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domenica 17 Agosto 2025

Catanzaro, ecco i nuovi numeri: identità, eredità e segnali tecnici alla vigilia del Mapei

La vigilia di Sassuolo–Catanzaro porta in dote un tassello che, nello spogliatoio, pesa quasi quanto un posto in formazione: la nuova numerazione di maglia. Non è un semplice elenco: è una mappa di gerarchie, ambizioni e continuità con la storia giallorossa. In un gruppo che ha cambiato pelle ma non spirito, i numeri disegnano le traiettorie individuali e offrono qualche indizio sul cantiere tattico di Alberto Aquilani per la stagione 2025/26.

Investiture che contano: la 14 a Liberali, l’8 a Pittarello, la 1 a Marietta

La notizia che fa rumore è l’investitura della numero 14 a Mattia Liberali: un’eredità simbolica, perché quel numero è stato a lungo la “carta d’identità” di Stefano Scognamillo. Sulle spalle di un talento in rampa di lancio, la 14 diventa promessa di responsabilità e cifra tecnica. Cambio di passo anche in avanti: la numero 8, che nella scorsa stagione fu di Koutsoupias, passa a Filippo Pittarello, profilo da area che con quel dorsale richiama l’idea di un attaccante fisico, chiamato a proteggere e finalizzare.

Tra i pali, la numero 1 sancisce la promozione “ufficiale” di Christian Marietta (dalla 1 di Dini), mentre sulle corsie esterne spiccano due movimenti: la numero 7 va a Giovanni Volpe (in assegnazione al momento, considerato che l’esterno resta in uscita), e la numero 17 – inizialmente di Brignola un anno fa – torna a Gianluca Di Chiara, riportando la sua esperienza dentro un dorsale “da terzino moderno”.

Giovani e profondità: Nuamah 19, Seha 61, Favasuli 27, Rispoli 32

Capitolo nuove energie: la numero 19, scelta dodici mesi fa da Curcio, finisce sulle spalle di Patrick Nuamah; la numero 61, che fu di Maiolo, diventa la targa di Sayha Seha. In corsia destra, Ruggero Frosinini sceglie la 62 (lasciata libera da Megna), mentre Fabio Rispoli opta per la 32, numero che in passato fu di Krajnc. A sinistra, Costantino Favasuli eredita la 27 (dalle spalle di Ceresoli, quella che fu di Vandeputte), e nel reparto offensivo Alphadjo Cissé accende la 80, dorsale “alto” già visto su Coulibaly. Completa il quadro la 77 di Marco D’Alessandro, libera dopo il cambio di Volpe.

Ritorni, conferme e memoria: il filo giallorosso che non si spezza

Tra i segni di continuità spiccano i rientri in lista: Bashi con la 5, Davide Bettella con la 18, Verrengia con la 26 e Alesi con la 30. Intoccabili le colonne: Matias Antonini resta 4, Pietro Iemmello è – manco a dirlo – 9, Jacopo Petriccione 10, Simone Pontisso 20, Nicolò Brighenti 23, Nicolò Buso 45. La 21 resta sulle spalle di Marco Pompetti, in attesa di un suo pronto rientro. Tommaso Biasci conferma la 28 (dossier sempre legato ai movimenti di mercato). Per i Primavera aggregati: Paura indosserà la 33 e Arditi la 91. E c’è un numero che non muta perché non esiste più in lista: la 11 di Massimo Palanca resta ritirata, un segno indelebile di appartenenza e gratitudine verso una leggenda giallorossa.

Cosa ci raccontano i numeri (anche sul piano tecnico)

I dorsali non vincolano i ruoli, ma raccontano orientamenti. La 8 a Pittarello lascia intuire una centralità nelle combinazioni tra i reparti, utile nel 3-4-2-1 e nel 4-2-3-1 che Aquilani ha in cantiere; la 14 a Liberali mette un faro su un giocatore che può interpretare la mezza punta “intra-linee” o l’esterno che viene dentro il campo; le scelte di Nuamah (19) e Cissé (80) danno la misura dell’investimento su gamba e profondità; i “ritorni” di Bettella (18) e Bashi (5) segnalano alternative robuste al centro della retroguardia, mentre Rispoli (32) e Frosinini (62) fotografano la doppia via sulle fasce: esperienza e atletismo.

La numerazione 2025/26 è quindi un equilibrio tra memoria e progetto: rispetto dei gradi, promozioni mirate e responsabilità affidate ai giovani giusti. Una griglia che parla al campo e alla pancia del tifo, con un messaggio chiaro: continuità nei valori, coraggio nelle scelte.


Dalla 9 di Iemmello alla 14 di Liberali, passando per la 8 di Pittarello, i nuovi numeri del Catanzaro compongono un mosaico coerente con l’idea di squadra che Aquilani sta costruendo: competitiva, verticale, riconoscibile. Ora la parola passa al Mapei Stadium: lì dove contano meno i simboli e più le giocate, questa numerazione potrà diventare linguaggio in campo. Quale numero vi emoziona di più e perché? Raccontatecelo: la stagione è appena cominciata, il filo giallorosso continua a tessere storie.

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