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mercoledì 27 Agosto 2025

Catanzaro-Palermo, Caserta studia la mossa anti-Pohjanpalo: difesa a quattro e oltre 10.000 al Ceravolo

Una sfida dal sapore playoff, un avversario ostico, un pubblico da grandi occasioni e un dilemma tattico da risolvere. Domenica, allo stadio “Nicola Ceravolo”, il Catanzaro ospita il Palermo in uno dei match più attesi della stagione. A separare le due squadre in classifica sono appena tre punti, ma a pesare davvero saranno tensione, motivazioni e scelte tecniche. Come riportato da Carlo Talarico sul Corriere dello Sport, la partita promette scintille e Fabio Caserta lo sa bene.

Un bilancio che parla chiaro: in trasferta meglio che in casa

Nelle ultime quattro partite disputate in Sicilia, il Catanzaro ha raccolto tre vittorie e un pareggio, dimostrando di sapersi esprimere al meglio lontano dal Ceravolo. In casa, però, i numeri raccontano un’altra storia: tre pareggi consecutivi contro i rosanero, tutti in partite molto combattute. Un dato che pesa nella preparazione di un match dove il fattore campo, per una volta, potrebbe essere un’arma a doppio taglio.

Ceravolo pieno, attese oltre 10.000 presenze

Il richiamo della grande sfida ha fatto il suo effetto. Sugli spalti del Ceravolo sono attesi oltre 10.000 tifosi, pronti a spingere i giallorossi verso un risultato che potrebbe rappresentare uno snodo cruciale nella corsa playoff. L’entusiasmo della piazza, il clima di attesa e la voglia di rivincita dopo l’ultima sfida sospesa a causa della morte di Papa Francesco alimentano il pathos di una gara mai banale.

L’incognita Pohjanpalo e il rebus difensivo

Il nome cerchiato in rosso nella lista di Caserta è quello di Joel Pohjanpalo, il bomber finlandese del Palermo. Giocatore di grande fisicità, intelligenza tattica e senso del gol, potrebbe costringere il tecnico giallorosso a rivedere il sistema difensivo, passando dalla difesa a tre a quella a quattro, con il rientro di Antonini, finalmente recuperato.

Accanto a lui, dovrebbero esserci i “fedelissimi” BrighentiScognamillo e Bonini, quest’ultimo protagonista di una stagione sorprendente anche in zona offensiva: 7 gol e 4 assist da difensore parlano da soli.

Caserta valuta le alternative: centrocampo da battaglia

Nei giorni che precedono il match, Caserta ha sperimentato diverse soluzioni. In particolare ha provato La Mantia e Buso come mezzali, ma non è escluso che si affidi ancora alla collaudata coppia d’attacco formata da Iemmello e Biasci. I due sono in ottima forma e rappresentano una delle armi più pericolose del Catanzaro.

A centrocampo, spazio alla solidità e alla corsa: il palermitano Giacomo Quagliata, arrivato a gennaio dalla Cremonese, è diventato in poco tempo una pedina imprescindibile. I numeri lo confermano: 2 gol e 4 assist in pochi mesi, oltre a una grande capacità di adattarsi ai ritmi del gioco giallorosso.

Anticipo di playoff: Catanzaro vuole allungare

Il match tra Catanzaro e Palermo ha tutti i contorni di una sfida da playoff anticipati. I giallorossi partono con tre punti di vantaggio e la voglia di metterne altri tra sé e i rivali diretti. Una vittoria significherebbe blindare ulteriormente la zona alta della classifica e mandare un segnale forte a tutte le contendenti.

Il Palermo arriva con l’urgenza di non perdere terreno e con l’incognita mentale di una settimana travagliata, tra spostamenti, critiche e pressioni. Il Catanzaro, dal canto suo, vuole sfruttare il momento e dimostrare che anche in casa è in grado di vincere le sfide più dure.

Caserta: tra fedeltà al modulo e coraggio

Il lavoro di Fabio Caserta a Giovino è intenso. Il tecnico ha sempre mostrato fedeltà al suo 3-5-2, ma le qualità dell’attacco rosanero, unite alla fisicità di Pohjanpalo, potrebbero spingerlo a soluzioni più conservative, ma non meno efficaci. La possibilità di tornare alla difesa a quattro apre scenari nuovi, anche per l’equilibrio di centrocampo e transizioni.

Con la disponibilità di Antonini e il buon momento degli altri centrali, Caserta può scegliere in base al piano gara e alle fasi del match. La chiave sarà mantenere compattezza senza rinunciare alla spinta.

Pressione alta, ma testa fredda

Il clima sarà rovente, ma il Catanzaro dovrà mantenere la lucidità. La posta in palio è altissima, ma lo è anche il rischio di perdere il controllo emotivo. Caserta lo sa bene, e nella settimana ha insistito sul tema della gestione mentale, chiedendo ai suoi concentrazione massima.

Anche perché il Palermo, pur tra alti e bassi, resta una squadra esperta, con individualità capaci di accendere la gara in qualsiasi momento. Servirà quindi attenzione su ogni pallone e capacità di sfruttare al meglio le occasioni.

Domenica si decide molto più di tre punti

Il match tra Catanzaro e Palermo non vale solo per la classifica. È una cartina di tornasole per le ambizioni di entrambe. Il Catanzaro, con un successo, metterebbe una seria ipoteca sul proprio percorso verso i playoff, ma soprattutto confermerebbe di essere una squadra matura, capace di vincere anche nei momenti decisivi.

Dall’altra parte, il Palermo cerca risposte dopo settimane complicate e vuole dimostrare di poter ancora dire la sua nella corsa alla promozione. Il “Ceravolo” sarà teatro di una sfida che promette tensione, intensità e spettacolo. Una di quelle partite che si ricordano a lungo.

Il pubblico giallorosso: valore aggiunto

Infine, un elemento che potrebbe fare davvero la differenza: il tifo. La curva del Catanzaro, calda e appassionata, ha già risposto presente. Oltre 10.000 presenze attese testimoniano l’affetto di una città intera. Il dodicesimo uomo è pronto a spingere Caserta e i suoi verso un’altra impresa.

L’appuntamento è fissato. Domenica pomeriggio, il Catanzaro si gioca una fetta importante della sua stagione. Con la spinta del Ceravolo e la consapevolezza dei propri mezzi, la squadra può scrivere un nuovo capitolo della sua corsa playoff.

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