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domenica 19 Ottobre 2025

Probabili formazioni Catanzaro-Padova: c’è Brighenti, diverse assenze per entrambe le squadre

Il posticipo domenicale dell’ottava giornata di Serie B si gioca su un filo teso, quello della necessità. Catanzaro-Padova, in programma alle 19:30 allo stadio “Nicola Ceravolo”, non è una partita come le altre per i giallorossi: è un crocevia, un appuntamento con la credibilità e con un’identità che finora si è manifestata solo a sprazzi. Alberto Aquilani lo sa bene, e nella conferenza stampa della vigilia ha scelto le parole con cura, senza nascondersi dietro alibi: “Serve cattiveria per vincere, ci siamo fatti del male da soli”. Il tecnico romano seguirà la gara dalla tribuna per squalifica, eredità amara della sfida di Monza, ma il suo messaggio alla squadra è cristallino: basta pareggi, è tempo di osare.​

L’emergenza difensiva e i dubbi di Aquilani

L’infermeria giallorossa non accenna a svuotarsi. Oltre al lungodegente Marco Pompetti, ai box da inizio stagione, e Federico Di Francesco, la novità più preoccupante riguarda Davide Bettella, perno della difesa a tre. Il centrale nativo di Padova è stato fermato da un problema muscolare e con ogni probabilità non sarà della partita. Al suo posto è pronto Nicolò Brighenti, chiamato a formare il terzetto arretrato insieme a Matias Antonini e Bruno Verrengia, quest’ultimo in ballottaggio con Di Chiara. Una linea difensiva rimaneggiata, dunque, che dovrà confrontarsi con l’organizzazione tattica di un Padova che proprio a Bari, nell’ultima uscita, ha dimostrato solidità nonostante la sconfitta.​

In porta nessun dubbio: confermato Mirko Pigliacelli, tra i pochi a salvarsi in questa prima parte di campionato. Davanti a lui, sulle fasce del centrocampo a quattro, agiranno Tommaso Cassandro a destra e Costantino Favasuli a sinistra, con il duo centrale composto da Jacopo Petriccione e Simone Pontisso, i due registi chiamati a dettare i tempi di gioco. La cerniera di mezzo rappresenta l’asse portante del sistema di Aquilani, quello su cui si costruisce la manovra e da cui devono partire gli inserimenti degli esterni offensivi.​

Ed è proprio sulla trequarti che si consumano i ballottaggi più interessanti. Rémi Oudin e Alphadjo Cisse sembrano destinati a occupare le due posizioni alle spalle del capitano Pietro Iemmello, ma occhio al nome di Mattia Liberali: il giovane talento di proprietà del Milan, reduce dall’esperienza positiva con la Nazionale Under 20, si candida per una maglia da titolare dopo le ottime prestazioni in azzurrino. “L’esperienza in Nazionale gli ha fatto bene, ho notato la sua crescita già da qualche settimana”, ha ammesso Aquilani, lasciando aperta la porta a una possibile sorpresa tattica. Iemmello, naturalmente, è inamovibile: il bomber di Catanzaro rappresenta il terminale offensivo irrinunciabile, l’uomo chiamato a sbloccare una fase realizzativa fin qui troppo compassata.​

CATANZARO (3-4-2-1): Pigliacelli; Brighenti, Antonini, Verrengia; Cassandro, Petriccione, Pontisso, Favasuli; Oudin, Cisse; Iemmello. Allenatore: Aquilani (squalificato, in panchina il vice Agnelli)​

Il Padova di Andreoletti: recuperi pesanti e qualche assenza

Dall’altra parte, il Padova di Matteo Andreoletti arriva a Catanzaro con l’obiettivo di rialzare la testa dopo il ko interno contro il Bari, una sconfitta che ha interrotto la striscia positiva di tre risultati utili consecutivi. I biancoscudati, quattordicesimi in classifica con otto punti, sanno di poter approfittare del momento di difficoltà dei calabresi per strappare un risultato prezioso lontano dal Veneto. La notizia migliore per il tecnico padovano riguarda la presenza tra i convocati di Kevin Lasagna e Mattia Bortolussi, entrambi disponibili. Due pedine fondamentali per il reparto offensivo, con Bortolussi che fino a questo momento si è confermato il miglior realizzatore della squadra.​

Meno confortanti, invece, le notizie dall’infermeria: oltre agli squalificati Papu Gomez e Capelli, Andreoletti deve fare i conti con le assenze prolungate degli infortunati Baselli, Pastina e Jonathan Silva. Quest’ultimo, in particolare, resterà fermo almeno venti giorni per una lesione muscolare accertata. Un’emergenza che costringerà il tecnico a rivedere alcune gerarchie, soprattutto sulla fascia destra dove Paolo Ghiglione prenderà il posto dello squalificato Capelli.​

Il modulo sarà il consueto 3-5-2, un abito tattico che Andreoletti ha cucito addosso ai suoi con risultati incoraggianti. In porta confermato Luca Fortin, protetto dalla linea difensiva a tre composta da Faedo (anche se potrebbe essere in dubbio per un fastidio al tendine rotuleo, con Belli pronto a sostituirlo), Sgarbi e Perrotta. Sulle fasce, come detto, Ghiglione a destra e Antonio Barreca a sinistra, mentre il trio di centrocampo vedrà Fusi, Harder e Varas nel cuore della manovra.​

In attacco, il dubbio principale riguarda il partner di Bortolussi: secondo alcune fonti, Kevin Lasagna è in vantaggio su Buonaiuto per una maglia da titolare, anche se quest’ultimo resta una pedina preziosa per qualità tecnica e visione di gioco. Non va esclusa nemmeno l’ipotesi Di Maggio alle spalle del centravanti, in un ballottaggio che Andreoletti scioglierà solo a ridosso del match.​

PADOVA (3-5-2): Fortin; Faedo (Belli), Sgarbi, Perrotta; Ghiglione, Fusi, Harder, Varas, Barreca; Lasagna (Buonaiuto), Bortolussi. Allenatore: Andreoletti​

Il peso della classifica e delle aspettative

I numeri parlano chiaro e disegnano scenari opposti. Il Catanzaro ha collezionato sei pareggi in sette partite, un ruolino di marcia che tradisce le ambizioni playoff di inizio stagione. Zero vittorie rappresentano un’anomalia preoccupante per una squadra costruita per stare nella prima metà della graduatoria. All’orizzonte, inoltre, si profila un calendario fitto e impegnativo: dopo il Padova, arriverà il Palermo al Ceravolo, poi la trasferta di Mantova in infrasettimanale e subito dopo l’incrocio interno con il Venezia. Un vero e proprio “pressure test” che potrebbe determinare le sorti della stagione giallorossa e, probabilmente, anche quelle della panchina di Aquilani.​

Il Padova, dal canto suo, cerca il primo squillo esterno della stagione per consolidare una posizione di metà classifica e togliersi dalle zone calde. Un dato statistico gioca a favore dei veneti: nelle 24 sfide di Serie B disputate contro il Catanzaro, i biancoscudati hanno mantenuto la porta inviolata ben 14 volte, pari al 58% delle occasioni. Un’arma psicologica non da poco, considerando le difficoltà realizzative dei padroni di casa.​

La posta in palio va oltre i tre punti: per il Catanzaro è una questione di identità e di tenuta mentale, per il Padova l’occasione di lanciare un segnale di maturità e concretezza. Il “Ceravolo” si prepara a vivere una serata dai contorni decisivi, dove la parola d’ordine, come ha ripetuto Aquilani, dovrà essere “cattiveria”. Quella giusta dose di cinismo e determinazione che finora è mancata e che ora, più che mai, diventa indispensabile per invertire la rotta.​

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