Un pareggio che lascia l’amaro in bocca e conferma quanto il campionato Primavera 2 sia un terreno insidioso, dove l’equilibrio viene spesso spezzato da episodi. Il Catanzaro impatta 1-1 contro l’Avellino in una sfida combattuta che, per l’andamento del campo e della classifica, doveva e poteva portare tre punti d’oro ai giallorossi.
Dopo un avvio convincente e il meritato vantaggio firmato Cosentino, la squadra ha subito il ritorno degli irpini nella ripresa. Il gol del pari, frutto di un’autorete sfortunata, è la sintesi perfetta di una partita che i giovani Aquilotti si sono fatti scappare di mano. L’occasione persa frena l’ascesa in classifica (che vede il Catanzaro fermo a 9 punti), ma fornisce al contempo preziose indicazioni sulle potenzialità tecniche e sulle lacune caratteriali da correggere in vista delle prossime, cruciali, uscite.
La cronaca: la zampata di Cosentino e la risposta irpina
Il match si è aperto con l’approccio giusto dei padroni di casa, determinati a sfruttare il fattore campo per guadagnare posizioni in una classifica di Primavera 2, Girone B, che vede le prime cinque formazioni (tra cui Pisa, Pescara ed Empoli) già proiettate verso l’alta quota. Il Catanzaro è riuscito a sbloccare subito l’incontro grazie a Cosentino, autore di una finalizzazione precisa al culmine di un’azione ben costruita. Il vantaggio ha dato fiducia ai giallorossi, che hanno provato a gestire il possesso palla e a dettare i ritmi, cercando di controllare la reazione degli ospiti.
L’Avellino, tuttavia, non si è disunito, aumentando la pressione nella ripresa e cercando insistentemente il pari con tentativi dalla distanza e continui inserimenti. La difesa giallorossa ha retto, ma l’equilibrio è stato spezzato da un episodio nefasto. Il gol dell’1-1 è arrivato in modo sfortunato. Nonostante il pareggio, entrambe le formazioni hanno continuato a produrre occasioni, con il Catanzaro che ha provato a reagire nel finale per riprendersi il bottino pieno.
Analisi e classifica: un punto che pesa doppio
Il pareggio contro l’Avellino lascia il Catanzaro a 9 punti dopo nove giornate, in tredicesima posizione. La sensazione è che si sia persa una grossa occasione di staccare formazioni come Salernitana e Palermo, e di accorciare il gap dalla parte centrale della classifica.
L’Avellino, pur essendo una diretta concorrente, naviga a 15 punti, segno che i giovani irpini hanno finora dimostrato una maggiore continuità. Per il Catanzaro, il problema non sembra essere la qualità (come dimostrato dal gol di Cosentino e dalle occasioni create), ma la solidità e la gestione emotiva della gara. Farsi raggiungere da un’autorete dopo aver avuto il controllo del gioco è un errore di ingenuità che a questi livelli costa caro e impedisce la rincorsa.
Prospettive: la rincorsa nel girone B
Osservando la classifica, si nota come le prime posizioni siano già occupate con un discreto margine: Pisa (18), Empoli e Pescara (16) hanno già impostato un passo di marcia elevato. Con 9 punti, il Catanzaro deve guardare con urgenza al centro della classifica per non restare intrappolato nelle zone più calde.
Ogni punto perso in casa assume un valore doppio in termini di rincorsa. Il lavoro del tecnico dovrà concentrarsi non solo sull’efficacia offensiva, ma soprattutto sulla disciplina difensiva e sulla concentrazione fino al triplice fischio, fattori che sono alla base del calcio dei grandi e, ancor più, di quello giovanile. La valorizzazione del settore giovanile è fondamentale per l’US Catanzaro per creare quel “serbatoio” di talenti che potrà supportare la Prima Squadra in Serie B.
Il prossimo esame: la trasferta a La Spezia
Il prossimo appuntamento vedrà il Catanzaro Primavera affrontare una difficile trasferta a La Spezia. Lo Spezia si trova attualmente al settimo posto con 15 punti, un bilancio di cinque vittorie e quattro sconfitte.
Sarà un vero e proprio esame di maturità per la formazione giallorossa. Giocare in trasferta contro una squadra che ha dimostrato finora maggiore costanza richiederà non solo il talento di giocatori come Cosentino, ma anche quella determinazione granitica che è mancata nel finale contro l’Avellino. La partita contro lo Spezia sarà decisiva per capire se il pareggio odierno è stato un semplice incidente di percorso o se permangono lacune strutturali nella capacità di gestire la pressione e chiudere le partite in vantaggio.
