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sabato 3 Maggio 2025

Catanzaro, pessimo approccio e scelte iniziali discutibili. Un copione già visto

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Male, anzi malissimo. Esce con le ossa rotte il Catanzaro dalla scontro diretto con la Juve Stabia. Si può perdere, ci mancherebbe. Lo si deve fare giocando e lottando per tutti i novanta minuti. Un primo tempo come quello di oggi non ha giustificazioni. Ed è anche inutile provare a cercarle.

Ennesimi primi quarantacinque minuti regalati dal Catanzaro. Non convincono le scelte iniziali di Caserta. Petriccione in panca per Coulibaly, oggetto misterioso di questa stagione. Pompetti in mezzo nel ruolo di “regista” snaturato nelle sue caratteristiche. Ilie, nuovamente relegato in panchina per Pontisso che, già con il Palermo, aveva dimostrato di non essere in forma dopo lo stop per infortunio.

Foto: US Catanzaro 1929

Una qualificazione play off che ormai vacilla ed una piazza che ha perso entusiasmo. Un Catanzaro in bambola, come un pugile preso a pugni all’angolo del ring dall’avversario. Un due a zero nel primo tempo che poteva essere molto più pesante nel punteggio.

Diciamola tutta, il tecnico Caserta con Palermo e Juve Stabia ha provato a cambiare sia nell’atteggiamento che negli uomini. Non ci è riuscito, con scelte che hanno lasciato perplessi. D’altronde, se nelle ultime otto partite, il Catanzaro ha vinto solo una partita, un motivo ci sarà.

Ok il mister in questa stagione ha delle attenuanti: i tanti infortuni, i tanti giocatori che hanno reso poco ma, diciamola tutta, un po’ del suo lo ha messo. Un film visto più volte, con le Aquile che giocano solo il secondo tempo. Una condizione fisica approssimativa, con le altre squadre che corrono il doppio di Iemmello e compagni.

Nella ripresa il Catanzaro, con Petriccione e Ilie, è sembrato messo meglio in campo. Più qualità e sicuramente una reazione nervosa dovuta al risultato. Tutto ciò non è servito per evitare la seconda sconfitta consecutiva ed un ambiente deluso e demotivato. Certo la salvezza è stata raggiunta ma nessuno si sarebbe mai immaginato due mesi così. Restano tre partite da giocare per provare a regalarsi i play off.

Tutto sembra difficile, con una squadra sulle gambe che sembra aver mollato mentalmente. Dispiace perché si rischia di fare finire nell’anonimato una stagione che poteva essere nuovamente bellissima.

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