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mercoledì 22 Ottobre 2025

Catanzaro, roster completo: qualità e profondità dopo il gong

Il calciomercato del Catanzaro si è chiuso al gong delle 20 con una giornata da copertina: dentro Davide BuglioRémi Oudin e il ritorno di Tommaso Cassandro, innesti che completano il mosaico disegnato da Alberto Aquilani per una Serie B ambiziosa. Gli ultimi due giorni avevano già consegnato alla causa Federico Di Francesco e Luca Pandolfi, segnando una svolta sul piano della qualità offensiva e delle rotazioni. Operazioni concrete, ufficializzate fra comunicati e depositi in Lega, che lasciano l’idea di un gruppo più profondo, tecnico e sostenibile.  

Ultimo giorno da big: Oudin, Cassandro e Buglio alzano l’asticella

Il colpo che fa rumore è Rémi Oudin: l’esterno francese ex Lecce porta piede educato, esperienza e calci piazzati, aggiungendo varianti al sistema di Aquilani. Con lui torna Tommaso Cassandro, prezioso per atletismo e duttilità sulla corsia destra. A centrocampo, Davide Buglio (prestito con diritto) introduce gamba e pulizia nel breve, ideale per alzare la qualità del possesso nelle rotazioni a due. Tre innesti ufficiali che vanno a incidere subito sulle gerarchie.

Linea verde e profondità: gli altri tasselli del puzzle

Il mercato aveva già tracciato la rotta: Fabio Rispoli (prestito dal Como) come mezzala moderna, Sayha Seha (quattro anni, dall’OM) e Patrick Nuamah (in prestito dal Sassuolo) per alzare ritmo e imprevedibilità sulla trequarti, mentre dietro sono arrivati Gianluca Di Chiara e Davide Bettella a dare struttura, con Costantino FavasuliRuggero Frosinini ed Ervin Bashi a completare la batteria dei terzini/centrali under. Capitolo talenti: Gabriele Alesi e Mattia Liberali sono scommesse di prospettiva già pronte a minuti veri. Quadro che si integra con la punta Luca Pandolfi, presa dal Cittadella (prestito con obbligo) per dare alternative a Iemmello e Pittarello e fisicità in area.  

Uscite pesanti e scelte di equilibrio: addio Biasci, Bonini e Scognamillo

Per finanziare e ricalibrare la rosa, il Catanzaro ha salutato profili simbolo: Tommaso Biasci è passato all’Avellino a titolo definitivo dopo il suo video-saluto ai tifosi; in difesa Stefano Scognamillo ha scelto Benevento; il club ha inoltre perfezionato qualche settimana fa la cessione di Federico Bonini all’Almería. Completano il quadro i fine-prestito (fra cui QuagliataSeckPaganoCompagnonGelmiCorradiIlie) e i prestiti in uscita per i giovani MaioloPirasMorleo e Volpe (Monopoli). Un ricambio profondo, ma coerente con l’idea di abbassare l’età media senza rinunciare a leadership e competitività.  

Il 4-2-3-1 di Aquilani: qualità tra le linee e ampiezza “alla mano”

A oggi, la migliore formazione possibile nel 4-2-3-1 di Aquilani, considerando stato di forma e rotazioni, disegna così il campo: PigliacelliFavasuli (alternative FrosininiCassandro), Bettella (o Bashi), Brighenti (in queste prime uscite preferito Antonini; altra carta Verrengia), Di Chiara (all’occorrenza Favasuli o Verrengia); in mediana Rispoli (con Petriccione titolare “di status” ma Rispoli è partito fortissimo) e Pontisso (prima alternativa Buglio, poi rientrerà Pompetti); linea dei tre con Oudin a destra (c’è D’Alessandro), Iemmello trequartista (soluzioni Liberali e Cisse, ma anche Alesi), Di Francesco a sinistra (ricambi NuamahSeha, Buso); riferimento centrale Pandolfi (cambio Pittarello). Una squadra che può abbassare i ritmi con possesso ragionato o ribaltare campo in pochi tocchi grazie agli strappi di Oudin, Nuamah e Di Francesco, con soluzioni interne (Iemmello trequartista) e ampiezza piena sulle corsie.


Bilancio tecnico: rosa più profonda, identità chiara

L’impressione, alla chiusura delle liste, è di un Catanzaro più tecnico, giovane e verticale, con risorse per cambiare pelle in corsa mantenendo l’idea di gioco. Le uscite di peso – su tutte Biasci e Scognamillo – segnano la fine di un ciclo, ma gli ingressi mirati e la distribuzione delle responsabilità raccontano un progetto che guarda avanti. Il resto lo farà il campo, a partire dalle prime settimane di campionato: la sensazione è che la squadra di Aquilani abbia ora strumenti per competere “in alto” e tenere il passo delle migliori.

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