Il Catanzaro targato Fabio Caserta si trova, dopo venti giornate di campionato, nella stessa posizione in classifica occupata un anno fa sotto la guida di Vincenzo Vivarini. Un risultato che, considerando gli scetticismi iniziali e le difficoltà affrontate in questa Serie B 2024-25, rappresenta un traguardo significativo per il tecnico nativo di Melito di Porto Salvo, erede di uno degli allenatori più amati della storia recente giallorossa.
Numeri a confronto: meno punti, ma più solidità
Nonostante i punti raccolti siano sei in meno rispetto alla scorsa stagione (27 contro 33), il Catanzaro di Caserta si trova solo a tre lunghezze dal quarto posto, esattamente come un anno fa. Il percorso è stato diverso: cinque vittorie, dodici pareggi e tre sconfitte, rispetto alle dieci vittorie, tre pareggi e sette sconfitte della scorsa stagione.
I dodici pareggi, che a molti possono sembrare troppi, rappresentano una svolta rispetto alla spregiudicatezza di Vivarini, che spesso preferiva rischiare tutto per la vittoria, accumulando sconfitte pesanti. In un campionato equilibrato come quello attuale, quei punti guadagnati con risultati di parità pesano e danno continuità a una squadra che sta dimostrando solidità e resilienza.
La Serie B 2024-25 si è rivelata un torneo diverso dai precedenti, con un livello di competizione altissimo e risultati spesso imprevedibili. La capacità di adattamento di Caserta è stata determinante per tenere il Catanzaro in lotta nelle zone nobili della classifica, nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino.
Tra i pareggi meno convincenti, come quelli con Salernitana e Cittadella, e le critiche dei tifosi, il tecnico ha mantenuto un forte legame con la squadra e con l’ambiente, costruendo una base solida per il futuro.
L’eredità di Vivarini e il coraggio di Caserta
Prendere il posto di Vincenzo Vivarini non era un compito facile. L’allenatore di Ari ha scritto una pagina importante della storia del Catanzaro, ma il suo stile spettacolare, seppur emozionante, ha lasciato il dubbio che un pizzico di pragmatismo avrebbe potuto fare la differenza.
Fabio Caserta ha avuto il coraggio di raccogliere questa eredità, portando la sua impronta alla squadra: un gioco meno spregiudicato ma più compatto, capace di valorizzare i giocatori e mantenere equilibrio anche nelle difficoltà. Le immagini di Caserta con la sciarpa degli Ultras Catanzaro al collo durante i derby con il Cosenza e nella vittoria contro la Salernitana sono emblematiche del suo attaccamento alla maglia e della sua capacità di conquistare la fiducia dei tifosi.
La strada verso il futuro
Con il nuovo anno alle porte, il Catanzaro può puntare a più di una semplice salvezza. La squadra ha dimostrato di avere carattere e capacità, e l’obiettivo di consolidare la categoria appare sempre più vicino. Ma perché fermarsi qui? Con una classifica così corta, sognare traguardi più ambiziosi non è un’utopia.
Il percorso di Fabio Caserta dimostra che con lavoro, resilienza e un gruppo coeso, si possono superare anche le sfide più difficili. Il Catanzaro è sulla buona strada, e il 2025 potrebbe riservare sorprese inaspettate ai tifosi giallorossi.
Il confronto tra le due stagioni evidenzia approcci diversi, ma anche una continuità che non va sottovalutata. Il Catanzaro di Caserta è una squadra che, pur avendo affrontato difficoltà, ha saputo costruire basi solide per il futuro. Il prossimo passo sarà trasformare i tanti pareggi in vittorie, mantenendo lo spirito e la determinazione che finora hanno contraddistinto il gruppo.
Ora la palla passa al campo: che il nuovo anno possa portare al Catanzaro le soddisfazioni che merita.