAI con il botto, dopo aver dimostrato con Crotone e Reggio Calabria di saper organizzare eventi di respiro nazionale. Ora tocca a Catanzaro dimostrare di essere all’altezza di questa straordinaria opportunità di visibilità e crescita territoriale, trasformando una notte di festa in un trampolino di rilancio per l’intera comunità. Staremo a vedere se la città delle Tre Colli saprà cogliere l’occasione o se anche questa volta le polemiche e le inefficienze organizzative rischieranno di offuscare un evento potenzialmente storico.