La stagione si è conclusa con la sconfitta di La Spezia, ma per il presidente Floriano Noto è già tempo di pensare al futuro. Ospite della trasmissione Turnover su Esperia TV, il numero uno giallorosso ha fatto il punto su un campionato comunque entusiasmante, che ha visto il Catanzaro raggiungere per il secondo anno consecutivo le semifinali playoff. Un traguardo ottenuto con una squadra rinnovata, sotto la guida di Fabio Caserta e del direttore sportivo Ciro Polito, figure che il presidente ha confermato di voler tenere al centro del progetto.
“Stagione straordinaria, oltre ogni obiettivo”
“Siamo felici”, ha detto Noto, “perché abbiamo vissuto una stagione esaltante, nonostante un inizio difficile. La nostra programmazione è stata messa alla prova da cambi tecnici e dirigenziali improvvisi, ma abbiamo saputo riorganizzarci e superare gli obiettivi prefissati”. Il presidente ha sottolineato l’importanza di una società sana e credibile, ricordando che quando rilevò il Catanzaro nel 2017 il club aveva poca affidabilità sul mercato. Oggi invece, ha spiegato, i giocatori scelgono con convinzione il progetto giallorosso.
La solidità prima dei sogni
“La sostenibilità economica è fondamentale, più ancora dei risultati sportivi”, ha ribadito Noto, citando il caso Brescia. “Il calcio non può prescindere da una corretta gestione amministrativa e fiscale. Noi siamo tra le poche realtà italiane ancora gestite da proprietà locali: un patrimonio che rischia l’estinzione e che andrebbe tutelato con maggiore attenzione”.
Il presidente ha inoltre rimarcato la volontà di consolidare la permanenza in Serie B prima di fare ulteriori salti: “Dobbiamo costruire le basi, strutturarci, creare infrastrutture adeguate. Serve un centro sportivo, una casa per la squadra, una foresteria: è questo il nostro prossimo obiettivo”.
L’uomo giusto in panchina
Noto non ha nascosto la propria soddisfazione per il lavoro di Caserta, arrivato tra scetticismi e pregiudizi per il passato cosentino, ma capace di unire lo spogliatoio e conquistare i tifosi: “Il mister è stato spesso sottovalutato, ma è una persona perbene e competente. Sono felice per lui: ha gestito un gruppo numeroso con equilibrio, ha adattato le sue idee e ha meritato ogni traguardo”. Nessun dubbio, al momento, sul prosieguo del rapporto: “Non ci sono segnali contrari. Ci siederemo e ragioneremo insieme”.
Iemmello valore aggiunto
Tra i protagonisti, impossibile non citare Pietro Iemmello, bomber e simbolo: “Essere catanzarese, tifoso, uomo spogliatoio: tutto questo fa la differenza. Iemmello è un leader, il suo attaccamento alla maglia è evidente e prezioso”.
Una strada già tracciata
Nel futuro, secondo il presidente, il modello da seguire è l’Atalanta: “Mi ispiro a Percassi, ma anche a realtà come il Sassuolo. Vogliamo diventare un esempio di progettualità sostenibile”. Noto ha poi voluto ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno contribuito al percorso del Catanzaro, dagli ex dirigenti agli allenatori, sottolineando quanto l’intero ambiente sia cresciuto anche grazie agli errori del passato.
Un pensiero per la Primavera e per il futuro
Il presidente non ha mancato di elogiare anche la Primavera, recentemente promossa in Primavera 2: “Un risultato che dimostra quanto stia crescendo anche il nostro settore giovanile”. Infine, un auspicio: “Dobbiamo essere pronti per affrontare le nuove sfide, strutturandoci al meglio. Solo così potremo costruire un domani ambizioso, con radici solide”.
Il Catanzaro del futuro nasce già oggi. E dalle parole del presidente Noto traspare una visione chiara, concreta, ispirata a modelli virtuosi e con un sogno che non è più utopia: rendere grande, con passo dopo passo, la squadra di una città che non smette di credere.