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sabato 9 Agosto 2025

Caserta e Polito, prove di futuro: il Catanzaro sceglie la continuità

Il campionato si è chiuso da pochi giorni, ma in casa Catanzaro è già tempo di futuro. Dopo la semifinale playoff persa contro lo Spezia, la società giallorossa ha avviato una fase di valutazione e confronto interna, fondamentale per definire il progetto tecnico e dirigenziale della stagione 2025/26. Le attenzioni si concentrano soprattutto su due figure chiave: il direttore sportivo Ciro Polito e l’allenatore Fabio Caserta.

Una riflessione che non parte da zero, ma da una base solida costruita negli ultimi mesi, pur senza ignorare le criticità emerse. La settimana in corso sarà cruciale per sciogliere gli ultimi nodi e tracciare con chiarezza il cammino da intraprendere.

Caserta, richieste da fuori ma il Catanzaro è sereno

Tra i primi dossier sul tavolo c’è quello legato a Fabio Caserta. Il tecnico calabrese, protagonista di una stagione positiva, ha suscitato l’interesse di diversi club, attratti dal suo profilo equilibrato e dal calcio espresso con continuità. Tuttavia, secondo quanto filtra da ambienti vicini alla società, Caserta si trova benissimo a Catanzaro, sia dal punto di vista umano che professionale. Il legame con l’ambiente, la fiducia della squadra, il rapporto diretto con la società e la voglia di migliorarsi con continuità fanno del capoluogo calabrese la sua priorità assoluta.

Nonostante un contratto valido per un’altra stagione, nessuna delle parti intende fare della burocrazia una trincea: si ragionerà con trasparenza su progetti, aspettative e strategie, nel rispetto reciproco. La volontà comune – società e tecnico – è quella di dare continuità al lavoro intrapreso, a patto di allineare le idee su obiettivi e strumenti a disposizione.

Polito, ruolo centrale e confronto con la proprietà

Diverso il discorso per Ciro Polito, legato al Catanzaro da un accordo biennale. Il direttore sportivo ha avuto il merito di costruire in tempi rapidi un organico competitivo, valorizzando alcuni elementi e intervenendo con razionalità sul mercato. Ora, però, serve un salto di qualità: più esperienza in alcuni reparti, più profondità nei ricambi, più resistenza agli imprevisti.

Proprio con Polito si terrà il primo incontro con il presidente Floriano Noto, per analizzare ciò che ha funzionato, ciò che è mancato, e ciò che andrà correttamente strutturato. A seguire, il summit si allargherà a Caserta e al suo staff, in un confronto a tre vie che dovrà definire – se non tutto – almeno le fondamenta da cui ripartire.

Staff tecnico e infortuni: uno snodo silenzioso

Un’area in cui la società vuole intervenire in modo deciso riguarda lo staff tecnico e sanitario. Troppi infortuni hanno condizionato il cammino della squadra durante la stagione: stop muscolari ripetuti, lunghe assenze, ricadute. Dati che hanno inciso sulla continuità e sull’efficacia delle rotazioni. Per questo, già nei giorni scorsi si è iniziato a lavorare su una revisione delle competenze, con la possibilità di inserire nuove figure in grado di garantire un’assistenza più moderna, strutturata e preventiva.

Non si tratta solo di cambiare, ma di alzare il livello delle professionalità a supporto della squadra, per evitare di compromettere nuovamente i momenti chiave della stagione.

Continuità con rinnovamento: il piano ideale

La strada, al momento, sembra orientata verso una linea di continuità intelligente. Caserta e Polito restano i profili scelti per guidare la crescita del Catanzaro, ma attorno a loro sarà necessario costruire un sistema più forte, più strutturato e più ambizioso. Nessuno stravolgimento, ma nemmeno un copia-incolla rispetto al recente passato. Servono correzioni, visione e determinazione, per confermare il Catanzaro tra le grandi realtà del campionato di Serie B.

La proprietà, da parte sua, ha dimostrato di avere imparato molto dall’anno scorso, quando Vivarini e Magalini hanno lasciato nonostante contratti firmati. Oggi, ogni mossa è studiata con anticipo. L’obiettivo è chiaro: non trovarsi impreparati. Né di fronte a partenze, né di fronte a richieste, né tanto meno davanti all’ambizione crescente di una piazza che vuole tornare a sognare.

Il futuro inizia adesso

In un calcio che muta alla velocità della luce, Catanzaro sceglie il metodo, il confronto e il ragionamento. Senza proclami, senza fughe in avanti, ma con la consapevolezza che la prossima stagione si costruisce adesso, nei tavoli di discussione e nelle strette di mano che contano. E con Caserta e Polito pronti – se ci sarà unità d’intenti – a continuare a guidare un progetto che, con le giuste correzioni, può ancora puntare molto in alto.

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