Il “Nicola Ceravolo” si prepara ad accogliere Catanzaro-Palermo del prossimo sabato 25 ottobre in una cornice insolita e carica di tensione: senza la presenza dei tifosi siciliani. Il Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, ha disposto il divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella provincia di Palermo, una misura drastica che segna ancora una volta il rapporto difficile tra le due tifoserie e apre interrogativi sulla gestione delle partite ad alto rischio nel campionato cadetto. Una decisione che pesa come un macigno su una sfida già delicata per i padroni di casa, chiamati a interrompere una crisi di risultati che li vede quindicesimi in classifica con soli sei punti in otto giornate.
La decisione del Prefetto e le ragioni di sicurezza
Il provvedimento prefettizio non è arrivato inatteso. Il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive (CASMS) aveva già classificato Catanzaro-Palermo come gara a rischio con la determina n. 42/2025, evidenziando “elevati profili di rischio in ragione della rivalità tra le tifoserie, sfociata in passato in turbative ed episodi di intemperanza”. La storia recente parla chiaro: durante lo scorso campionato e nelle trasferte concomitanti delle due curve, gli scontri, seppur non gravi, sono stati all’ordine del giorno, costringendo le autorità a un atteggiamento sempre più rigido.
“Non potevamo fare altrimenti dopo gli episodi di violenza avvenuti tra le opposte tifoserie durante lo scorso campionato e, più recentemente, in occasione delle concomitanti trasferte degli ultras catanzaresi e siciliani”, ha dichiarato il Prefetto De Rosa, aggiungendo l’auspicio che queste misure possano “servire ad evitare, per il futuro, l’adozione di analoghi provvedimenti”. Le partite di calcio, ha sottolineato, devono tornare a essere “occasioni di svago e di divertimento, non momenti in cui sfogare rancori e violenze”. Una posizione netta che evidenzia quanto la sicurezza pubblica prevalga su ogni altra considerazione, anche a costo di privare una delle squadre più seguite del campionato del sostegno della propria tifoseria in trasferta.
Non è la prima volta che Catanzaro-Palermo si gioca senza il settore ospiti. Lo stesso provvedimento fu adottato lo scorso aprile, quando il match del 27 aprile si disputò in condizioni identiche, con i rosanero costretti a guardare la sfida da casa. La rivalità tra le due curve affonda le radici in anni di tensioni, alimentate da precedenti turbolenti e da una competitività storica che va ben oltre il rettangolo di gioco.
Catanzaro in emergenza: Aquilani a rischio esonero
Al di là delle restrizioni nel settore ospiti, la vera emergenza del Catanzaro è sul campo. La squadra guidata da Alberto Aquilani attraversa il momento più delicato degli ultimi anni: due sconfitte consecutive (contro Monza e Padova), sei pareggi in precedenza e nessuna vittoria all’attivo. Quindicesimi in classifica, a un passo dalla zona playout, i giallorossi hanno perso l’identità che li aveva resi protagonisti nelle ultime stagioni.
La sconfitta casalinga contro il Padova ha rappresentato un punto di non ritorno per l’ambiente e per la dirigenza. Come riportato da diverse fonti calabresi, la proprietà e il direttore sportivo Ciro Polito hanno deciso di concedere ad Aquilani una “fiducia a tempo”, con le prossime tre partite — Palermo, Mantova e Venezia — che decideranno il suo futuro sulla panchina delle Aquile. Una pressione enorme per un tecnico che, dopo la sosta, avrebbe dovuto portare miglioramenti evidenti e che invece ha visto la squadra apparire “ancora lunga, disordinata e con evidenti problemi difensivi e di possesso palla”.
Lo stesso Aquilani, che non è stato in panchina con il Padova a causa di una squalifica per proteste irrispettose nei confronti degli arbitri, ha ammesso le difficoltà: “Siamo fragili e in cerca della svolta che non arriva”. Parole che fotografano una crisi tecnica, tattica e psicologica, in cui la rosa fatica a esprimere il potenziale atteso e gli esperimenti tattici non hanno dato i frutti sperati.
Palermo in cerca di continuità
Dall’altra parte, il Palermo si presenta al “Ceravolo” da seconda forza del campionato con 16 punti in otto giornate, a due lunghezze dalla capolista Modena. La squadra di Pippo Inzaghi ha mostrato solidità e continuità, ma anche qualche rimpianto: quattro pareggi contro altrettante dirette concorrenti (Frosinone, Cesena, Venezia e Modena) hanno frenato la possibile fuga in vetta.
Il pareggio interno per 1-1 contro il Modena nell’ultimo turno ha lasciato l’amaro in bocca ai 32mila tifosi del “Barbera”, delusi per un’occasione sfumata di agganciare la prima posizione. Tuttavia, i rosanero possono contare su una solidità difensiva e su un pubblico che rappresenta un patrimonio unico in Serie B: nessun’altra squadra può vantare un seguito simile. Proprio questa passione alimenta le attese per la trasferta di Catanzaro, che avrebbe potuto portare al “Ceravolo” centinaia di sostenitori siciliani, ora costretti a seguire la partita da remoto.
Il calendario, secondo l’analisi della stampa siciliana, si annuncia favorevole dopo questa trasferta: due gare casalinghe consecutive contro Monza e Pescara potrebbero permettere ai rosanero di consolidare la posizione al vertice e ambire anche al salto di qualità.
Biglietti e modalità di accesso per i tifosi giallorossi
Per i sostenitori del Catanzaro, la vendita dei tagliandi è regolarmente attiva presso le rivendite Ticketone autorizzate e al botteghino dello stadio “Ceravolo”. I prezzi variano dai 17,50 euro per la Curva Ovest fino ai 60 euro per la Tribuna Centrale, con modalità di acquisto esclusivamente terrestri: nessuna vendita online è prevista per questa partita.
Una scelta che si inserisce nel più ampio quadro delle misure di sicurezza, volte a garantire un controllo capillare sugli accessi allo stadio e a minimizzare i rischi di infiltrazioni di tifosi provenienti dalla provincia di Palermo.
Una sfida che vale una stagione
Catanzaro-Palermo si gioca sabato 25 ottobre alle ore 19:30 in un contesto che va ben oltre i novanta minuti di gioco. Per i padroni di casa è una partita da vincere a tutti i costi, per uscire dalla crisi e dare ossigeno ad Aquilani, la cui panchina scricchiola pericolosamente. Per il Palermo, invece, rappresenta l’occasione di capitalizzare il momento positivo e di consolidare la seconda posizione, approfittando delle difficoltà di un avversario in piena emergenza.
Il divieto di trasferta ai tifosi rosanero getta un’ombra su una sfida che potrebbe essere decisiva per le ambizioni di entrambe le squadre, ma sottolinea anche quanto la sicurezza debba prevalere su ogni altra considerazione. Il calcio è passione, ma quando questa sfocia in violenza, le autorità non possono che intervenire con fermezza. Resta da capire se, un giorno, queste due tifoserie sapranno convivere pacificamente sugli spalti. Per ora, il “Ceravolo” rimarrà monocolore, con i giallorossi chiamati a far valere il fattore campo senza l’opposizione sonora della curva avversaria.