La cronaca di Catanzaro si intreccia oggi con temi di grande rilevanza civile e istituzionale. Dalla denuncia del fenomeno delle intimidazioni agli amministratori pubblici alla riorganizzazione del commercio ambulante, passando per nuove dotazioni della Polizia Scientifica, operazioni contro la criminalità e segnali preoccupanti provenienti dalla periferia sud: la giornata del 10 luglio 2025 restituisce il ritratto di un capoluogo complesso, vitale, ma anche profondamente segnato da fragilità sistemiche che esigono risposte ferme.
Allarme intimidazioni agli amministratori: la denuncia di Amalia Bruni
La consigliera regionale Amalia Bruni, vice presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta, accende i riflettori su un dato drammatico: la Calabria è la regione italiana con il maggior numero di atti intimidatori contro amministratori locali. Secondo il recente rapporto di Avviso Pubblico, ben 273 attentati sono stati registrati in Italia nel solo 2023, di cui una larga fetta in Calabria, con Cosenza e Reggio Calabria in cima alle classifiche. «È un attacco alla democrazia», afferma Bruni, che propone la creazione di un Osservatorio permanente in seno alla Commissione Antimafia regionale.
Un’iniziativa necessaria, che punta non solo a monitorare il fenomeno ma anche a offrire supporto concreto a sindaci, assessori e funzionari sempre più isolati e vulnerabili. La proposta si inserisce nel più ampio Piano Strategico per la Legalità e l’Antimafia e nasce da una consapevolezza: senza collegialità, protezione istituzionale e rete, la democrazia locale rischia di crollare sotto il peso della solitudine e delle minacce.
Sicurezza e tecnologia: il Fullback della Polizia Scientifica arriva a Catanzaro
Una buona notizia arriva sul fronte dell’innovazione nelle attività investigative. Da oggi, anche Catanzaro potrà contare sul Fullback, un moderno veicolo pick-up in dotazione alla Polizia Scientifica, attrezzato per eseguire rilievi chimici, biologici e dattiloscopici direttamente sul luogo del crimine.
Dotato di gazebo operativo, strumenti forensi, kit di conservazione dei reperti e freezer, il Fullback rappresenta una vera e propria officina mobile. La sua assegnazione alla Questura di Catanzaro – di norma riservata ai centri interregionali – testimonia la rilevanza strategica del capoluogo nel contrasto alla criminalità. Una scelta fortemente voluta dal Questore Linares, che potrà così garantire indagini più rapide ed efficaci su tutto il territorio provinciale.
Commercio ambulante, approvato il nuovo regolamento: “Atto di buona politica”
Altro fronte caldo è quello del commercio su aree pubbliche. Dopo anni di attesa, Catanzaro si dota finalmente di un regolamento aggiornato che pone ordine e trasparenza nel settore degli ambulanti. Un provvedimento fortemente voluto dalla maggioranza ma approvato anche con emendamenti condivisi dall’opposizione, segno di un clima politico più maturo.
Lo definisce un «esempio di buona politica» Gianmichele Bosco, presidente del Consiglio comunale, mentre Vincenzo Capellupo, presidente della Quinta commissione, lo saluta come un «nuovo punto di partenza» per rilanciare il settore. Mappatura degli stalli, regole certe, dialogo con gli operatori e valorizzazione delle fiere storiche sono le colonne portanti di questo testo, che punta a rilanciare identità e tradizioni catanzaresi attraverso una cornice normativa moderna.
Lotta alla criminalità: 4,3 milioni di beni sequestrati al clan Arena
Nelle stesse ore, un nuovo colpo è stato inferto alla criminalità organizzata: beni per oltre 4,3 milioni di euro, riconducibili al clan Arena, sono stati sequestrati grazie a un’operazione congiunta della Guardia di Finanza e della DDA di Catanzaro. Pietro Molinaro, presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta, plaude all’operazione definendola «una vittoria della legalità».
Il sequestro patrimoniale si conferma così uno degli strumenti più efficaci nella strategia antimafia. Ma Molinaro avverte: i patrimoni criminali si nascondono spesso dietro prestanome e investimenti internazionali. Per questo, il lavoro di vigilanza e la destinazione sociale dei beni confiscati rimangono priorità assolute. «La comunità si riappropria di ciò che le è stato tolto con la violenza», afferma con forza il consigliere.
Il caso Verdidea: il lavoro al centro della politica
Torna alla ribalta anche il caso dei lavoratori legati all’appalto Verdidea, in scadenza di contratto. Il consigliere Danilo Sergi del Movimento 5 Stelle esprime soddisfazione per il sostegno bipartisan ottenuto dal suo atto di indirizzo, approvato all’unanimità in Consiglio comunale, che chiede tutele per gli operai impiegati nei servizi ambientali.
Padri di famiglia, lavoratori fondamentali per il decoro cittadino, la loro vicenda diventa simbolo di una politica che vuole tornare a mettere il lavoro al centro, in un Sud dove la stabilità occupazionale è ancora un traguardo lontano.
Allarme in via Monsignor Apa: scuola dell’infanzia data alle fiamme
Ma non mancano episodi inquietanti. L’incendio doloso che ha devastato il plesso scolastico di via Monsignor Apa ha provocato sconcerto e rabbia. A denunciarlo sono i consiglieri Antonio Barberio e Giulia Procopi, che invocano l’intervento del Prefetto.
Il quartiere – denunciano – è da troppo tempo teatro di vandalismi e disattenzione istituzionale. Serve un piano straordinario di sicurezza urbana per l’area sud, con più forze dell’ordine e attenzione ai luoghi sensibili come le scuole. «La scuola è presidio di civiltà – affermano – e va difesa ad ogni costo».
Politica e comunicazione: il pericolo dell’odio
Chiude il quadro odierno la riflessione del consigliere Gregorio Buccolieri sul linguaggio dell’odio in politica, spesso veicolato dai social e strumentalizzato nei Consigli comunali. Buccolieri mette in guardia dal rischio di una deriva pericolosa: una città spaccata, in guerra con se stessa, incapace di costruire futuro.
«Serve confronto vero, contenuti, responsabilità», sottolinea. La sua è una denuncia ma anche un appello: Catanzaro non può permettersi che il dibattito pubblico degeneri in propaganda e delegittimazione sistematica. I problemi si risolvono con il lavoro, non con le invettive.
Catanzaro si muove, si interroga, si confronta. Ma tra segnali incoraggianti e preoccupazioni latenti, la vera sfida è quella di ricostruire fiducia. Tra cittadini e istituzioni, tra comunità e legalità, tra politica e verità. Una sfida che si gioca ogni giorno, anche fuori dai riflettori.