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mercoledì 24 Settembre 2025

Catanzaro-Juve Stabia: precedenti e numeri di un classico del Sud

Catanzaro-Juve Stabia, venerdì sera al Ceravolo la sfida numero 36 della storia. Aquilani cerca la prima vittoria, Abate vuole confermare la crescita. I giallorossi dominano nei precedenti casalinghi: 7 vittorie, 8 pareggi e solo 3 sconfitte

Catanzaro-Juve Stabia torna ad accendere il Ceravolo nell’anticipo di venerdì alle 20:30. La quinta giornata di Serie B propone un classico del Sud che ha attraversato le categorie e ora si gioca punti pesanti in cadetteria. Due squadre ancora imbattute, entrambe reduci dalla “pareggite” delle prime giornate ma con ambizioni diverse: Alberto Aquilani cerca la prima vittoria stagionale, Ignazio Abate vuole confermare la crescita dopo il successo di La Spezia.

È la sfida numero 36 della storia tra i due club, la terza in assoluto in Serie B dopo anni di confronti in Serie C. Una rivalità che affonda le radici nel 1932, quando il Catanzaro (allora “Catanzarese”) demolì la Stabiese con un netto 5-0 firmato dalla doppietta di Costa e dalle reti di Ferrari, Catapano più un’autorete di Bernabei.

Novantadue anni dopo, il fascino della sfida resta intatto. Due piazze storiche, due allenatori che si conoscono dai tempi del calcio giocato, due squadre che hanno fame di punti e certezze.

I numeri della sfida: Catanzaro avanti nella storia

Il bilancio generale dei 35 precedenti sorride ai giallorossi: 11 vittorie contro 9 della Juve Stabia, con 15 pareggi a completare il quadro. I numeri offensivi dicono ancora di più: 42 reti segnate dal Catanzaro contro le 34 delle Vespe campane, a testimonianza di una superiorità che si è costruita nel tempo.

Ma è tra le mura del Ceravolo che i numeri diventano schiaccianti. In casa i giallorossi dominano la rivalità con 7 vittorie, 8 pareggi e solo 3 sconfitte. Il dato dei gol è ancora più eloquente: 24 segnati e 16 subiti, una differenza reti di +8 che fotografa la superiorità casalinga.

L’ultima sconfitta interna contro la Juve Stabia è un ricordo che risale al 16 ottobre 2018: 0-3 per le Vespe in Serie C. Da allora, il Ceravolo è diventato un fortino inespugnabile per i campani, con Aquilani chiamato a prolungare questa tradizione positiva.

Lo scorso anno, con Fabio Caserta in panchina, finì 0-0 in una gara bloccata e tattica. Quest’anno si spera in più spettacolo e soprattutto nel primo successo stagionale per i padroni di casa.

Aquilani contro Abate: sfida tra ex compagni

La partita nella partita vede protagonisti due allenatori che hanno condiviso spogliatoi importanti. Alberto Aquilani e Ignazio Abate si sono incrociati al Milan e in Nazionale e conoscono reciprocamente pregi e difetti tattici. Due filosofie diverse: il primo punta su palleggio e verticalizzazioni, il secondo privilegia solidità e ripartenze.

Aquilani arriva alla sfida con l’urgenza di sbloccarsi: quattro pareggi consecutivi (1-1 con Südtirol, 0-0 a La Spezia, 1-1 con Carrarese, 2-2 a Reggio Emilia) hanno mantenuto l’imbattibilità ma non hanno portato i punti sperati. Il tecnico romano sa che serve una scossa per accendere definitivamente la stagione.

Abate, invece, ha trovato la quadra nell’ultimo turno: il 3-1 di La Spezia ha spezzato la catena di pareggi (1-1 con Entella, 0-0 con Venezia, 0-0 con Reggiana) e dato fiducia al gruppo. Le reti di Correia, Carissoni e Candellone hanno mostrato una Juve Stabia più concreta e pericolosa.

La sfida tattica promette equilibrio: il Catanzaro con il suo 3-4-2-1 contro il più prudente 3-5-2 stabiese. Molto dipenderà dalla capacità di Aquilani di sfruttare il fattore campo e dalla bravura di Abate nel non scoprirsi troppo.

Iemmello e il fattore esperienza: le chiavi della sfida

Pietro Iemmello rappresenta l’arma in più del Catanzaro. Il capitano giallorosso vede nella Juve Stabia una delle sue vittime preferite: 9 gol in carriera contro i campani, di cui 3 con la maglia del Catanzaro. Numeri che pesano e che potrebbero fare la differenza in una gara che si preannuncia equilibrata.

L’esperienza del bomber calabrese sarà fondamentale per scardinare la difesa stabiese, che ha mostrato buona solidità nelle prime uscite. La Juve Stabia concede poco (4 gol subiti in 4 partite) ma segna anche con parsimonia (5 reti realizzate), rendendo ogni episodio decisivo.

Il Ceravolo si prepara a una notte di calcio che può dare la svolta alla stagione di entrambe le squadre. Per il Catanzaro è l’occasione per sbloccarsi davanti al proprio pubblico e dare continuità a un progetto che deve ancora esprimere tutto il suo potenziale.

Per la Juve Stabia è l’opportunità di dimostrare che la vittoria di La Spezia non è stata un caso e che questa squadra può puntare a un campionato da protagonista.

Il peso della storia e l’importanza del presente

Venerdì sera al Ceravolo non si giocherà solo per i tre punti, ma anche per dare un segnale al campionato. Due squadre del Sud che vogliono ritagliarsi uno spazio importante in Serie B, due allenatori che hanno bisogno di conferme, due tifoserie che aspettano risposte concrete.

La storia sorride al Catanzaro, soprattutto tra le mura amiche. I precedenti casalinghi parlano chiaro: 7 vittorie in 18 sfide giocate al Ceravolo, con l’ultima sconfitta che risale a sette anni fa. Un trend positivo che Aquilani spera di confermare per dare la prima gioia stagionale ai suoi tifosi.

Ma il calcio di oggi vive di presente, non di ricordi. E nel presente c’è una Juve Stabia cresciuta, organizzata e guidata da un Abate che conosce l’ambiente e sa come preparare le partite difficili. Sarà la sfida nella sfida, con due squadre che hanno tutto da guadagnare e poco da perdere.

L’appuntamento è per venerdì alle 20:30: un classico del Sud torna a colorare la Serie B con la sua storia, le sue tradizioni e la voglia di scrivere nuove pagine di calcio vero.

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